2 de março de 2010
2 marzo 2010

2 de março

Carissimi amici con un po’ di ritardo eccoci all’inizio di marzo. Siamo in quaresima, un momento importante del nostro cammino, chissà che questo tempo non ci aiuti davvero ad una riflessione più profonda, a fermarci un po’, a guardare dentro alla nostra vita, scoprire l’essenziale, vivere da riconciliati... strada ardua, difficile, ma sappiamo che le stradine di montagne più difficili e impervie sono quelle che nascondono i panorami più belli. Così sia.

Per il resto si cammina, anzi si corre, giornate intense ma belle, tanti incontri veloci... purtroppo. Mi propongo sempre di prenderla con calma, di dare più tempo all’ascolto, alle relazioni, ma le esigenze sono tante, quindi la tentazione di “andare”, di “fare”, é più forte. Pazienza!

Col 1° marzo sono cominciate le scuole, ovviamente con parecchi giorni di ritardo, chissà quando ci sarà il quadro completo degli insegnanti.... a volte capita in certi istituti superiori che si arriva verso la fine dell’anno e l’insegnante non é ancora arrivato. Sentire le “storie” di quello che capita nelle scuole ci sarebbe da scrivere un libro (tragico-comico). Ci faccio un pensierino, come del resto mi piacerebbe scrivere tutte le tradizioni e superstizioni che questa gente vive e crede. Solo per farvi un esempio. La settimana scorsa é venuto un forte temporale, poca acqua ma vento fortissimo, tuoni e lampi. Il giorno dopo vado in una comunità per la Messa e una signora ben anziana comincia a raccontare della serata del temporale. C’é un fortissimo senso di rispetto per i temporali, cominciano a coprire gli specchi perché dicono che attirano i lampi, non si può fare assolutamente niente; la vecchia signora ha fatto mettere i suoi nipoti tutti sul letto, seduti, senza parlare, non si può mangiare finché non é finito, non si può fare il bagno, ecc. In Chiesa arrivano un sacco di persone a far benedire le candele appunto in previsione dei temporali... insomma ce ne sarebbe da raccontare fino a domani. Proprio da scrivere un libro su tutte le tradizioni e superstizioni...

Insomma l’anno é ricominciato, progetto ricominciato, attività pastorali ripartite (un po’ come in Italia a settembre-ottobre), agenda piena. Per il resto tutto bene.

Carissimi, um abraço a todos, uma boa quaresma.

Pe.Marco Ferrari


Ipirá, 2 de março de 09


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