McDonnell Douglas F-4 Phantom II

Tipo: inizialmente intercettore imbarcato ognitempo. Attualmente caccia multiruolo ognitempo per operazioni navali o terrestri; (F-4G) aereo EW per la soppressione di difese; (RF) ricognitore ognitempo.
Paese di origine: Stati Uniti. Primo volo il 27 maggio 1958.
Motore: (C,D,RF) due turbogetti J79-15 General Electric con postbruciatore da 7.711 kg di spinta; (E.F.G) mod. J79-17 da 8.120 kg di spinta; (J,N,S) mod. J79-10 da 8.120 kg di spinta; (K,M) due turbofan potenziati Rolls-Royce Spey 202/203 da 9.305 kg di spinta.
Dimensioni: apertura alare 11,7 m; (C,D,J,N,S) lunghezza 17,76 m;(E.G.F e tutte le versioni RF) 19,2 m; (K.M) 17,55 m; altezza (tutte le versioni) 4,96 m; superficie alare 49,2 m2.
Peso: (C.D.J.N) 12.700 kg a vuoto; (E.Fe RP) 13.150kg; (G.K.M) 14.060 kg; a pieno carico (C D, J K M N, RP) 26.308 kg; (E G F) 27.502 kg.
Prestazioni: velocità max solo con missili Sparrow (bassa quota) 1.464 km/h (Mach 1,19) con motori J79, 1.480 km/h con motori Spey; (alta quota) 2.414 km/h (Mach 2,27) con J79, 2.230 km/h con Spey; rateo di salita iniziale standard 8.534 m/min con J79, 8.753 m/min con Spey; quota di tangenza pratica oltre 18.287 m con J79 e Spey; autonomia con carburante interno (senza armi), 2.816 km; autonomia di trasferimento con serbatoi esterni di carburante (versione standard), 3.700 km; (E e varianti) 4.184 km.
Storia: verso la metà degli anni cinquanta, le ricerche della McDonnell Douglas si erano focalizzate sull'aereo d'attacco AH-1, che avrebbe dovuto portare due motori del nuovo modello J79 nonché un cannone e un imponente carico bellico agganciato a 11 piloni. Ma nell'aprile del 1955, l'US Navy pretese un radicale cambiamento del progetto e fu quindi realizzata la versione caccia di difesa navale F-4H, con un solo pilone (per un grosso serbatoio sganciabile) e nessun cannone; erano stati invece previsti un potente radar, due posti e alloggiamenti ventrali per quattro missili AA. Questo prototipo effettuò il primo volo nel maggio del 1958 e risultò subito evidente che le sue grandi capacità e le eccellenti prestazioni meritavano di essere sfruttati al massimo: i piloni furono gradualmente ricollocati e non più tardi del 1967 venne riadottato il cannone interno.
Progettazione: la caratteristica fondamentale dell'F-4 risiede nel potentissimo sistema di propulsione, costituito da due motori J79 con postbruciatore, con prese d'aria ottimizzabili tramite un pannello regolabile e ugelli addizionali completamente controllabili posti attorno agli scarichi primari variabili del postbruciatore. II montaggio sui Phantom britannici del motore Spey, molto più potente, ha creato una serie di inconvenienti, per cui queste versioni sono risultate in pratica meno veloci. L'ala è profondamente rastremata, quasi a delta, suddivisa in una sezione centrale piana e in un lembo esterno fortemente angolato verso l'alto. I bordi d'attacco presentano estesi "denti di cane". L'F-4E e relative versioni hanno potenti slats e tutte le versioni hanno ipersostentatori a fessura e alettoni servoassistiti, mentre i bordi d'uscita dei pannelli d'estremità sono fissi. La fusoliera è ampia (ancor più del modelli adottati dall'aviazione britannica) per la miglior aerodinamica e ospita sei o sette cellule serbatoio negli spazi sopra e tra i motori (altre sono state ricavate nella parte piana dell'ala tra il longherone frontale e quello principale). In coda, la deriva ha un profilo basso in rapporto alla superficie verticale e la superficie laterale è aumentata dalla forte angolazione verso il basso dei piani orizzontali. Le varianti F-4J, N, S e affini in dotazione alla US Navy e al Marine Corps e i Phantom F-4 K e M della RAF hanno sonde per il rifornimento in volo; gli F-4E e G dell'USAF, ma non le versioni per esportazione o gli EJ giapponesi, hanno invece un pozzetto dorsale per accogliere il tubo d'alimentazione dell'aereo cisterna.
Avionica: tutti i Phantom portano sul muso impianti radar assai differenziati, dai grossi Westinghouse a raffreddamento liquido con dischi da 813 mm nel modelli in dotazione alla Marina degli Stati Uniti e alla RAF, agli Hughes APQ-120 con microcomponenti "solid state" alloggiati nel muso più slanciato delle varianti F-4E e, infine, ai piccoli APQ-99 in dotazione alla maggior parte dei modelli RF da ricognizione. Alcuni hanno un rilevatore sensibile agli infrarossi in un pod situato sotto il muso e l'insieme delle altre apparecchiature è costituito dal pilota automatico, vari sistemi di navigazione, complesso CNI, radar-altimetro, computer dati aerei, sistema INS (FGR.2 della RAF), nonché da sensori differenziati come il Tiseo Northrop e diversi indicatori laser della serie Pave. 180 aerei F-4E e 60 RF-4C dell'USAF sono stati riadattati per ospitare il sistema complessivo Pave-Tack e Flir per acquisizione degli obbiettivi e un laser rilevatore-localizzatore.
Armamento: (per tutte le versioni ad eccezione degli RF che ne sono privi) quattro AAM AIM-7 Sparrow o Sky-Flash (in seguito Amraam) in vani ricavati nella fusoliera; i piloni subalari interni possono portare altri due AIM-7 o quattro AIM-9 Sidewinder; inoltre, le versioni E, ma non le RF, portano internamente un cannone M61 da 20 mm a canne multiple e virtualmente tutte le versioni possono portare il medesimo cannone in un pod esterno centrale. Tutte le versioni, sempre con l'esclusione della RF. hanno un pilone ventrale e quattro piloni subalari ai quali possono essere appesi serbatoi, bombe, eccetera. per un carico complessivo di 7.257 chilogrammi.
Prospettive: tutti gli F-4, in particolare quelli basati sulla versione E, continuano a essere impiegati positivamente come aerei multiruolo da combattimento, con autonomia di pattugliamento oltre le tre ore, buona capacità d'interdizione, un'avionica di buon livello e eccellenti possibilità di montare armi e sensori avanzati. L F-4G è il normale aereo tattico per soppressione difese Wild Weasel in servizio nell'USAF; monta il sistema APR-38EW per l'individuazione, l'analisi e la localizzazione di emittenti avversarie, è fornito di armi tipo Harm e Mavenck per la loro distruzione.

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