Tavole con le ali |
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Il viaggio fa parte della mia vita. Per lavoro sono costretto a passare molte ore sospeso sulle ali bianche di un grande aereo di linea. Non tutto vien per nuocere però. Spesso questo peregrinare per il mondo mi porta anche in località surfistiche degne di questo nome permettendomi di approffitare di brevi soste giusto per bagnare le pinnette in acque più o meno esotiche. Naturale dunque che io viaggi quasi sempre con tavola al seguito e quindi abbia acquisito una certa conoscenza delle regole non scritte, ma importantissime se non indispensabili, per proteggere ed impacchettare l'amato oggetto del desiderio. Ecco dunque alcuni accorgimenti che è utile non scordarsi mai. La prima cosa che dobbiamo necessariamente tener presente è che almeno il 99,99% del personale addetto allo stivaggio non ha la minima idea di quanto delicata e fragile sia la vostra tavola e di conseguenza il trattamento sarà pressochè identico a quello riservato ad una indistruttibile Sansonite. Ad ogni modo a tutto c'è rimedio. La prima difesa è la preparazione dell'imballo che deve avere una cura maniacale, con uso abbondante di materiali che offrano adeguata protezione ma anche elasticità, resistenza e leggerezza; ricordatevi che dovete volare. Prendiamo in considerazione quali sono le parti più fragili della nostra "sorellina": pinnette, prua, poppa e bordi. Le sacche oggi in circolazione offrono un'adeguata protezione solo nell'uso normale, cioè in viaggio sul tetto della nostra auto. Quindi sarà opportuno rivestire tutta la tavola con un bello strato di "bubble paper", il famoso cellophane con le bolle. Se avete la fortuna di conoscere uno shaper, potete farvi regalare un pò di scarti di "foam" e con del nastro marrone da imballo metterli lungo i bordi. Va bene anche del semplice cartone applcato in modo da formare uno spigolo che lasci un minimo cuscinetto d'aria. Un'altra valida alternativa è acquistare da un ferramenta del tubo isolante, almeno un paio di metri, di quello usato per gli impianti di riscaldamento. Questi tubi, tagliati si adattano perfettamente al profilo della tavola da poppa a prua. Le pinnette sono il punto più delicato ed esposto. Se avete una tavola dotata di pinnette smontabili il problema non esiste, sono state inventate apposta. Se invece avete ancore le tradizionali pinnette resinate, beh, il problema esiste eccome! In commercio esistono dei salvapinnette che consistono in un vero e proprio cuscinetto gonfiabile che va posizionato ad incastro tra le pinne, ma sono ancora difficili da reperire. L'alternativa per chi non le trovasse è il vecchio polistirolo che sagomato a dovere potrete incastrare tra le pinnette proteggendole anche dagli urti laterali. Alcuni amici mi hanno raccontato di aver utilizzato le loro mute come protezione: sconsigliatissimo, le tavole non sono affatto protette e oltretutto magari ve le ciulano. Veniamo al momento in cui affidiamo con una fitta al cuore le tavole agli addetti dell'aeroporto: al check in 99 volte su cento vi sentirete chiedere un sovrapprezzo da pagare per (udite, udite!!!) il windsurf. Nessuno o quasi tra loro conosce infatti la differenza tra surf e windsurf, dovrete allora ricorrere alle vostre doti oratorie per fargli capire che la vostra è più piccola e leggera. Ricordatevi di imbarcare il bagaglio per ultimi, in modo da evitare che sia sommerso da valige e bagagli vari e sopratutto coprite ogni singolo cm quadrato dell'imballo con le classiche scritte "FRAGILE". Alcune compagnie, soprattutto americane e francesi, conoscendo la fragilità di una tavola, vi faranno probabilmente firmare un foglio dove in pratica voi affermate che non darete la colpa a loro se il vostro prezioso "bagaglio" subisce dei danni. Anche se avate usato tutte le cure del mondo per imballare la tavola, la causale dell'atto sarà sicuramente :"merce non adeguatamente imballata". Ultimamente molte compagnie si sono attrezzate e copiando l'idea dalla "Qantas" che è stata la prima, hanno dotato i propri aerei di stive appositamente studiate per le tavole da surf. Dunque le possibilità di proteggere le tavole durante i nostri surf trips in terre lontane ci sono anche se nonostante tutto ci potrà sempre capitare di avere dei problemi più o meno grossi. Almeno mettiamoci in condizione di avere la coscienza apposto, sapendo di aver fatto il possibile perchè ciò non accadesse. Saverio Ferrari |