Torah! Torah! Torah!

Israele esce dall'Egitto, riceve la Legge e comincia a farsi conoscere in Medio Oriente


1. Mosè

Premessa

L'umanità comincia con Adamo. L'Ebraismo comincia con Abramo. Il Popolo di Israele comincia con Mosè. Questo, almeno, secondo la Bibbia.

Il primo libro della Bibbia, la Genesi, narra la creazione del mondo, il patto tra Abramo e Yahoo, e come gli Ebrei giunsero in Egitto. Anche in questo libro, non mancano esempi di racconti che il nostro gusto moderno giudica immancabilmente crudeli e/o disgustosi: Caino che uccide Abele, il diluvio universale e il conseguente annientamento di tutta l'umanità, la distruzione di Sodoma e Gomorra, le figlie di Lot che si accoppiano ripetutamente col padre dandogli una discendenza quantomeno anomala, il sacrificio di Isacco, Giuseppe venduto come schiavo dai fratelli. Ma il tono generale di questo libro è essenzialmente mitico: non intende cioè essere un resoconto storico della nascita di Israele, ma solo una specie di introduzione, volta a dimostrare: 1) che Yahoo è il creatore del mondo; 2) che ha fatto un patto speciale con gli Ebrei; 3) che fa quel cavolo che gli pare; 4) e che ha promesso la terra di Canaan, ovvero la Palestina, agli Ebrei. Non ci interessa dunque nell'ambito di questo lavoro, che è incentrato essenzialmente sulle guerre di conquista e di mantenimento condotte dal popolo di Israele. Salteremo pertanto la Genesi, passando al secondo libro, l'Esodo, ed andando ad incontrare direttamente il protagonista della Legge ebraica: Mosè.

Nascita e vocazione di Mosè

L'Esodo si apre con un quadretto storico che ci permette di capire la situazione generale. Dunque: gli Ebrei si erano trasferiti in massa in Egitto ai tempi di Giuseppe, e qui li troviamo. Il Faraone teme il numero degli Ebrei, ed allora li schiavizza e li obbliga a lavorare alla costruzione di magazzini e città ed alla produzione di mattoni. Ma non basta ancora: ordina allora alle levatrici degli Ebrei di uccidere tutti i nati maschi (Es. 1, 16).

Si comincia bene! Da notare che la storia dell'uccisione dei maschi fu poi ripresa, leggermente modificata, dall'autore del Vangelo di Matteo, sostituendo Erode con il Faraone: c'è chi sostiene che ciò sia stato fatto per indicare che Gesù era il nuovo Mosè. Ma qui stiamo parlando dell'Antico Testamento, non del Nuovo.

Si comincia bene, dicevamo: un bell'esempio di pulizia etnica. Ma quanti erano questi benedetti Ebrei? Esodo 12, 37 ci parla di seicentomila uomini, senza contare i figli; cifra ribadita e specificata in 603.550 da Esodo 38, 26 e da Numeri 1, 46 (il libro dei Numeri è dedicato principalmente al censimento degli Ebrei). Per “uomini” qui si intende “uomini atti alla guerra”, ovvero maschi adulti oltre i 20 anni non appartenenti alla tribù di Levi, dedita esclusivamente a compiti sacerdotali (e già qui i preti riescono a schivare tutti i lavori sporchi). Sempre in Numeri 1, 46 apprendiamo che ci sono 22.000 maschi Leviti di età superiore a un mese.

Cerchiamo di estrapolare da questi dati. Dunque: seicentomila maschi adulti, praticamente tutti sposati: fa già 1.200.000 Ebrei, trascurando il fatto che all'epoca la poligamia era abbastanza frequente (episodi sparsi si trovano in tutta la Bibbia), e considerando solo coppie monogamiche. Quanti figli avevano in media queste famiglie? Leggendo qua e là, salvo casi sporadici di re che avevano 30 - 70 figli, possiamo dedurre circa 2 o 3 figli per famiglia. Considerando 2,5 figli per famiglia, troviamo altri 1.500.000 Ebrei, maschi e femmine, sotto i 20 anni. Il totale fa 2.700.000 Ebrei, che non sono pochi; e circa 75.000 nuove nascite all'anno, se gli Ebrei sotto i 20 anni sono un milione e mezzo, ovvero 205 nuovi nati ogni giorno.

E qui cominciamo a ridere. In Esodo 1, 15 scopriamo che le levatrici degli Ebrei sono due! Accidenti, vuol dire che ciascuna si occupa di circa 100 parti al giorno: fanno 14 minuti a parto lavorando 24 ore su 24, tutto compreso!

In effetti, c'è un altro punto in cui i conti non tornano. In Numeri 3, 43 il numero dei primogeniti maschi sotto i 20 anni è di 22.273. Consideriamo qualche caso di sterilità, ed arriviamo a 25.000 famiglie. Applicando lo stesso ragionamento di prima, si arriva a: (25.000 x 2) + (25.000 x 2,5) = 112.500 Ebrei. Tutta un'altra cifra, decisamente. In questo secondo caso, si arriva a 3.125 parti annuali, ovvero 8,6 parti/giorno: e qui, con due levatrici, se ne può anche uscire vivi, con un po' di sforzo.

Comunque, non riusciamo a capire esattamente quanti siano gli Ebrei, alla resa dei conti.

Centomila o tre milioni che siano, gli Ebrei sono comunque schiavi; inoltre, il Faraone, visto che le levatrici gli hanno disobbedito (oh! Qualcuno con un po' di umanità, in questo libraccio!) ordina a tutti gli Egiziani di uccidere tutti i neonati maschi Ebrei. Stupido a non pensarci prima, direi: ma tant'è...

Ed è qui, in Esodo 2, che si affaccia Mosè. Sappiamo tutti la storia, o almeno crediamo di saperla: Mosè che viene abbandonato in Nilo dalla madre, è salvato dalle acque dalla figlia del Faraone, ed è poi affidato alla stessa madre affinché lo allatti e lo svezzi (quest'ultima parte è in effetti meno nota, ma è palese in Esodo 2, 7-10: la sorella di Mosè, facendo finta di passare di lì per caso, si offre di andare a cercare una donna ebrea che allatti il bambino). Si parla però sempre della madre, ma non del padre: chi erano questi benedetti genitori?

Ce lo dice Esodo 6, 20: “Amram si prese in moglie Iochabed, sua zia, che gli partorì Aronne e Mosè”. Ah, dunque Amram aveva sposato la zia Iochabed, ed insieme avevano generato Mosè ed Aronne, oltre a Maria, di cui qui la maschilista Bibbia non fa menzione. Ma un momento...Levitico 18, 14 è esplicito: “Non scoprirai la nudità del fratello di tuo padre; non ti avvicinerai a sua moglie: è tua zia!” E ancora Levitico 20, 20: “Un uomo che abbia giaciuto con la propria zia ha scoperto la nudità di suo zio; portino il peso del loro peccato: muoiano senza figli” Evidentemente la Legge non è retroattiva, altrimenti Mosè stesso non sarebbe venuto al mondo. Che ironia: il “padre della Legge” è figlio di una relazione contraria alla Legge...

