Vought A-7 Corsair II

Tipo: aereo da attacco al suolo (esclusa la versione K che è per addestramento al combattimento).
Paese d'origine: Stati Uniti. Primo volo il 27 settembre 1965.
Motore: (D,H,K) un turbofan Allison TF41-1 da 6.465 kg di spinta; (E) un TF41-2 da 6.804 kg di spinta; (P) un turbofan Prati & WhitneyTF30-408 da 5.543 kg.
Dimensioni: apertura alare 11,8 m; lunghezza (D) 14,06 m, (K) 14,92 m; sup. alare 34,83 m2.
Peso: (D) 8,972 kg a vuoto; (D) 19.050 kg a pieno carico.
Prestazioni: velocità massima (D, senza carichi esterni, a livello del mare) 1.110 km/h; (con.12 bombe Mk82, a 1.525 m di quota) 1.040 km/h; raggio d'azione tattico (carico bellico e quota non precisati) 1.151 km; autonomia di trasferimento (carburante interno) 3.671 km, (massima con serbatoi ausiliari esterni) 4.604 km.
Storia: la società aeronautica Vought (allora LTV) ottenne nel febbraio del 1964 la commessa per la costruzione di un nuovo aereo d'attacco imbarcato per l'US Navy, che doveva sostituire I'A-4, portando un maggior carico di bombe con un maggior raggio d'azione e concluse il relativo programma di sviluppo a tempo di primato. La progettazione era basata sul caccia supersonico F-8, ma con consistenti modifiche per adattarlo a missioni d'attacco a velocità subsoniche. Entro tre anni dal primo contratto moltissimi esemplari erano già entrati in servizio effettivo.
Progettazione: I'F-8 aveva una caratteristica ala a incidenza variabile, mentre quella dell'A-7 è di tipo convenzionale, attaccata leggermente al disotto della posizione alta, ma che consente comunque di avere un ampio spazio a disposizione degli alti piloni. L'alasi ripiega in corrispondenza del "dente di cane" del bordo di attacco e presenta alettoni verso le estremità alari e flap a fessura più interni, preceduti da un singolo spoiler (diruttore) in posizione simmetrica; tutto il bordo d'attacco è incurvato verso il basso. I piani di coda sono inclinati di un piccolo angolo diedro con l'incastro alquanto al disotto della linea mediana e sotto la fusoliera è stata sistemata l'apertura di un grosso aerofreno. La fusoliera è più corta rispetto al'F-8, ma ha una grossa sezione trasversale che consente abbondante spazio per accogliere il carburante, i sistemi avionici e d'arma, il corto carrello e il turbofan senza postbruciatore. Sono stati installati completi sistemi di corazzatura e di resistenza alle avarie, un pilota automatico eccezionalmente avanzato e un sistema di volo per l'attività ognitempo, compreso l'atterraggio strumentale sul ponte della portaerei. Le versioni consegnate alla Marina dispongono di una sonda retrattile per il rifornimento in volo sulla fiancata anteriore destra: gli A-7D destinati all'USAF hanno un pozzetto sopra la radice dell' ala sinistra che ospita una presa per il rifornimento (l' A-7K haun dispositivo universale lungo la linea di mezzeria). Il generatore di potenza dei sistemi di emergenza è costituito da una turbina a gas.
Avionica: le prime versioni, A-7A e B avevano in dotazione l'apparecchiatura tipica degli anni sessanta, comprendente un doppler, un radar multifunzione, un computer di navigazione, un sistema di riferimento dell'assetto, un Tacan, un display topografico a rullo, un computer per il puntamento delle armi e un dispositivo per la visione ottica. Nel 1968 la Vought allestì gli A-7D per l'USAF e gli A-7E per la Marina fornendo entrambi di un sistema di navigazione/attacco totalmente nuovo. Il computer ASN-91 è un processore avanzato e versatile che elabora tutte le informazioni necessarie alla navigazione, al lancio delle armi ed alla loro guida sul bersaglio. Raccoglie gli input dal sistema INS ASN-90, dal doppler ASN-190 e dai radar APQ-126, che opera in dieci modalità compresi un TFR, un computer dei dati di volo, un radar-altimetro e un'ampia gamma di sottosistemi fondamentali per la navigazione e le comunicazioni. I display nel cockpit comprendono l'HUD AVO-7(V) e un display a proiezione topografica ASU-99, mentre il sottosistema ASCU (armament station control unit) ha il controlto completo dell'armamento. L'apparecchiatura ECM comprende il RHAW (sistema di allarme e guida radar) interno ALR-45/50, il dispositivo attivo ECM ALQ-126, dispenser di materiale di disturbo elettronico e di razzi illuminanti dei tipi in dotazione alle due forze armate, e una serie di pod di disturbo elettronico compatibili con i sistemi ECM/EW interni. A partire dal 1978, gli A-7E della Marina sono stali gradualmente adattati al trasporto di un sistema FLIR in un pod da 327 kg agganciato all'ala destra, con un sensore Texas Instruments che fornisce informazioni per immagini al nuovo HUD della Marconi Avionica per intensificare le capacità di attacco notturno.
Armamento: i primi modelli A e B avevano due cannoni Mk 12 calibro 20 mm, disposti ai lati della presa d'aria sotto il muso, con una dotazione di 250 colpi ciascuno. Nelle versioni D, E e modelli successivi destinati all'esportazione, questi sono stati sostituiti da un solo cannone M61-A1 da 20 mm con caricatore da 1.032 colpi, anche se il rifornimento normale è di soli 500. Tutte le versioni hanno quattro piloni subalari esterni predisposti per serbatoi ausiliari e con portata di 1.587 kg ciascuno. Altri due piloni interni hanno una portata di 1.134 kg senza predisposizione per i serbatoi. Sulle fiancate della fusoliera vi sono altri due piloni da 227 kg ciascuno, che normalmente portano missili Sidewinder per l'autodifesa. Non è possibile caricare al limite tutti i piloni simultaneamente; quando il carico di carburante interno è al massimo, il carico bellico non può superare i 4.309 kg, portando così il peso massimo al decollo al limite dei 19.050 Kg.

Aereo precedente Torna all'elenco Torna ad Armi Aereo successivo