quarta-feira , 2 de julho de 2003
mercoledì 2 luglio 2003 |
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Lettera de julho
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Cari amici vicini e lontani (più lontani che vicini) eccoci all'inizio di un nuovo mese... passano in fretta, sarà per il molto lavoro? A dire il vero nello scrivere sono in ritardo di un giorno, ma cos'é un giorno di fronte all'eternità? (Affermazione apocalittica). Come prima cosa devo dire che da queste parti del mondo e in quest'angolo del Brasile stiamo ringraziando il buon Dio perché dopo 9 mesi di secca è apparsa un po' di pioggia, la gente ha piantato fagioli e miglio e tutti sperano che possa continuare. L'acqua è sempre poca ma la situazione un po' è migliorata. La crisi economica causata dalla secca si fa ancora sentire, perché prima di arrivare al raccolto manca ancora un po' di tempo... e nel frattempo di cosa vivono? Spuntando un po' d'erba, pecore, mucche ecc. (quelli che non sono morti) stanno "ingrassando" ma ci vorrà ancora tempo per poter vendere il bestiame e perché le mucche riinizino a dare un po' di latte. La vita in parrocchia procede sempre con tante cose in programma, in giugno abbiamo fatto ad es. la settimana missionaria in città. Erano coinvolti circa 150 missionari nella proposta della "Pastorale del dizimo" cioè tentare di coinvolgere i cattolici che non praticano, invitandoli ad essere "dizimisti", partecipare anche economicamente con la nostra Chiesa! Un giorno con calma vi spiegherò esattamente di cosa si tratta. E' andata abbastanza bene, rimangono da visitare solo due bairros. Sempre in giugno, altra tappa del Corso di Formazione Teologica e nell'ultima domenica di giugno, festa con i giovani (riflessione e meditazione al mattino e festa al pomeriggio). E' passata anche la Festa di San Giovanni, che come forse sapete, qui è davvero la festa più grande dell'anno per tradizione e costume. Una festa di famiglia oggi trasformata dalle autorità pubbliche in una gran festa di piazza, con complessi musicali che non hanno niente a che vedere con le musiche e tradizioni di san Giovanni. I giovani stanno un po' perdendo queste tradizioni... Ci stiamo preparando alla Festa di "Senhora Santana" (26 luglio) e come parrocchia è chiaro che è un momento forte... Con tante cose in giugno siamo un po' in ritardo ma ci si salta sempre fuori, come dicono da queste parti: "Vamos dar um jeito". Tanto per non rimanere disoccupato abbiamo iniziato la costruzione della Cappella nel Bairro "Novo Horizonte" e oltre ad aiutare persone con la Caritas ed altre pastorali, tra le mille situazioni di miseria, vedremo di aiutare alcune famiglie, di un bairro poverissimo, che hanno la casa che le sta cadendo in testa. Le ho visitate nei giorni scorsi, dicono che l'Ass. Sociale è passata ha fatto delle gran foto ma che per ora non ci sono fondi, forse un giorno si potrà far qualcosa. Non è facile fare qualcosa per tutti, o meglio, è impossibile; si scelgono le situazioni più drammatiche: disoccupati, famiglie con la sola madre con figli (e sono molte). Se fai qualcosa per uno tutti sono a chiedere... Altro progetto che sto pensando è quello delle "capre". Sembrerà strano per voi, ma avendo un alto numero di bambini denutriti, il latte di capra (che ha un alto potere nutrizionale) sarebbe una soluzione, almeno per alcuni. Vedrò come strutturare il progetto nei prossimi mesi. Ringrazio tutti gli amici che con pazienza perdono un po' di tempo nel leggere queste poche e confuse righe. E' segno di amicizia e attenzione. Ringrazio di cuore quanti aiutano la missione, le esigenze sono tante, noi cerchiamo di porre dei piccoli "segni" e cerchiamo di lavorare con la "formazione". Sappiamo che vicino ad una povertà economica c'e' a volte una gran povertà "culturale", persone senza iniziativa che hanno imparato solo a chiedere... Vedere comunque persone che non hanno da mangiare, o vedere cosa cucinano.... ancora "non mi sono abituato". Um abraço a todos Ipirà, 2 de julho de 2003 Pe. Marco n.b. Sul sito vi mando alcune foto: il manifesto della Festa Senhora Santana, due case che stanno cadendo, alcuni bimbi e una famiglia che per vivere fa carbone... notare i volti. |
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