Comunque, Mosè nasce, è svezzato, e cresce come Ebreo tra gli Egiziani. Che tipo era? Numeri 12, 3 è molto esplicito nel descrivercelo: “Or Mosè era l'uomo più umile di tutti gli uomini che sono sulla faccia della terra”. Altre traduzioni ci dicono “il più mite” o “il più mansueto”. Vediamo come esordisce “il più mansueto”.

È noto che Mosè uccide un egiziano e poi deve fuggire. Non ho presente come la cosa venga rappresentata nel film “I Dieci Comandamenti”, ma ne “Il Principe d'Egitto” la scena è la seguente: Mosè vede un egiziano che frusta un ebreo e, nel tentativo di spingerlo via, accidentalmente lo fa cadere; poi, turbato dal rimorso, nonostante il perdono offertogli dal Faraone, fugge nel deserto.

È così? Mah...Esodo 2, 11-12: “[11] In quei giorni Mosè, cresciuto in età, uscì verso i suoi fratelli. Vide il loro peso; vide pure un uomo egiziano colpire un uomo ebreo, uno dei suoi fratelli. [12] Si voltò in qua e in là, vide che non c'era nessuno, e colpì l'egiziano, nascondendolo poi nella sabbia”. Incidente? Questo è omicidio a freddo! E poi “il più mite” fa finta di niente. Ma il giorno dopo interviene a sedare una rissa tra Ebrei, ed uno gli dice: “Uèh, vuoi ammazzarmi come l'egiziano?” Il “rimorso” di Mosè si può sintetizzare nella formula “cazzo, mi hanno beccato!”: ed infatti fugge via.

E si rifugia nella terra di Madian, dove viene accolto a braccia aperte, ed addirittura sposa Zippora, la figlia del sacerdote di Madian. I Madianiti vengono dipinti come brave persone rispettose di Yahoo: più tardi vedremo che la Bibbia cambia idea, e che i Madianiti dovranno pentirsi di aver dato ospitalità a quell'assassino fuggito dall'Egitto.

Comunque, sia quel che sia, finalmente Yahoo si sveglia ed ascolta il lamento del suo popolo. E decide di manifestarsi a Mosè – il che già la dice lunga sulle intenzioni di Yahoo. Che infatti presenta subito il suo programma (Esodo 3, 20-22): “[20] Allora stenderò la mi mano e colpirò l'Egitto con ogni prodigio che farò in mezzo ad esso: dopo di che vi manderà via. [21] Concederò grazia a questo popolo agli occhi dell'Egitto, e quando ve ne andrete non ve ne andrete vuoti. [22] La donna chiederà alla sua vicina e a chi abita nella sua casa oggetti d'argento, oggetti d'oro e vesti: ne ricoprirete i vostri figli e le vostre figlie e spoglierete l'Egitto”. Dunque: stragi, pesti, carestie ed infine una depredazione completa: l'Egitto deve proprio essere messo in ginocchio. Ma, per la miseria, on bastava che Yahoo andasse dal faraone, gli facesse vedere che dio cazzuto era, e lo convincesse a lasciar andare gli Ebrei? E invece, non solo manda Mosè, che non ne ha nessuna voglia e continua a nicchiare (Esodo 3 e 4, ed ancora Esodo 6), ma addirittura mette i bastoni fra le ruote: Esodo 4, 21 “Yahoo disse a Mosè: 'Nel ritornare in Egitto, vedi tutti i prodigi che ho messo in mano tua: li farai davanti al Faraone, ma io renderò duro il suo cuore e non manderà via il popolo'”. Ma allora cerchi proprio la rissa! Questo significa cercare solo una scusa per sterminare gli Egiziani, altro che! E la cosa è ripetuta più volte nel solo Esodo: 7, 3; 9, 12; 10, 1; 10, 20; 10, 27; 11, 10; poi, sul Mar Rosso, 14, 8; 14, 17. Ne deduciamo che era cosa buona e giusta provare gli Egiziani affinché meritassero un castigo divino.

L'uscita dall'Egitto

Comunque, sia fatta la volontà di Yahoo: Mosè, accompagnato dal fratello Aronne, va dal Faraone, e quello, indurito da Yahoo, appesantisce il carico di lavoro degli Ebrei (Esodo 5). Ed allora cominciano le piaghe d'Egitto, ormai proverbiale. Vediamo dunque queste piaghe ed il loro risultato:

  1. tutta l'acqua d'Egitto è trasformata in sangue (Es. 7, 14 – 25): una settimana di carenza idrica assoluta
  2. il paese è invaso dalle rane, che poi muoiono tutte sul posto con problemi igienici infiniti (Es. 7, 26 – 8, 11); notare che per gli Ebrei le rane erano un animale tarèf, non puro
  3. invasione di zanzare /Es. 8, 12 – 15)
  4. invasione di mosconi (Es. 8, 16 – 28)
  5. morte di tutto il bestiame egiziano (Es. 9, 1 – 7): vi lascio immaginare le conseguenze sull'economia
  6. una bella dermatite per tutti gli Egiziani e gli animali d'Egitto (cosa c'entravano loro, poi?), con “ulcere con eruzioni di pustole” (Es. 9, 8 – 12)
  7. una grandinata micidiale, che distrugge tutto il patrimonio verde dell'Egitto ed uccide chi rimane all'aperto (Es. 9, 13 – 35): qui cominciano a vedersi dei morti, anche se non si specifica quanti
  8. le cavallette, che finiscono il lavoro della grandine, lasciando un paese completamente spoglio. Tra cavallette e grandine, l'intero raccolto di un anno è andato perso: nei tempi antichi, questo voleva dire carestia, con migliaia di morti (Es. 10, 1 – 20)
  9. tre giorni di buio su tutto l'Egitto. E qui, a parte qualche musata nei muri, non ci sono gravi danni
  10. il pezzo forte: la morte di tutti i primogeniti maschi d'Egitto (dobbiamo considerare come “primogeniti maschi” tutti i maschi egiziani sotto i 20 anni: così pare intendere sempre la Bibbia in tutte le occasioni, come ad esempio nel censimento citato in precedenza)
Quanti erano i primogeniti maschi? Mah, cifre precise non ce n'è: però, da Esodo 1, dobbiamo dedurre che Ebrei ed Egiziani, come numero, se la giocavano: e se prendiamo per buona la cifra di Numeri 3, 43 dobbiamo dedurre che Yahoo fa secchi almeno 22.000 giovani sotto i 20 anni, solo perché si era ficcato in testa di “indurire il cuore del Faraone”. Se gli avesse indurito dell'altro, sarebbero stati più contenti tutti: Ebrei, Egiziani, il Faraone e magari anche la moglie del Faraone. Invece no, si doveva proprio ridurre l'Egitto a una chiavica, eh?

