domingo, 1 de dezembro de 2002
domenica 1 dicembre 2002 |
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Carissimi amici, continuo ad essere fedele al mio impegno mensile. Il mese di novembre è periodo di verifiche e assemblee sulle attività dell'anno pastorale che, come ormai sapete, sta per finire, con le feste di Natale iniziano le vacanze e tutto riprende con la fine di febbraio-primi di marzo. Il lavoro di verifica sembra complicato ma in realtà è interessante: ogni comunità ha fatto la sua verifica, poi l'incontro nelle regioni (insieme di comunità vicine, 16 in tutto) con noi, poi l'assemblea parrocchiale con rappresentanti di tutte le ottanta comunità. Dopodiché incontro di verifica e programmazione nello zonale, che è l'insieme di parrocchie (come i vicariati in Italia), ed infine, l'assemblea diocesana di tre giorni, in diocesi, dove convergono le sintesi dei lavori a livello parrocchiale e zonale. Sono così emerse le linee per il prossimo anno ma ve ne parlerò all'inizio del prossimo anno. L'assemblea diocesana è stata un'esperienza interessante, un po' pesantina per il caldo e per il ritmo di lavoro ma positiva. A volte in Italia c'era il rischio di non avere molte linee guida a livello diocesano per il lavoro pastorale, qui si corre il rischio di avere troppe linee guida, priorità, indicazioni, ecc. Ma in entrambi i casi si fa quello che si può... Purtroppo anche il mese di novembre è passato ma non si è vista una goccia d'acqua e il problema si fa serio. La campagna sembra un deserto e le poche pozze d'acqua iniziano a scarseggiare e a rinsecchire. Convivere con il "semi-arido", per noi abituati ad aprire il rubinetto e a vedere scendere l'acqua, non è la cosa più facile. Quando passo qualche giorno nelle comunità della campagna, ospitato nelle famiglie, anche solo fare il bagno con mezzo secchio è interessante, per loro è normalità, per noi è andare ai tempi dei bisnonni (per chi c'era). Va bene quando c'é acqua nel serbatoio di casa, di questi tempi si vedono donne con secchi d'acqua sopra la testa che fanno anche chilometri alla "randa del sole" per portare a casa un po' d'acqua per bere, cucinare e fare il bagno. Le previsioni meteo non sono buone ma la gente non ci crede, la risposta è sempre "Solo Dio lo sa" l'ultima parola non è quella degli uomini, né degli scienziati, ma del "Padre nostro". Inizia l'avvento e dicembre, pur terminando gli incontri di carattere pastorale, è tempo di molti matrimoni, prime comunioni qui in città e nelle campagne, feste nelle comunità, ecc. tanto per non rimanere troppo disoccupati. Poi in più, in dicembre, abbiamo il parroco della parrocchia vicina (53 km, Baixa Grande) che rientra a casa (in Spagna) per tre mesi per motivi di salute, quindi dovremo occuparci anche di questa parrocchietta di 35.000 abitanti con 42 comunità (come Costa de Grassi), ma si fa come si può. In più come sapete Dom Andrè (il nostro Vescovo) è in Italia e rientra in diocesi solo alla fine di dicembre, quindi don Vittorio (che lavora qui con me) essendo Vicario Generale dovrà dare "un'occhio" anche alla diocesi. Io sto bene, come si può capire il lavoro non manca, per di più essendo un momento in cui le attività pastorali si fermano, se ne approfitta per fare qualche lavoretto di riordino e ristrutturazione. Un caro saluto a tutti, Buon Avvento e Buon Natale. Nelle vostre preghiere non dimenticatevi di noi e di questa parte del mondo che sta soffrendo! Um abraço a todos.
Pe. Marco |
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