I testi non letterari (anche
chiamati pragmatici o d'uso) sono testi che vengono usati quotidianamente
per conseguire fini di ordine pratico.
Diversi per forma e contenuto
- articoli di giornale, saggi, arringhe, ricette di cucina, lettere, recensioni
e simili - vengono tutti accomunati dal fatto di avere uno scopo preciso.
Così, in base allo
scopo che chi li usa si propone di conseguire, essi si distinguono in:
testi narrativi, che raccontano,
allo scopo pratico di conservarne la memoria o di informare qualcuno, un
fatto o una storia (articoli giornalistici, relazioni di viaggio, biografie,
corrispondenze di inviati speciali, interviste);
testi espressivo-emotivi, che
esprimono stati d'animo o sentimenti personali dell'autore (diari, confessioni,
autobiografie, epistolari);
testi interpretativo-valutativi,
che esprimono l'opinione dell'autore in merito a qualcuno o a qualcosa;
possono guidare alla comprensione di una situazione, illustrandone le cause,
gli effetti e le conseguenze, oltre che ai significati più o meno
nascosti (recensioni di libri o spettacoli, commenti ad opere letterarie)
testi regolativi (o prescrittivi),
che suggeriscono o impongono un certo comportamento, indicando divieti,
obblighi, norme da rispettare o procedure da seguire (leggi, regolamenti,
circolari)