Comunque, alla fine Yahoo si ammorbidisce, e il Faraone lascia andare gli Ebrei. Questi, prima di partire, spogliano gli Egiziani (Es. 12, 35 – 36), e se ne vanno, lasciando dietro di sé un Paese senza un raccolto, senza risorse finanziarie e con 22.000 giovani morti da piangere. Bel lavoro, niente da dire.

Ma non basta. Mentre Mosè e i suoi Ebrei sono sul Mar Rosso, Yahoo decide di riindurire il cuore del Faraone, e questo parte all'inseguimento degli Ebrei con tutto l'esercito (Es. 14, 8). Yahoo ha un umorismo strano: tiene a bada gli Egiziani con effetti speciali e colori ultravivaci, ed intanto apre il mare. Mosè è forse l'unico uomo della storia a cui si siano aperte le acque! Poi, Yahoo fa passare gli Ebrei, e combina un bello scherzetto agli Egiziani: da Esodo 14: “[24] Nella veglia del mattino Yahoo guardò l'accampamento egiziano attraverso la colonna di fuoco e la nube, e mise la confusione nell'accampamento egiziano. [25] Frenò le ruote dei loro carri, per cui guidavano a fatica. Gli Egiziani dissero: 'Fuggiamo davanti a Israele, perché Yahoo combatte per loro contro l'Egitto'”.

A nemico che fugge ponti d'oro, no? No. “[26] Yahoo disse a Mosè: 'Stendi la tua mano sopra il mare e l'acqua torni sugli Egiziani, sui loro carri e sui loro cavalieri'. [27] Mosè stese la sua mano sul mare: verso il mattino, il mare tornò al suo posto consueto, gli Egiziani fuggirono di fronte ad esso e Yahoo travolse gli Egiziani nel mezzo del mare”.

Non c'è male. Ma il dettaglio delizia gli Ebrei, pare, perché la Bibbia ci narra le minute delizie dell'evento: “[28] L'acqua ritornò e coprì i carri, i cavalieri e tutto l'esercito del Faraone che veniva dietro a loro nel mare: di loro non ne restò neppure uno.”

Morti? Niente cifre. Facciamo la solita stima, come sopra, supponendo che gli Egiziani fossero quanti gli Ebrei, e considerando che la Bibbia dice che l'intero esercito egiziano fu travolto. Andiamo da un minimo di 25.000 morti, ad un massimo di 600.000, se consideriamo che gli Ebrei ci tenevano a dire di avere 600.000 uomini adatti alla guerra.

E se ne vantano pure! Il “canto di vittoria” che segue in Esodo 15 è esplicito al proposito, e gongola nel ripetere che gli Egiziani “sono andati a picco come piombo”, e Yahoo “fa a pezzi il nemico”. Inutile riportarne dei brani specifici: il tenore è quello per un capitolo intero.

Comunque, con il modico prezzo di 50.000 morti circa, gli Ebrei sono usciti dall'Egitto. E si incamminano per il deserto, cominciando a lamentarsi per non aver niente da mangiare, niente da bere eccetera. E Yahoo fornisce loro acqua, manna e quaglie. Ma quei testoni di Ebrei continuano a non seguire i suo dettami! Ora, se un dio mi ammazzasse 50.000 nemici in due sole occasioni, si manifestasse come colonna di fuoco e nube, e mi aprisse il Mar Rosso davanti, io mi convertirei in un tempo da record: evidentemente, questi Ebrei avevano qualcosa che non andava...

La marcia degli Ebrei prosegue senza grandi problemi. L'unico incidente è una scaramuccia con il re Amalek ed il suo esercito a Refidim. Interessante lo svolgimento della battaglia; Mosè si mette su una collina e tiene le mani alzate: “Quando Mosè alzava la sua mano, Israele era più forte, e quando abbassava la sua mano, era più forte” (Esodo 17, 11). Però è fatica stare delle ore a mani alzate: allora, Mosè si siede, e Aronne e Cur gli tengono le braccia alzate. E gli Ebrei vincono. Secondo me, Mosè avrebbe dovuto lavarsi più spesso le ascelle...

Qui, cominciamo con le simpatie verso i nemici. Da Esodo 17: “[13] Giosuè finì Amalek e il suo popolo a fil di spada. [14] Yahoo disse a Mosè: 'Scrivi questo su un libro come ricordo e dichiara alle orecchie di Giosuè che io cancellerò il ricordo di Amalek da sotto il sole'”. E Mosè giura (Esodo 17, 15): “Mano al vessillo del Signore! Guerra per il Signore contro Amalek di generazione in generazione!” (Mosè ovviamente non poteva pronunciare il nome di Yahoo: per questo lascio qui “il Signore”). Questa è la prima occasione in cui gli Ebrei operano per conto loro, senza l'intermediazione miracolosa di Yahoo. E qual è il risultato? Annientamento di un popolo intero e della sua memoria: e questo è solo l'inizio di una lunga serie! Stimando, come al solito, che i sudditi di Amalek fossero quanti gli Ebrei, con stima al minimo, e considerando come “popolo” solo i maschi atti alla guerra, si parla pur sempre di un 25.000 morti. E siamo a 75.000.

E dopo questo gradevole intermezzo, gli Ebrei arrivano al Sinai, dove avviene l'atto costitutivo del popolo di Israele: la rivelazione della Legge.

La Legge

A questo punto, il Pentateuco si fa un po' confuso: da qui in avanti, infatti, i resoconti “storici” si alternano a lunghi passi normativi. Tutta la questione viene riassunta poi nell'ultimo libro del Pentateuco, il Deuteronomio, che potrebbe chiamarsi comodamente “riassunto delle puntate precedenti” o anche “La Legge – compendio a cura di Mosè”. Il Deuteronomio ci aiuta anche a comprendere alcuni passi un po' oscuri presenti negli altri tre libri.

Poiché si farebbe un po' complicato seguire tutti i salti della quaglia che caratterizzano il resto della Torah, separerò nettamente i due aspetti, trattando prima della Legge, per quanto concerne lo scopo di questo articolo, e poi del resto delle imprese del nostro beneamato popolo.

