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06/02/2003

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La chiesa rimane visitabile, ma al momento è in fase di ristrutturazione il tetto.

La parrocchia

Fonte: Issogne (XXXVe Concours de Patois "Abbé J.-B. Cerlogne")

Traduzione: Patrick Thuégaz

Le origini

La parrocchia di Issogne fu probabilmente istituita tra il 1152 e il 1176. La bolla di Alessandro III° del 20 aprile 1176, contenente la lista dei possedimenti del Vescovo di Aosta, attesta infatti l'esistenza nel nostro comune di due chiese: una al capoluogo, l'altra a Fleuran. Un documento di Papa Eugenio III° del 1152 menziona invece una sola cappella.

La chiesa di Saint - Solutor, denominata nei documenti antichi con il titolo di annessa, è sempre stata unita a quella di Issogne, conservando comunque privilegi riservati a edifici parrocchiali, quali il cimitero, dove vengono ancora sepolti oggi i morti della Rivière.

La parrocchia di Issogne dipende solamente dal vescovo di Aosta fino al 1665, quando il diritto di scelta del parroco passò al conte di Challant. Fu proprio l'ultima contessa, Gabriella Canalis di Cumiana, a rinunciarvi definitivamente nel 1825.

 

La chiesa parrocchiale

 

Non si sa purtroppo quale fosse la sede della prima chiesa di Issogne. Nel XV° secolo, l'edificio era addossato alla facciata del castello. Durante una visita pastorale nella nostra parrocchia nel 1528, il vescovo Gazin si accordò con il conte Renato di Challant sullo spostamento della chiesa, ma i lavori di ricostruzione non ebbero luogo. L'edificio fu gravemente danneggiato, pare a causa di una alluvione, nella prima metà del XVIII° secolo. Era così giunto il momento di dare alla parrocchia una nuova sede. La costruzione, promossa dal parroco Jean-Martin Lucat, terminò nel 1736, e la chiesa poté essere consacrata il 24 aprile 1745 da monsignore Pierre-Francois de Sales.

L'interno, a una sola navata, conserva degli affreschi realizzati in epoche differenti: la decorazione dell'abside (Cenacolo, Assunzione della Vergine, Crocifissione), opera del pittore Ettore Mazzini, è del 1947; le pitture della navata, rappresentanti scene dell'Antico e del Nuovo Testamento, furono invece realizzati da Luciano Bartoli nel 1972-73. Il campanile fu eretto nel 1959, e l'organo fu installato nel 1936.

All'entrata della chiesa, sulla destra, vi è una grande campana, recante la data del 1389. Secondo l'Abbé Henry, fu ritrovata nelle acque del torrente di Vesey, ed è una delle più antiche campane conservate.

La chiesa di Issogne è dedicata alla Vergine dell'Assunzione, protettrice della parrocchia.

 

Saint-Solutor

 

Gli elementi architetturali più antichi della chiesa di Saint-Solutor risalgono pare al X° secolo. L'aspetto attuale è dovuto a lavori effettuati nella prima metà del XV° secolo, quando furono realizzati gli affreschi della facciata, rappresentanti Saint-Christophe, San Francesco d'Assisi e la Vergine sul trono con il Bambino. All'interno, rimaneggiato nel XVIII° secolo, si può ammirare un bell'altare in legno scolpito, pitturato e dorato, depredato purtroppo di qualche elemento decorativo da parte di alcuni ladri.

 

Le cappelle

 

La cappella del Saint-Suaire, all'entrata del paese, fu probabilmente fondata dal conte Renato di Challant. Grazie al suo potere di luogotenente generale di Savoia, questo personaggio conservava nel castello di Chambéry il lenzuolo nel quale, secondo la tradizione, il Cristo fu avvolto.

La cappella di Saint-Roch e Saint-Clair a Bosset fu costruita dopo la terribile epidemia di peste degli anni 1629-30. Le immagini di Saint Clair, Saint Roch e della Vergine sono pitturate sulla facciata. La festa patronale, il 16 agosto, vede la partecipazione di numerosi abitanti delle zone alte del paese.

La cappella di Vesey è dedicata alla Madonna delle Nevi. Fu fondata da Pierre Allemand nel 1681, epoca alla quale risalgono l'altare policromo e dorato e la statua venerata della Vergine. La domenica più vicina al 5 agosto (festa patronale), una processione sale fino alla cappella, dalla località di Pianfey. Come nel caso della festa patronale di Saint Roch, anche a Vesey la funzione religiosa è seguita da un incanto di prodotti offerti dai fedeli.

 
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