quinta-feira , 1 de maio de 2003
giovedì 1 maio 2003 |
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1° de maio
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Carissimi amici d'oltre oceano, eccomi di nuovo all'inizio di questo mese mariano, con alcune considerazioni. Purtroppo il ritornello, o meglio, il dramma dei mesi scorsi continua: la secca. Arrivando da fuori e attraversando il nostro municipio di Ipirà, percorrendo la strada dei "feijão", sembra di attraversare un deserto... tutto è nero, bruciato dal sole. L'acqua nelle campagne sta finendo e in alcune zone é veramente finita, carri-botte portano l'acqua da lontano per non fare morire le persone stesse di sete. Donne con un secchio d'acqua sulla testa che vanno a prendere chissà dove.... Gli animali sono tutti in altre zone, in altri pascoli, in cerca di un po' di verde e chi ha animali fuori sta pagando cifre altissime di affitto (chi ha un po' d'erba se ne sta approfittando). Molti animali rimasti in Ipirá (dei piccoli proprietari) sono gia morti di fame e sete! La situazione si sta aggravando sempre più. Qui in città per ora l'acqua non manca e per questo motivo molte famiglie stanno scappando dalle campagne per rifugiarsi in Ipirà. Dobbiamo solo sperare e pregare il Buon Dio perché guardi con clemenza questo popolo che sta lottando e soffrendo. Le attività continuano, la gente non molla e i leader delle comunità dell'interno, nonostante questa calamità, continuano in qualche modo a partecipare agli incontri che la parrocchia propone... la capacità di resistenza di questa gente è davvero grande. Abbiamo celebrato la Settimana Santa (come in tutto il mondo cristiano) e la partecipazione è stata buona come sempre. Una fede semplice, legata ancora molto a processioni e devozioni, ma sempre da rispettare perché è la vita stessa della gente; partendo da questo dato cerchiamo di lavorare e formare. Ad esempio, come forse ho scritto, quest'anno abbiamo proposto un corso di formazione teologica che dura due anni, ogni anno 5 incontri dal venerdì sera alla domenica. Il secondo incontro dei cinque, inizierà domani sera (venerdì 2 maggio) e la partecipazione si aggira sulle 90-100 persone e ho dovuto chiudere le iscrizioni. Ovviamente tutto è offerto dalla parrocchia, molti di loro non avrebbero proprio possibilità di pagare anche solo un minimo. Da quest'anno la nostra diocesi di Ruy Barbosa ha scelto di celebrare nelle parrocchie la Messa Crismale, ed è toccato a Ipirà ospitare il clero diocesano per questo momento di Chiesa. Bello! Dopo la Messa pranzo per tutti i preti della Diocesi (18) e le suore presenti, poi incontro del clero con il Vescovo. Stiamo iniziando con due nuove attività: la Caritas e la "Pastoral do Menor". Da molto tempo vari gruppi stanno lavorando per aiutare le famiglie più in difficoltà (e c'é solo l'imbarazzo della scelta), ora cerchiamo solo di unire questi gruppi perché possano lavorare insieme, appunto costituendo la Caritas. Lo sforzo è visitare le famiglie che si presentano e sceglierne alcune, appunto le più disperate... e non è facile. Con un gruppo che si è formato stiamo lavorando con la "Pastoral do Menor"; cercheremo di vedere cosa fare per i ragazzi in situazioni difficili, per non dire disperate. Non vogliamo risolvere la situazione di Ipirà, sarebbe una pia illusione, solo porre qualche segno di presenza. Abbiamo ad esempio, alcune situazioni di "Meninos de rua" (ragazzi che vivono nella strada giorno e notte), bairros veramente difficili... vedremo cosa fare, quali segni porre. Del resto continuano le visite alle comunità, catechesi, ecc., tutte le attività che una comunità può fornire... il lavoro non manca! In maggio ad esempio avremo la "Romaria Marial" un grande incontro di tutte le comunità in un povoado (paesino dell'interno), anche se questa secca pregiudicherà l'incontro. Il prossimo mese vi racconto. Sono solo alcuni pensieri sparsi e confusi, ma cerco di rimanere fedele all'impegno mensile. Um abraço a todos. Ipirà, 01 de maio de 2003, São José operário Pe.Marco n.b. Nel sito di Ipiranemonti troverete nei prossimi giorni alcune foto sulla settimana Santa. |
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