Non entrerò nel dettaglio della Legge, riservandomi eventualmente di affrontare la questione in un altro articolo. Vorrei qui trattare solo quegli aspetti che riguardano il nostro discorso, ovvero stragi, assassinii, atrocità e simili amenità. Questo vuol dire essenzialmente due cose: norme sulla guerra, e norme sulla religione e sulla tolleranza religiosa. Non è che le altre norme siano più leggerine (si prevede ad esempio la pena di morte per pratiche magiche, sodomia ed accoppiamento con animali, e si considera normale la schiavitù; peraltro, l'aborto non è considerato omicidio – Esodo 21, 22 – 24): è che non riguardano il nostro discorso. Quello che vorrei sottolineare con questo paragrafo è che le atrocità commesse dagli Ebrei nella conquista del loro territorio non furono commesse a caso, ma erano già insite nella legge di Yahoo.

Si comincia benino: in Esodo 23, 23 – 24 così viene profetizzata e comandata la conquista di Canaan, la Terra Promessa: “[23] poiché il mio angelo andrà davanti a te e ti porterà dall'Amorreo, dall'Hittita, dal Perizzita, dal Cananeo, dall'Eveo, dal Gebuseo e lo sterminerò. [24] Non ti prostrerai ai loro dèi, non li servirai e non farai secondo le loro opere, ma demolirai e spezzerai le loro stele”. Una bella prospettiva di pulizia etnica e tabula rasa delle altre religioni. Questi proclami intolleranti ritornano spesso nel Pentateuco. In Esodo 34, 11 – 15 ritorna lo stesso ordine di distruggere tutti i simboli sacri altrui; in Numeri 33, 50 – 56 e Numeri 34 si ripete l'ordine di eliminare tutto il preesistente, procedendo poi alla spartizione del futuro territorio tra le 12 tribù; in Deuteronomio 12, 2 – 3 apprendiamo da chi hanno copiato i Talebani dell'Afghanistan: “[2] Distruggete interamente tutti i luoghi nei quali le nazioni che voi state per conquistare hanno servito i loro dèi: sugli alti monti, sulle colline e sotto ogni albero frondoso. [3] Demolirete i loro altari, frantumerete le loro stele, i loro pali sacri li brucerete nel fuoco, spezzerete le statue dei loro dèi e farete perire il loro nome da quei luoghi”. Deuteronomio 12, 31 ripete contro questi “pagani” le stesse accuse che da sempre sono state rivolte agli “eretici” ed agli “infedeli”: “hanno bruciato nel fuoco perfino i loro figli e le loro figlie, in onore dei loro dèi”. Qui ci si riferisce ad un presunto rituale del culto di Moloch, che prevedeva che i bambini “passassero attraverso il fuoco” (tale rituale è ripreso, ad esempio, nel film “Cabiria” di Giovanni Pastrone): a me viene in mente più che altro il salto nel cerchio di fuoco dei Sabati Fascisti durante il ventennio, ma tant'è, si vede che agli Ebrei conveniva credere così... Ironia della sorte, nel Medio Evo (che nell'Est Europa durò fino a fine '800) gli Ebrei vennero spesso perseguitati con l'accusa di uccidere bambini cristiani per i loro rituali. Occhio a lanciare idee nuove: potrebbero tornare indietro come un boomerang.

Anche il trattamento dei popoli che si incontreranno è comandato ripetutamente e senza possibilità di dubbio. Il più gentile è Levitico 25, 44 segg., che prevede che gli schiavi vengano presi dai popoli confinanti o dagli stranieri che abitano in terra di Israele: e tutto sommato, sono ancora gentili! Questa è infatti la benedizione che Yahoo in Levitico 26 dà agli Ebrei se si comporteranno bene: “[7] Voi inseguirete i vostri nemici ed essi cadranno davanti a voi sotto la spada; [8] cinque di voi ne inseguiranno cento e cento di voi ne inseguiranno diecimila e i vostri nemici cadranno davanti a voi sotto la spada”. Belle anche le maledizioni, sempre in Levitico 26, in caso di inosservanza della Legge: sconfitte militari, pestilenze, carestie, morìe di bestiame, morti accidentali dei figli (questo è proprio da mafioso), “[29] Mangerete la carne dei vostri figli e la carne delle vostre figlie. [30] Distruggerò i vostri luoghi alti e annienterò le vostre stele solari; porrò i cadaveri sopra i cadaveri dei vostri idoli e vi prenderò in disgusto”. Ed in Levitico 26, 36 – 39 fa agli Ebrei una promessa, in caso di mancata osservanza alla Legge, che, a leggerla così come è scrita, sembra proprio che sia stata attuata di recente per mezzo di un imbianchino austriaco coi baffetti...

Peraltro, se gli Ebrei faranno i bravi, papà Yahoo li ricompenserà. Come? Deuteronomio 7: “[1] Quando Yahoo tuo dio ti avrà introdotto nella terra dove vai, per conquistarla, cadranno innanzi a te molte nazioni: gli Hittiti, i Gergesei, gli Amorrei, i Cananei, i Perizziti, gli Evei, i Gebusei, sette nazioni più numerose e più forti di te. Yahoo te le metterà davanti; tu le batterai e le voterai all'anatema (ovvero, allo sterminio totale). Non stringerai nessun patto con esse, né avrai misericordia di loro. [3] Con esse non contrarrai matrimonio: non darai tua figlia a un loro figlio, né prenderai una loro figlia per tuo figlio. [4] Poiché tuo figlio si allontanerebbe da me e servirebbero altri dèi, e l'ira di Yahoo si accenderebbe contro di voi e vi sterminerebbe presto. [5] Voi invece agirete così: demolirete i loro altari, spezzerete le loro stele, taglierete i loro pali sacri e brucerete i loro idoli nel fuoco. (...) [16] Tu sterminerai tutti i popoli che Yahoo tuo dio ti dona: il tuo occhio non avrà misericordia di loro e non servirai i loro dèi. Ciò sarebbe per te un laccio”. E il discorso torna, nel Deuteronomio, in 8, 20; 9, 1 – 3; 11, 23; 19, 1.

Sul come sterminare i nemici, a parte il passaggio a fil di spada, ci sono qua e là alcuni indizi interessanti. Ad esempio, in Deuteronomio 14, 21: “Non mangerete di alcun animale che sia morto di morte naturale: lo darai al forestiero che è tra le tue porte ed egli lo mangerà, o lo venderai a uno straniero...”. Dato che gli animali possono anche morire di malattie trasmissibili all'uomo (mucca pazza è solo l'ultimo esempio), o comunque le carcasse possono essere già abbastanza decomposte da dare seri problemi (all'epoca non c'erano frigoriferi, e non si badava tanto per il sottile...), questo versetto sembrerebbe consigliare la guerra batteriologica contro gli estranei.

