Surfinary - il dizionario del surf

 

Il nostro linguaggio è vario e colorito ma soprattutto in continua trasformazione. Conoscerlo è necessario per vari motivi. Primo il surfista è essenzialmente un viaggiatore alla continua ricerca di onde da surfare, quindi sapere un minimo di terminologia è indispensabile per capire cosa succede intorno a noi a Malibu o a Kuta. Esempio: da noi in Italia per descrivere un'onda il più delle volte ci lasciamo andare a frasi del tipo:"...è un'onda potente, veloce, tubante..." e via così. Nel mondo basterà dire "REALLY HOLLOW" e tutti capiranno di cosa state parlando.

Parte 1

A

Aerial

manovra durante la quale il surfista e la sua tavola perdono contatto con la superficie liquida per poi rientrarvi.

A-Frame

onda che produce un picco centrale da cui si svolge sia a destra che a sinistra (es. Trestles).

Aloha

saluto hawaiiano ormai universalmente riconosciuto.

Aussie

nomignolo non proprio affettuoso dato dagli americani ai surfisti australiani.

B

Backdoor

nome della più celebre onda della North Shore di Oahu alle Hawaii. E' la destra di Pipeline.

Backside

surfare dando la schiena all'onda

Backwash

fenomeno dagli effetti spesso spettacolari che si crea quando l'acqua di risacca tornando verso il largo, si scontra con quella che procede verso riva creando un'impennata dell'acqua verso l'alto (in hawaiiano iki).

Bank

in Australia sta per secca sabbiosa, luogo in cui si formano buone onde.

Barrel

termine che descrive la perfetta onda tubante.

Beach break

onda su fondale sabbioso.

Blank

schiuma poliuretanica con cui si plasma l'anima della tavola.

Blast

letteralmente sta per "schizzare", indica infatti una manovra conclusa schizzando in piena velocità sul picco dell'onda.

Blown out

condizione non buona per il surf a causa del forte vento il più delle volte di mare.

Bodysurf

surfare usando unicamente il proprio corpo, per alcuni il modo più puro per cavalcare un'onda.

Booties

i calzari di neoprene che tanto apprezziamo nelle gelide uscite invernali.

Bottom

indica la parte di sotto della tavola e la base di un'onda.

Bottomturn

manovra durante la quale si curva alla base dell'onda subito dopo il takeoff, per portarci sulla faccia dell'onda.

Break point

letteralmente "punto di rottura", il punto in cui l'onda rompe.

C

Channel

zona dove le onde non rompono a causa del fondale profondo e che serve per remare verso il largo spesso aiutati dalla corrente favorevole.

Choppy

condizioni non buone per il surfing ma non proibitive.

Classic

giornata con condizioni perfette, da ricordare.

Close out

è l'onda che rompe su tutto il fronte, causa spesso di rovinose cadute.

Crowded

si dice di uno spot troppo affollato.

Cut back

manovra fondamentale a forma di S che serve per tornare alla base dell'onda ed acquistare velocità.

D

Deck

come per le navi è la parte superiore della tavola.

Deck grip

nastri adesivi antisdrucciolo messi al posto della paraffina.

Deep inside

essere intubati nell'onda molto profondamente.

Delamination

processo irreversibile che comporta il distacco del tessuto e della resina dal pane di schiuma della tavola.

Ding

buco o taglio sulla tavola che fa entrare acqua all'interno del pane di schiuma facendolo marcire.

Double head

condizione alquanto rara in Italia in cui l'onda è superiore in altezza a due volte una persona.

Drop

(to drop=cadere) scendere lungo la faccia dell'onda, è la seconda fase del takeoff.

Drop in

partire quando un altro surfista con precedenza è già lanciato ed in piedi sulla stessa onda.

Duck dive

passare le onde affondando la tavola sotto il frangente aiutandosi col ginocchio.

F

Face

letteralmente sta per faccia dell'onda, muro d'acqua.

Fin

pinna applicata sotto la tavola a poppa per darle stabilità e direzionabilità.

Flat

assenza totale di onde, piatta.

Floater

manovra moderna e piuttosto difficile ma spettacolare, consiste nello scivolare sulla cresta dell'onda che si sta rompendo correndo sulla sua spalla per raggiungere di nuovo la sezione pulita.

