il grande fratello
Grande Fratello? Cosa sarà mai? Tutti ne parlano, ma alla TV nessuno è così eccezionalmente esplicito e convincente, nessuno spiega quello che davvero ci interessa, forse sarà il fratello maggiore di qualcuno che non vuole dichiarare la sua identità, la sua vera identità, usando la altrettanto famosa legge sulla privacy per farsi scudo? Può darsi, no?
Eppure deve essere qualcuno importante: Grande Fratello, non ho detto mica fratello maggiore, eh? È quel tipo di Seattle (è una cittadina americana, no?), forse, che ormai ha fondato il suo impero con tutti i vari programmi che regolarmente si usano tutti i giorni in tutto il mondo, no? Oppure sono quei signori che producono i microprocessori? Oppure sono quelli che che producono i programmi di navigazione? Oppure gli hacker? (mica è il nome curioso per qualche rara forma di raffreddore, eh?)
Un po' tutti, direi, infatti chi in un modo, chi in un altro, si servono della grande rete per carpire un po' di informazioni sui poveri navigatori... Ricordate il famoso Pentium III che aveva al suo interno, tra i circuiti stampati, un numero di identificazione? Chissà la storia come è andata avanti e se quello che fu dichiarato essere un "errore" è stato realmente eliminato.
Beh, in fondo che ne possiamo mai sapere? Non siamo certamente noi a produrre computer e programmi e non possiamo mai sapere con certezza cosa accade mentre navighiamo serenamente.
Come si vede Internet è davvero un mondo ricco di continue contraddizioni, di mode, di miti, di curiosità, di inutilità e a volte anche spazzatura pura.
Da un lato durante la navigazione non è assicurata la giusta privacy nel modo più assoluto (ogni tanto il programma di navigazione ci avverte che le informazioni che si stanno inviando potrebbero essere lette anche da altri utenti... [come accada, però, è e resta un grosso mistero per i non addetti ai lavori, vero?]), dicevo, Internet dall'altro mette a disposizione di noi utenti molte informazioni, forse troppe, infatti alla fin fine consultando un motore di ricerca (se ne parla sempre tanto, tra amici ci si consiglia quale usare [... Paolo sai per caso qual è all'ultima moda? ]). Ci sono così tante informazioni che non si riesce a selezionarle per bene e si cerca, si cerca e si ricerca, ma non è così semplice come si dice trovare un certo qualcosa, soprattutto se questo risulta essere molto specifico, a volte anche con richieste non molto pretenziose ci sembra di non arrivare a nulla, se non ad arricchire il gestore di telefonia che in quel momento si sta usando per realizzare il collegamento Internet, vi pare?
Eppure il Grande Fratello ci osserva. Ciò dovrebbe essere sufficiente a evitare di usare la rete in modo improprio, eppure come ogni cosa così incredibilmente gigantesca non si può fare a meno di imbattersi in materiale che sarebbe opportuno distruggere, eppure nessuno può rimanere sempre sull'attenti e la curiosità a volte fa la sua parte, anche troppo bene direi, e ci spinge, quasi senza capire cosa si fa, su indirizzi che sarebbe meglio lasciare a sé...
Da un lato, quindi, troppa informazione, un'invasione di
"sovra-informazione", un qualcosa che sconvolge, come se si venisse
bombardati da migliaia di parole al secondo, come se si ascoltassero 100 o 1000
telegiornali nello stesso istante. AAAAAAAAHHHHHHHH!!!!!!!!!
Dall'altro, poi, una totale mancanza di riservatezza. Dopo aver visto Entrapment
(«Intrappolamento»), quel film con Catherine Zeta Jones e Sean Connery, io rimasi
letteralmente sconvolto come l'NSA (National Security Agency), l'agenzia per la
sicurezza nazionale, avesse una così forte forma di controllo, telefonate
rintracciate come mangiare noccioline al parco, individuazioni satellitari e
altre cose che non poterono fare a meno di farmi pensare: «Quanto c'è di vero
in questo bel film e quanto è inventato?». Il Grande Fratello ci spia? Sì, si
chiama Echelon. Non ne avete mai sentito parlare? Beh, a volte questo nome
curioso è comparso sulle pagine dei giornali (Echelon:
dal francese antico eschelon, a sua volta dal tardo latino scala, da cui
scalino, ma anche reticolato a gradinata, scaglione, e infine "gruppo di
unità singole non allineate" [Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada,
Australia e Nuova Zelanda]).