Ma la più bella, forse il vero manifesto programmatico della conquista, è Deuteronomio 20, “regole per la guerra”. Punto primo: in guerra ci vanno solo quelli che veramente sono convinti; punto secondo:

[10] Quando ti avvicinerai ad una città per attaccarla, le proporrai la pace. [11] Se accetta la pace e ti aprirà le porte, allora tutto il popolo che vi si trova lavorerà per te e ti servirà. [12] Se invece non accetta la pace con te e ti farà guerra, la stringerai d'assedio, [13] e Yahoo tuo dio la metterà nelle tue mani. Passerai tutti i maschi a fil di spada, [14] mentre le donne, i bambini, il bestiame e quanto ci sarà nella città, tutte le sue spoglie, lo catturerai. Mangerai delle spoglie dei tuoi nemici che Yahoo tuo dio ti avrà concesso. [15] Così farai a tutte le città molto lontane da te, quelle che non sono tra le città di queste nazioni.

[16] Invece nelle città di questi popoli che Yahoo tuo dio ti dona in eredità non lascerai viva anima alcuna [17] ma voterai allo sterminio Hittiti, Amorrei, Cananei, Perizziti, Evei e Gebusei, come ti ha ordinato Yahoo tuo dio, [18] affinché non vi insegnino ad imitare tutti gli abomini che compiono per il loro dèi, e pecchiate contro Yahoo vostro dio.

Con comica finale:

[19] Quando stringerai d'assedio una città per combatterla ed espugnarla, non rovinerai i suoi alberi brandendo contro di essi l'accetta; ne mangerai, ma non dovrai reciderli. Sono forse uomini gli alberi della campagna perché debbano sottostare al tuo assedio?

Se me lo consentite, vorrei qui esimermi da ogni commento.

La purezza della religione sembra essere una fissa di Yahoo (o dei suoi preti che hanno poi scritto la Bibbia – ma non vorrei essere troppo Nietzscheano...). Troviamo un trattamento molto speciale per chi, tra il popolo eletto, sceglie di adorare altri dèi, o non obbedisce a sacerdoti e giudici. Levitico 17 prevede che chi sacrifica ad altro dio, senza portare cioè il sacrificio (normalmente un bel capo di bestiame) ai sacerdoti, “sarà eliminato dal suo popolo [di Yahoo]” – ovvero, sarà condannato a morte (per lapidazione, così da non toccare un corpo impuro). Lo stesso per chi mangia del sangue, perché “la vita dell'essere vivente è nel sangue” (Levitico 17, 11): è grazie a questo versetto che i Testimoni di Geova rifiutano le trasfusioni, costringendo i medici a fare salti mortali per operarli, il tutto a spese del contribuente. In Numeri 1, 51 viene ribadita la supremazia dei sacerdoti, che sono gli unici a poter eseguire i rituali e dunque a comunicare con Yahoo: con riferimento alla dimora del Santo, ovvero il pied-a-terre di Yahoo sulla Terra, si dice che “Ogni estraneo che si avvicinerà sarà messo a morte”. Le stesse parole nello stesso caso tornano in Numeri 3, 10. In Numeri 9, 13 la stessa pena viene riservata a chi, pur avendone la possibilità, non celebra la Pasqua. In Deuteronomio 13, 2 – 6 viene riservata la morte a profeti e sognatori che, pur avendo effettivamente profetato e/o sognato in maniera esatta, propongono poi di seguire altri dèi. Nemmeno di fronte all'evidenza... Deuteronomio 16, 21 – 22 riprende il divieto di dedicarsi a culti diversi da quello di Yahoo. Deuteronomio 17, 2 – 5 prevede che chi si macchia di questo “abominio” sia condotto fuori delle porte della città e lapidato. La pena di morte è prevista, in Deuteronomio 17, 12, per chi non dà ascolto al sacerdote “che sta là per servire Yahoo tuo dio”. Infine, in Deuteronomio 27, 15 – 26, vengono riportate dodici maledizioni solenni: e la prima (indovinate un po'?) è proprio per chi si fa un idolo scolpito e/o fuso. Ed infine, in Deuteronomio 29, 18 – 20, nel discorso di addio di Mosè (che morirà 5 capitoli dopo), si rinnova la promessa di esclusione dal popolo eletto per chi confida in sé anziché in Yahoo.

Il tutto venne detto da Yahoo a Mosè, nella tenda del Santo, dove i due si parlavano faccia a faccia, “come un uomo parla con il suo vicino” (Es. 33, 11); peraltro, pare che Mosè non potesse vedere in faccia Yahoo (Es. 33, 20: “Non puoi vedere il mio volto, perché l'uomo non può vedermi e vivere”). Da cui deduciamo che Yahoo indossava un passamontagna – il che avrebbe anche un senso, visto che in quei giorni risiedeva sulla vetta del Sinai. Mmmmmm... un passamontagna... avete mai notato che non si è mai saputo chi sia realmente il Subcomandante Marcos?

Gli Ebrei non tarderanno a mettere in pratica questi insegnamenti, come vedremo nel prossimo paragrafo.

Dalla Legge alla morte di Mosè

Questi Ebrei della Bibbia erano decisamente gente strana. Hanno uno Yahoo che li fa uscire dall'Egitto sterminando 50.000 nemici ed aprendo un mare, dopodiché si presenta sulla cima di un monte, tra effetti speciali e colori ultravivaci, dove promette di dar loro la sua Legge. E gli Ebrei cosa fanno? Appena Mosè gira l'angolo, si fondono un vitello d'oro e cominciano ad adorarlo. La reazione di Mosè non si fa attendere: raduna intorno a sé i fedelissimi, ovvero i figli di Levi, ovvero i sacerdoti, e scatena una feroce repressione. Qui la Bibbia è chiarissima: Esodo 32: “[27] [Mosè] disse loro [ai Leviti]: 'Così dice il Signore, dio d'Israele: Metta ognuno la propria spada al fianco, passate e ripassate da porta a porta nell'accampamento e uccidete a chi suo fratello, a chi il suo amico, a chi il suo vicino'. [28] I figli di Levi fecero come aveva detto Mosè e del popolo caddero in quel giorno circa tremila uomini”. 3.000 morti per “deviazione dall'ortodossia”. Certo che si comincia bene! Ma anche Yahoo non scherza. In Levitico 10, leggiamo che due dei figli di Aronne, Nadab e Abiu, quindi due dei grandi sacerdoti di Israele, presentano a Yahoo un “fuoco profano, che non era loro stato prescritto. Un fuoco uscì allora dalla presenza di Yahoo [ovvero l'arca dell'alleanza] e li divorò, ed essi morirono alla presenza di Yahoo” (Levitico 10, 1 – 2) Ehi, amico, datti una calmata! Siamo appena agli inizi: non puoi pretendere che tutti facciano subito tutto bene! E poi, chi ti dice che quelli non volessero solo farti un omaggio speciale?