Foam

schiuma, l'anima della nostra tavola.

Free fall

caduta dentro il cavo dell'onda, difficilmente si riesce ad uscirne indenni.

Frontside

surfare con la faccia verso l'onda (l'opposto di backside).

G

Glass

to glass, laminare con la resina la tavola da surf.

Glassy

questo termine viene usato per descrivere quelle giornate particolari in cui la superficie del mare è talmente liscia che sembra di vetro, tale condizioni si hanno solo la mattina e la sera con calma di vento.

Gnarly

onda insurfabile grossa e potente che si rompe con estrema violenza.

Goofy

si dice di chi surfa col piede sinistro avanti.

Grab rail

manovra utile nei tubi backside, consiste nell'afferrare il bordo esterno della tavola piegandosi verso il cavo dell'onda per non esserne risucchiati.

Grommet

ragazzini spesso troppo spericolati ma anche veramente radicali.

Gun

tavole strettissime e molto lunghe (vengono chiamate anche toothpicks=stuzzicadenti) fatte per affrontare le grandi onde oceaniche.

H

Hang five

manovra usata sul Longboard in cui si posiziona un piede in punta meglio se con le dita che toccano l'acqua.

Hang loose

termine tipicamente hawaiiano per indicare tutto ciò che è simpatico e divertente.

Hang ten

surfare con entrambi i piedi in punta, è la manovra principe del Longboard.

Haole

nomignolo dato dagli hawaiiani a tutti coloro che non sono delle loro isole.

Hardcore

termine usato per indicare persone o situazioni particolarmente intense.

Heavy

indica condizioni particolarmente impegnative.

High tide

indica quando la marea ha raggiunto la sua massima altezza.

Hollow

termine (a volte abusato) che sta per onda molto rotonda, concava, tubante e ben formata.

Hot

letteralmente sta per "bollente" ed indica le manovre particolarmente radicali.

Hot dog

termine generico che può essere riferito ad un surfista radicale, ad un tipo di onda e alle tavole che permettono manovre spettacolari.

Huge

è l'onda di dimensioni enormi.

I

Impact zone

la zona dove il labbro dell'onda si infrange sul fondale, da evitare.

Inside

è la zona compresa tra la line-up e la riva.

Interference

quando un surfista ignorando le regole di precedenza disturba la corsa di chi ne possedeva il diritto.

J

J-Bay

abbreviazione di Jeffrey's Bay, l'onda sudafricana famosa per la sua lunghezza e perfezione.

Jet Sky

inutile, rumoroso e puzzolente aggeggio che inquina il mare e disturba la quiete marina.

Jetty

struttura di legno o cemento che si proietta in mare, è il moletto del Cinquale per intenderci.

Juice

termine che indica molto romanticamente la forza e l'energia di un'onda.

K

Kick

l'incurvatura (o bananatura) della poppa o della prua (nose) della tavola.

Kick Out

lasciare volutamente la tavola schizzare via da sotto i piedi, manovra spesso molto pericolosa per gli altri.

Kneeboard

tavola molto corta cavalcata in ginocchio (knee).

Knobs

ispessimento del tessuto sotto la rotula o sul dorso del piede, tipico nei longboarder che remano in ginocchio.

Kook

nomignolo poco simpatico con cui si indicano i principianti particolarmente impacciati.

L

Late take off

partenza molto ritardata, ingenere quando l'onda ha già cominciato a chiudersi.

Layback

versione del cutback che prevede lo stallo della tavola con relativo sbilanciamento del corpo all'indietro fino a toccare l'acqua nel cavo dell'onda.

Leash

il laccetto che tiene la tavola saldamente ancorata al piede del surfista.

Left

onda che rompe a sinistra di chi la surfa.

Line Up

zona dove si prende posizione in attesa dell'onda, di solito si prendono punti di riferimento sulla costa.

Lip

è il labbro dell'onda che sta rompendo, il ricciolo.

Local

chi vive in una determinata area o vi surfa regolarmente.

Localism

in termini negativi è l'atteggiamento odioso di alcuni surfisti che consiste nel proibire a chi non è del posto di surfare le "sue" onde. Nella sua accezione più positiva è una sorta di autogoverno dei surfisti che regola più o meno bene le gerarchie in acqua.

Low Tide

la marea al suo minimo.

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