CONSERVATORIO DI MUSICA G. VERDI DI MILANO
Corso di (Joanne Maria Pini)
TRA MUSICA E ARCHITETTURA
Sezione della Cupola del Brunelleschi
Ricerca di: Marta Michelutti
ANNO ACCADEMICO 2002/2003 |
Tra musica e architettura Ricercare i rapporti tra architettura e musica spinge inevitabilmente ad affacciarsi allintero arco della storia della nostra civiltà, essendo ogni manifestazione artistica interamente connessa con i presupposti culturali dellepoca. Si pensi ad esempio al perfetto equilibrio delle proporzioni negli antichi templi greci, essi ancor oggi riescono a rievocare quellarmonia che è frutto di una concezione estetica che investì unitariamente ogni disciplina artistica del tempo, dalla musica alla scultura alla pittura. Premesse Premetto quindi che le affermazioni da me fatte relativamente a questo capitolo sono state effettuate mediante un confronto tra testi di storia dellarchitettura e manuali di storia della musica. Architettura e musica nel Rinascimento
Il bello sorge, a poco a poco, da molti numeri Esiste inoltre un evidente corrispondenza tra lo sviluppo degli stili architettonici e il percorso della musica occidentale. Esempio di monodia liturgica Cristiana, Alleluja Dies Santificatus Dallessenzialità della basilica cristiana si passa gradatamente allarchitettura preromanica, risalente ai secoli VII-XI, sino allo sviluppo, in epoca medievale (tra il XII e il XIII secolo), dello stile romanico. Vèzelay (Francia) - Chiesa Abbaziale della Madeleine - esempio di edificio romanico. Di pari passo i chierici medievali si spingono verso un arricchimento del canto liturgico, ponendo le basi per la costruzione di vere e proprie architetture musicali fondate su principi matematici. Prende forma un linguaggio musicale sempre più complesso, improntato alla verticalità, dapprima attraverso le tecniche del discanto, in cui alla vox principalis viene accoppiata a diversa distanza una vox organalis, poi attraverso leterofonia e lorganum melismatico. Verso la fine del XII secolo si avviò il processo che condusse ad annotare oltre allaltezza delle note anche il ritmo, la musica assume così una valenza autonoma rispetto al testo e nasce lesigenza dare alle composizioni una forma. Ricompare lidea pitagorica del nesso tra musica e numero, in essa si ripropongono le ideali proporzioni armoniche delluniverso. Dalla seconda metà del XII secolo fino al XIV secolo fiorisce nella zona di Parigi il movimento musicale dellArs antiqua, avviato dal gruppo di musicisti della scuola di Notre Dame (tra i quali Magister Leoninus e magister Perotinus). dal Sederunt principes di Perotinus Nella stessa epoca e nella stessa zona si assiste allelaborazione dello stile gotico; in esso si sviluppa ulteriormente la tecnica romanica di scaricare il peso murario attraverso le arcate delle volte sui pilastri dotati di contrafforti. Amiens (Francia) - Cattedrale di Notre Dame (Parigi) Si tratta di unarchitettura volutamente in antitesi con la scala umana, in cui è evidente il significato teologico della grandezza divina. Tutto il disegno estetico che ha segnato profondamente il medioevo in tutte le sue manifestazioni artistiche si basa in un certo senso sulla brano della Sapienza di Salomone: Tu hai ordinato tutte le cose secondo misura, numero e peso. E evidente la contrapposizione tra lo stile Romanico, introverso e concentrato nello spazio interno, e il gotico, di notevole luminosità ed esplosione verso lesterno attraverso i contrafforti. Come nellarchitettura, così nella musica questa nuova concezione permise alla polifonia, in genere ancora a due voci, di ampliarsi in senso verticale consentendo il canto di tre quattro o più voci sovrapposte; laltezza delledificio sonoro, supportata dal parallelo sviluppo della notazione musicale, crebbe a dismisura. Ne è un chiaro esempio il mottetto politestuale del 1300, in cui il tenor, tratto da una melodia liturgica, viene eseguito da strumenti con eventuale abbinamento di un contratenor, le altre voci (motetus, duplum e triplum) sono fornite ciascuna di un proprio testo e una propria velocità (in genere alle parti più acute corrisponde una velocità maggiore), quasi a riprodurre il movimento degli astri secondo la concezione tolemaica. |