Ma pietà l'è morta. In Levitico 24, 10 segg. il figlio di una donna ebrea e di un uomo egiziano (notare!), durante un litigio, “bestemmiò il Nome e lo maledisse”. Viene ingabbiato, e si interroga Yahoo sul da farsi. Allora ordina Yahoo: “Fa uscire il bestemmiatore fuori dal campo; coloro che lo hanno udito mettano el loro mani sulla sua testa e tutta la comunità lo lapidi”. E per i figli di Israele: “Chiunque maledice il suo dio porterà il peso del suo peccato. Chi bestemmia il Nome di Yahoo sia messo a morte; lo lapidi tutta la comunità. Sia residente che oriundo, se maledirà il Nome, sarà messo a morte”. Qui mi viene in mente la scena della lapidazione in “Brian di Nazareth” dei Monty Python...

Infine, come Dio vuole (e qui è proprio il caso di dirlo!), gli Ebrei se ne vanno dal Sinai e peregrinano per il deserto, così, tanto per fare. Ma l'atmosfera è tesa, e si mormora, contro Yahoo e contro Mosè.

Le prime mormorazioni sono contro Yahoo, che dapprima la prende bene, e si limita a dar fuoco all'accampamento (Numeri 11, 1 – 3); ma poi gli Ebrei si lamentano di essere stufi di avere solo manna a pranzo e cena, ed allora Yahoo si offende davvero: prima manda loro una quantità enorme di quaglie, e poi, mentre ancora stanno mangiando, “colpì il popolo con una gravissima piaga. Quel luogo si chiamò Kibrot-Taavrà, perché là seppellirono il popolo che s'era lasciato dominare dall'ingordigia” (Numeri 11, 33 – 34).

Poi, cominciano le lotte di potere: Aronne e Maria, fratelli di Mosè, si lamentano della donna etiope sposata da Mosè (ma non era già sposato con la madianita Zippora?), e, soprattutto, del fatto che Yahoo li considera da meno di Mosè (Numeri 12). Yahoo si offende di nuovo, e Maria si ritrova lebbrosa (perché solo Maria e non Aronne, questa è ancora da spiegare), e ci va una settimana perché le passi (prima di sparare a zero su questo passo, ricordarsi comunque che per gli Ebrei “lebbra” era qualunque malattia che desse macchie bianche sulla pelle).

A questo punto, succede un fatto molto grave, non ben spiegato nel libro dei Numeri, ma poi ben spiegato nel Deuteronomio. Il fatto è questo: gli Ebrei arrivano ai confini di Canaan, presso una montagna tenuta da Amaleciti e Cananei, e Yahoo ordina loro di attaccare battaglia. Gli Ebrei però hanno paura di un simile nemico, e preferiscono temporeggiare e mandare 12 esploratori, uno per tribù, a visitare il paese “dove scorre latte e miele”. In effetti, in Numeri 13, 1 – 2, leggiamo che fu Yahoo ad ordinare a Mosè di mandare degli esploratori; ma la storia raccontata nel Deuteronomio è piuttosto diversa. Morale: gli esploratori partono, tornano con un grappolo d'uva che devono portare in due tanto è grosso, e dicono che la terra promessa è in effetti una meraviglia, ma che è abitata da popoli fortissimi, troppo forti per gli Ebrei: solo Caleb, della tribù di Giuda, dice “Macché! Attacchiamo e facciamoli fuori, ché sono alla nostra portata” (Numeri 13) A quel punto, gli Ebrei si scoraggiano, e vogliono fare un colpo di Stato contro Mosè, darsi un nuovo capo e tornare in Egitto. Solo Giosuè, che comincia a vedersi come luogotenente di Mosè (si era già visto nello scontro con Amalek), e Caleb perorano la causa della conquista di fronte al popolo: che reagisce cercando di lapidarli. Yahoo si incazza, e vorrebbe sterminare l'intero popolo di Israele, lasciando il solo Mosè: ma Mosè lo blandisce e lo calma. Yahoo decide dunque per una punizione più equa: promette agli uomini di guerra Ebrei che nessuno di loro vedrà la Terra Promessa, salvo Giosuè e Caleb, e che vagheranno nel deserto 40 anni finché non saranno tutti morti. Perché Mosè non possa vedere la Terra Promessa non è chiaro, e più avanti si cercherà di giustificarlo dicendo che, dovendo far sgorgare miracolosamente dell'acqua da una roccia, aveva battuto due volte col suo bastone sulla roccia stessa, dimostrando così scarsa fiducia in Yahoo: il che sembra abbastanza strano, da parte di Mosè (Numeri 20). Bella gratitudine, caro Yahoo!

Insomma: gli 11 esploratori “apostati” muoiono “di un flagello davanti a Yahoo” (Numeri 14, 37) – e avremo modo di vedere più avanti come questi “flagelli di dio” fossero in realtà delle esecuzioni sommarie e delle repressioni sanguinose. Gli Ebrei, a questo punto, si mordono le mani, e decidono di attaccare lo stesso i nemici: ma, ovviamente, senza l'appoggio di Yahoo non possono combinare molto, e “L'Amalecita e il Cananeo, che abitavano in quella montagna, scesero, li colpirono e li fecero a pezzi fino a Corma” (Numeri 14, 45). Incerto il numero dei morti, ma poco fa: sappiamo infatti che, nel giro di 40 anni, ne morirono 603.548 (quelli di Numeri 1, 46 esclusi Caleb e Giosuè).

Mentre si leccano le ferite, gli Ebrei trovano il tempo di ingabbiare uno che raccoglieva legna di sabato (essendo nel deserto, viene da chiedersi dove trovasse la legna, ma tant'è). Ebreo o straniero? Boh! Fatto sta che anche per lui si chiede consiglio a Yahoo, e, come per il bestemmiatore, la sentenza è di morte per lapidazione.

Decisamente il morale è basso, e si ha una nuova sommossa contro Mosè, in quanto i 250 congiurati non capiscono perché debba essere solo Mosè a parlare con Yahoo. Mosè li convoca per il giorno dopo davanti al Santo, con turiboli ed incensieri, per una specie di giudizio di Dio, e ci vanno tutti i congiurati, meno i tre capi, Core, Datan e Abiram, che restano davanti alle loro tende con le loro famiglie. A questo punto, intervento spettacolare di Yahoo: la terra si apre ed inghiotte i tre congiurati con annessi e connessi, mentre il solito fuoco “uscì da Yahoo e divorò i 250 uomini che presentavano l'incenso”. 250 bruciati vivi, tre famiglie sepolte vive: la sommossa è sedata (Numeri 16).

Ovviamente, il popolo non la prende bene, e “mormora contro Mosè e Aronne”. Neanche a dirlo, parte un flagello di Yahoo volto a sterminare l'intero popolo, ma Aronne, offrendo dell'incenso ine espiazione per il popolo, placa l'ira di Yahoo, ed il popolo di Israele se la cava con 14.700 morti (Numeri 17, 6 – 15). E sono, in tutto, circa 18.000 morti in repressioni interne, fin qui.

