quinta-feira, 1 de abril de 2004
giovedì 1 aprile 2004
Buona Pasqua
Cari amici,

eccoci all’inizio del mese di aprile ma quando questo messaggio arriverà a voi è gia il 2 di aprile... anche da queste parti il primo d’aprile ha un certo senso: è “dia da mentira” (il pesce d’aprile italiano). Queste poche righe non sono “mentira”. Sono solo per dire agli amici che sto bene e che “ad ogni giorno basta la sua pena e la sua allegria”, senza spaventarmi del lavoro, cercando di vivere le relazioni con la gente in modo positivo.

Stiamo preparando la Settimana Santa, celebrazioni solenni in città e nelle comunità fanno come possono. Girando per le campagne si gusta il verde (anche se il forte sole sta iniziando a seccare l’erba) e le “prese” sono ancora piene d’acqua.

Si fa l’esperienza quotidiana dell’impotenza di fronte a tanta povertà... non ci si abitua. Mi rendo sempre più conto però, che la povertà non solo materiale (anche se grande) ma “culturale” è veramente la cosa peggiore, persone senza nessuna preparazione e capacità di gestire la loro stessa vita e quel poco o niente che hanno. Si sperimenta l’impotenza di fronte a tutto questo... ma senza perdere la speranza. I segni piccoli sono quelli che alla fine contano. Alle molte persone che chiedono bussando alla porta della canonica, una parola detta con cortesia, verità e un sorriso sono gesti importanti.

Il Signore morto e Risorto ci aiuti a fare l’esperienze concreta della fraternità tra tutti noi senza nessuna distinzione.

Con queste poche e confuse righe auguro a tutti una BUONA PASQUA!

Um abraço

Pe. Marco

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