In pratica ogni singola
telefonata, fax ed e-mail sono regolarmente intercettati, e dal centro
strategico inglese di Menwith Hill le informazioni di interesse vengono
trasferite al quartier generale della National Security Agency, l'agenzia di
spionaggio elettronico americana". Naturalmente pare che le informazioni
che se ne ricavino siano utilizzate per vincere gare e appalti economici nei
confronti delle aziende. Eppure chi ce lo assicura?
In effetti basta un'antenna tipo quelle che si installano nelle grandi città
per potenziare la rete cellulare per intercettare ogni segnale elettromagnetico.
Tali segnali si producono quando un flusso di corrente attraversa un semplice
filo di rame, naturalmente la potenza dipende dalla quantità di corrente, dalle
caratteristiche fisiche dei materiali e dalla loro forma. Un professore mi disse
che tutto ciò che facciamo su un PC sarebbe tranquillamente monitorabile a
distanza. Si potrebbe sapere quali tasti si stanno premendo e quali applicazioni
si stanno lanciando, quali file si stanno caricando nella memoria di un PC,
perché un PC produce piccole onde elettromagnetiche, infatti non funzionerebbe
in una fabbrica dove vi sono continue variazioni di potenza elettrica perché
tali forti alterazioni vanno a disturbare i piccoli segnali del PC e ne
impediscono il funzionamento.
E proprio al Grande Fratello si è dedicata una trasmissione televisiva, una o più di una in alcuni paesi dell'Europa (in Italia due o tre). E di cosa mai tratterebbe? Della vita tra quattro mura di talune persone, riprese in tutto ciò che fanno (persino mentre sono nudi sotto la doccia) e in tutto ciò che dicono... Certamente loro verranno pagati, ma quale forte forma di inutilità diverrà ancora una volta una forma di intrattenimento e di spettacolo? Il NULLA . Ecco il vero protagonista dell'evento. Sì, perché, tali persone, sapendo di essere riprese, alla fine trasformeranno il tutto un po' in una farsa, non potranno essere costantemente se stesse, cominceranno a interpretare una sorta di personaggio inventato e allora quanto ci sarà di reale e quali azioni o parole saranno invece del personaggio che si "interpreta"? E poi cosa potrebbe mai interessare ciò che dicono e pensano gli altri se certe volte non siamo in grado di vivere la nostra stessa vita con i nostri drammi quotidiani e le nostre incertezze? Già ci sono soap-opera e telenovelas varie che vengono regolarmente trasmesse sui tormenti e gli impicci delle ricche famiglie di Los Angeles, Como, Porto Rico, eccetera.
E poi è giusto che quelle persone si denudino di tutti i loro fatti personali e privati? Alla fine non avranno più niente di segreto, nulla perché tutti sapranno quello che, solo una volta, erano faccende proprie. Questo di certo se lo sono voluti. Beh, allontaniamo quindi «Il Grande Fratello» e interessiamoci di faccende più concrete e quotidiane. Il programma naturalmente, come chiunque poteva prevedere, ha avuto grande successo, ha avuto un forte picco di quello che si chiama share e che indica quante persone sono in visione di una trasmissione. Addirittura è stato così massicciamente seguito che sono nati fan club per quelli che ne sono diventati i 10 protagonisti televisivi e naturalmente l'interesse è venuto fuori da chi fa della TV il suo quasi punto di riferimento, un po' per solitudine, un po' per mania e non solo, infatti anche i semplici curiosi sono stati travolti da questo nuovo evento televisivo stile americano. Infatti gli ingredienti che innescano la curiosità sono stati ben condensati, eppure questa cosa fa pensare più a una sorta di esperimento scientifico che una vera e propria trasmissione televisiva. Una trasmissione imperniata sulla noia e sul non sapere come trascorrere le giornate: si potrà mai chiacchierare ininterrottamente per tre mesi? Inoltre, far vincere il telegatto a un programma come «Il Grande Fratello» nella sezione costume e cultura il 22 maggio 2001 è davvero il massimo. Cosa vuol dire che la nostra cultura è paragonabile ed è quella vista nel fenomeno dell'anno? Significa cioè che la nostra cultura è meno di zero? Forse la categoria non era poi tanto sbagliata?