Gli Ebrei arrivano a Kades, dove muore Maria, sorella di Mosè. Poi, a Meriba, succede il famoso episodio dei due colpi sulla roccia con il quale Mosè si gioca la Terra Promessa. Intanto, cominciano i problemi di politica estera: il re di Edom rifiuta il passaggio sul suo territorio al popolo di Israele. Gli Ebrei allora ripiegano verso il Mar Rosso, per aggirare Edom, e si trasferiscono sul monte Cor, dove muore Aronne (Numeri 20).

In Numeri 21 un'altra scaramuccia. Arad, re cananeo residente nel Negev, attacca Israele e fa dei prigionieri. Mosè allora fa un voto a Yahoo: “Se darai in mano mia questo popolo voterò allo sterminio le loro città”. Alla faccia del “più mite fra gli uomini”” Yahoo concede il favore: Israele conquista la città Cananea, e stermina tutti i suoi abitanti; la città viene chiamata Corma (Numeri 21, 1 – 3) (NOTA: qui la Bibbia è molto ambigua, e non è chiaro se il voto valga per il futuro o se effettivamente la conquista avvenga in quell'occasione. Solo mediante la vecchia Vulgata latina ho potuto capire che effettivamente è questa l'occasione della strage). Facciamo altri 25.000 morti? E sono 100.000. Da lì gli Ebrei ripartono, e girovagano per il deserto; interessante il passaggio per il pozzo di Beer – mi immagino le risate che si faranno i biblisti anglosassoni! Nel frattempo, gli Ebrei rimormorano, e Yahoo stavolta manda dei serpenti, che fanno strage; su richiesta di Mosè manda però anche un serpente di bronzo miracoloso, tale che guardarlo fa da antidoto contro i morsi dei serpenti (Numeri 21). Per tanto così, avrebbero potuto provare anche con l'omeopatia...

Evitando accuratamente il regno di Moab, gli Ebrei giungono nelle vicinanze del regno degli Amorrei, in Transgiordania. Chiedono il permesso di passaggio a Sicon, re di Chesbon, che oltre a rifiutare il passaggio, muove guerra a Israele. Scopriremo poi in Deuteronomio 2, 30 che era stato Yahoo ad indurire il cuore di Sicon: così, tanto per fare qualche altra strage...

Lo scontro avviene a Iaas. “Israele lo colpì a fil di spada e conquistò la sua terra da Arnon fino allo Iabbok, fino ai confini degli Ammoniti, perché forte era il confine degli Ammoniti” (Numeri 21, 24). Il popolo di Sicon viene sterminato, anche se non è espresso chiaramente in questi versetti (ma più avanti, descrivendo un altro sterminio, si dirà che hanno fatto come con Sicon). E su questo fatto allegro, un bell'inno di guerra in Numeri 21, 27 – 30, che esalta i morti ammazzati e le donne prese schiave (qui non siamo ancora in Canaan, quindi si possono prendere schiavi). Facciamo altri 25.000 morti? E siamo a 125.000.

Scena simile con Og, re di Basan, che muove guerra in Edrei. “Fategli come a Sicon”, ordina Yahoo: “E colpirono lui, i suoi figli e tutto il suo popolo, finché restò un superstite, e presero possesso della sua terra” (Numeri 21, 35). Buttiamogli dentro altri 25.000 morti: e fanno 150.000. E anche qui, Deuteronomio 3, 3 – 7 ci dice che era stato Yahoo ad indurire il cuore di Og.

Israele quindi si sposta nelle terre di Moab. Balak, re moabita, comincia ad aver paura di brutto, e chiama Balaam, divinatore, santone e sacerdote, affinché venga a maledirgli Israele. Balaam interroga Yahoo, che gli dice “manco per sogno”, e rispedisce gli emissari di Balak. Il quale però torna alla carica: Balaam allora parte, ma Yahoo gli si presenta con un'asina parlante ed un messaggero, e gli dice “tu vai, ma dirai quello che ti dico io”. Bella scoperta! Balaam va, e benedice Israele per quattro volte, profetizzando la rovina di Moab (“si alza uno scettro da Israele, spezza i fianchi di Moab, il cranio di tutti i figli di Set”). Bella anche la descrizione di Israele in Numeri 23, 24, ripresa in Numeri 24, 8 – 9: “Ecco un popolo che sorge come una leonessa, si alza come un leone; non si mette a dormire finché non ha divorato la preda, bevuto il sangue dei trafitti” (Numeri 23, 24).

E siamo a Numeri 25, dove Israele si stabilisce a Sittim, nel territorio di Moab, e comincia ad intrecciare relazioni con le donne di Moab – che, pochi versetti dopo, si trasformano come per magia nelle donne di Madian. Il correttore di bozze doveva essere ubriaco; comunque, nel seguito si parlerà sempre di Madian, ed allora diamo per buono Madian. Ovviamente, le donne di madian, cattive come tutte le donne della Bibbia (o quasi), traviano i poveri Ebrei ingenui: “Israele si attaccò a Baal-Peor, e la collera di Yahoo divampò contro Israele” (Numeri 25, 3). Scatta la repressione. Da Numeri 25: “[4]Yahoo disse a Mosè: 'Prendi tutti i capi del popolo ed esponili appesi per Yahoo contro il sole: la collera di Yahoo si ritirerà da Israele'. [5] Mosè disse ai giudici di Israele: 'Ognuno uccida i propri uomini che si sono attaccati a Baal-Peor'. [6] Ed ecco venire uno dei figli di Israele [scopriremo poco dopo che si chiamava Zimri, figlio di Salu] e presentare ai propri fratelli la madianita [Cozbi, figlia di Sur], sotto gli occhi di Mosè e di tutta la comunità dei figli di Israele che stavano piangendo all'ingresso della tenda del convegno. [7] Finees, figlio di Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne lo vide e si alzò dal messo della comunità e prese nella sua mano una lancia. [8] Seguì l'Israelita nell'alcova e trafisse ambedue, l'israelita e la donna, nel basso ventre. E il flagello cessò tra i figli d'Israele. [9] I morti per il flagello furono 24.000”.

Qui vediamo che il “flagello” non è altro che una repressione armata: e queste repressioni hanno già causato, fino a questo punto, 42.000 morti. E Finees, l'assassino a sangue freddo? “Ecco, io gli do la mia alleanza di pace”, dice Yahoo, “Per lui e il suo seme dopo di lui sarà un'alleanza di sacerdozio perenne, perché ha avuto zelo per il suo Dio e ha espiato per i figli di Israele” (Numeri 25, 12 – 13). Ah, però! Poi, non pago, Yahoo ordina a Mosè: “Assali i Madianiti e colpiscili, perché è colpa loro se vi siete traviati” (Numeri 25, 16 – 18).

