sesta-feira, 1 de novembro de 2002
venerdì 1 novembre 2002
Todos os Santos
Pensare alla festa di Tutti i Santi e al giorno dei morti in Italia mi viene in mente il freddo e l’aria gelida nei cimiteri, qui di gelido c’è ben poco (solo quello che è nel frigo), anzi, un bel caldino e celebrare la Messa al cimitero sarà un problema per chi partecipa e passa un’ora alla “randa del sole”. Ma sopprattutto questo caldo è fonte di un grave problema: la siccità. E’ da molto tempo che non piove e nelle campagne la situazione è veramente difficile, l’acqua inizia a mancare e il bestiame è nutrito con “palma” e “mandacarù” (piante tipo cactus) anche se non hanno un gran potere nutrizionale è meglio di niente. Non si vede un filo d’erba e le previsioni non sono buone, i meteorologi stanno prospettando tempi duri. E’ interessante perché quando si parla con la gente delle previsioni non molto buone, subito dicono: sono previsioni di uomini, solo Dio sa e... “Deus é bom”. La Bahia verde come vidi in gennaio arrivando in Brasile è una bellezza, ora è ben altro “panorama”; donne che vanno a raccogliere la poca acqua nelle pozze e bestiame alla fame... e nelle campagne vivono di poche pecore e un po’ di mucche.

In questo mese ha passato alcuni giorni in una comunità nell’interno visitando scuole e famiglie. Ho avuto modo di entrare in alcune case e devo dire che sono rimasto impressionato dalla miseria: mamme con tanti figli, una casa con dentro assolutamente niente; non so come facciano a vivere, non riesco proprio a capirlo! Un dato è certo: ci sono donne con una forza incredibile, oserei dire in questo giorno di Tutti i Santi, veramente sante. Gli uomini non si sa dove siano, alcuni fuori casa per tentare di lavorare, con certezza sono una figura, qui in Brasile, ben più fragile.

In questo mese come sapete il Brasile ha scelto il nuovo presidente: Lula. E’ la terza volta che si candidava a Presidente e stavolta c’è riuscito, metalmeccanico con un titolo di studio equivalente alla terza media, ha vinto con il 62% dei voti. Credo che non abbia vinto tanto la linea politica (centro-sinistra) ma la persona stessa e la voglia di cambiare. Molti partiti e personaggi dell’opposizione l’hanno appoggiato. Il paese sta attraversando un momento difficile, il dollaro cresce e si abbassa da un giorno all’altro e non c’è lavoro, il che vuol dire che tutto aumenta e i poveretti come sempre sono quelli che ne pagano le spese (questa non è una frase nuova...). Non sarà facile risollevare il paese in questa situazione.

Ci prepariamo a terminare l’anno pastorale, come sapete gennaio e febbraio sono mesi di vacanza e il nuovo anno pastorale e scolastico riinizia dopo carnevale. E’ tempo di assemblee e incontri di verifica sul lavoro svolto, a livello parrocchiale, zonale e diocesano. Ad es. a livello di diocesi abbiamo in novembre un’assemblea di tre giorni per verificare l’anno che sta terminando e impostare le linee per il nuovo anno.

Io sto bene, si lavora ma senza farci prendere dallo stress, quello che non si fa oggi si farà domani...

Un caro saluto a tutti gli amici italiani, ricordiamoci sempre a vicenda e se passate da queste parti fermatevi per un cafezinho.

Um abraço a todos.

Pe. Marco


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