Scopriamo qui che sono passati 40 anni, e che tutti i maschi adulti del tempo che fu sono morti (e Deuteronomio 2, 15 ci dice che Yahoo ha dato loro una bella mano a morire). Ci vuole un nuovo censimento, che dichiara: 601.730 maschi abili alla leva, e 23.000 Leviti oltre il mese di vita (Numeri 26). Mosè riceve da Yahoo il permesso di vedere la Terra Promessa prima di morire, e nomina Giosuè come suo successore (Numeri 27). Ma resta ancora il problema dei Madianiti da risolvere...

Ed arriviamo a Numeri 31. E qui vediamo un po' che cosa riesce a combinare “il più mansueto, il più mite, il più umile fra tutti gli uomini”. Citiamo direttamente da Numeri 31, intercalando commenti e riassunti.

[1] Yahoo disse a Mosè: “Vendica i figli di Israele dai Madianiti, poi ti riunirai al tuo popolo”.

Mosè mette insieme un esercito di 12.000 uomini, e li manda contro Madian.

[7] Mossero contro Madian, come Yahoo aveva ordinato a Mosè, e uccisero tutti i maschi.

[8] Oltre ai loro caduti, uccisero i cinque re di madian: Evi, Rekem, Sur, Ur, Reba, e uccisero con la spada Balaam, figlio di Beor.

Ma come, non li aveva benedetti ben quattro volte? Eppure, scopriamo poco dopo che era stato lui a guidare la perversione degli Israeliti a Sittim. Bah, miracoli del revisionismo storico...

[9] Poi i figli di Israele fecero schiave le donne di Madian, i loro bambini, fecero razzia dei loro animali, dei loro greggi e di ogni bene.

[10] Incendiarono le città dove abitavano e i loro recinti;

[11] presero tutto il bottino e la preda, gente e animali,

[12] e condussero i prigionieri, la preda e il bottino a Mosè, al sacerdote Eleazaro e alla comunità dei figli di Israele, accampati nelle steppe di Moab, presso il Giordano di Gerico.

Fin qui, dunque, procedura standard: sterminio dei maschi adulti, tutti gli altri presi schiavi, depredato il depredabile e distrutto il resto. Ma il più mite degli uomini non sembra soddisfatto.

[14] Mosè si arrabbiò contro i comandanti dell'esercito, capi delle migliaia e capi delle centinaia, che tornavano da quella spedizione di guerra.

[15] Mosè disse loro: “Avete lasciato in vita tutte le femmine?

[16] Furono esse, per suggerimento di Balaam, a stornare dal Signore i figli di Israele nel fatto di Peor e ad attirare il flagello sulla comunità del Signore.

[17] Ora uccidete ogni maschio tra i bambini e ogni donna che si sia unita con un uomo.

[18] Tutte le ragazze che non si sono unite con un uomo le lascerete vivere per voi.

A parte che già vedo gli annunci: “A.A.A. ginecologi cercansi – non necessaria esperienza” per discriminare tra le ragazze che avevano conosciuto uomo (biblicamente parlando) e quelle che no; vi rendete conto di che cosa significhi una simile cosa?

Numeri 31, 35 ci dice che le ragazze superstiti erano 32.000. Facciamo un po' di conti della serva, cercando di ottenere una stima al minimo. Possiamo ammettere che in popolazioni così primitive il rapporto maggiorenni / minorenni sia circa 1:1; ammettiamo anche che tutte le minorenni fossero ragazze “che non avevano conosciuto uomo”; ammettiamo inoltre che il rapporto uomini / donne nell'intera popolazione fosse circa 1:1. Questo significa che le superstiti sono un quarto dell'intera popolazione, e che metà della popolazione sia stata uccisa per ordine diretto di Mosè: abbiamo dunque, in questa battaglia, 96.000 morti, di cui 32.000 militari, 32.000 maschi fino ai 20 anni (circa), 32.000 donne da marito. E 64.000 morti, ammazzati a sangue freddo, sono da imputarsi direttamente al più mite degli uomini. Mi viene solo da dire: figurarsi gli altri!

A questo punto, la Transgiordania è quasi completamente conquistata. Le tribù di Ruben e Gad, e metà della tribù di Manasse, si trovano bene in quel posto, e vorrebbero fermarsi. Ma c'è da conquistare Canaan, ed è un ordine di Yahoo! Allora le due tribù e mezzo con tendenze stanziali promettono che le loro famiglie resteranno lì, ma loro seguiranno l'esercito per la conquista di Canaan, ad Ovest del Giordano. E Mosè acconsente. Gli uomini di Manasse conquistano ancora il Gàlaad, scacciando (leggasi: sterminando) gli Amorriti, e Kenat e le sue dipendenze. Vogliamo considerare ancora, tra tutte e due le zone, 25.000 morti, a stare stretti? E con i 96.000 di Madian e i 150.000 sparsi in giro, siamo a 271.000 morti.

Finalmente, Mosè tira i remi in barca e si appresta a morire. Il Deuteronomio racchiude i suoi presunti ultimi discorsi, che, come abbiamo visto, sono un po' un riassunto delle puntate precedenti. In Deuteronomio 2 apprendiamo qualcosina della storia delle popolazioni che si trovano in zona: i Moabiti avevano sterminato gli Emim; i figli di Esaù avevano sterminato gli Turriti; gli Ammoniti avevano sterminato i Refaim; i Kaftoriti avevano sterminato gli Avviti. Bella terra, tranquilla soprattutto!

Mosè spiega tutto quello che abbiamo già raccontato in precedenza, insistendo soprattutto su sterminio e distruzione per i popoli di Canaan e per i nemici di Israele, nonché sulla morte per gli eretici e gli infedeli; nomina ufficialmente Giosuè suo successore (Dt. 31), intona un cantico a Israele e a Yahoo (Dt. 32), benedice le dodici tribù (Dt. 33); poi sale sul monte Nebo, dove Yahoo gli concede di vedere la Terra Promessa: e lì muore (Dt. 34), all'età di 120 anni. “Non sorse più profeta in Israele come Mosè” ci dice Deuteronomio 34, 10: e meno male! Vi dico io. Sotto la sua guida, gli Ebrei hanno causato circa 270.000 morti, sterminando vari popoli, tra cui quello di Madian che aveva dato rifugio a Mosè fuggiasco dall'Egitto; hanno vagato nel deserto per 40 anni, morendo in oltre 600.000 contando solo gli uomini atti alla guerra; ed hanno avuto 42.000 morti in repressioni ordinate da Mosè in seguito a deviazioni dall'ortodossia. Complimenti, bel ruolino di marcia!


Ma la storia non finisce qui. Gli Ebrei sono al confine di Canaan, e si preparano al grande salto. Sarà Giosuè che li guiderà verso nuove stragi e nuove avventure.


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2. Giosuè