La dizione Terra santa indica la regione della Palestina, ossia le terre ad occidente del Mare Morto e del fiume Giordano, attualmente divisa tra lo Stato di Israele e l'Autorità Nazionale Palestinese. L'aggettivo "santa" si riferisce al significato spirituale di quella terra per ebrei, cristiani e musulmani. Per gli ebrei si tratta della Terra Promessa, ossia la terra verso cui Dio ha guidato il suo popolo tramite il profeta Mosè; in essa si trovano le città santa di Gerusalemme e di Hebron. Per i cristiani, che hanno in comune con gli ebrei l'Antico Testamento, è anche la terra in cui è nato, morto e risorto Gesù Cristo, incarnazione del Verbo; in essa si trovano le città legate alla vita di Gesù: Betlemme, Gerusalemme e Nazaret. Per i musulmani è la terra in cui Maometto giunse al termine di un miracoloso viaggio notturno (isrā' ) che mosse da Mecca e che lo fece ascendere poi al Cielo (mi‘rāg ), visitando il Paradiso dopo aver sorvolato l'Inferno (per cui si veda Isra' e Mi'raj). La Cupola della Roccia di Gerusalemme fu eretta in età omayyade sul luogo da cui sarebbe cominciata la mistica ascensione del profeta dell'Islam. Monumenti importanti sono la chiesa del Santo Sepolcro, la città natale di Gesù Betlemme, il Muro occidentale del Tempio di Gerusalemme e la Cupola della Roccia. A partire dal secondo dopoguerra la regione si è trovata al centro del conflitto arabo-israeliano; anche per questa ragione il termine è oggi spesso utilizzato per indicare generalmente quell'area senza specificare "Israele" o "Palestina", al fine di non favorire uno dei contendenti. Significato per l'EbraismoIl rapporto di Israele con la propria Terra non può essere disgiunto dal suo rapporto con Dio. Essa è stata promessa da Dio al suo popolo come luogo di dimora e di discendenza. La promessa è rinnovata a Isacco e a Giacobbe. La promessa trova compimento nell'esodo di Israele dall'Egitto, guidato da Mosè, chiamato da Dio a liberare il suo popolo. La diaspora ha comportato lo sviluppo di diverse opinioni sul legame tra ebraismo e Terra Santa. Con la dispersione del popolo ebraico, ma soprattutto con la distruzione del Tempio, il concetto di Terra Promessa veniva meno: JHWH era sceso tra il suo popolo, poiché il Tempio era andato distrutto ma Dio mai abbandonò il patto stipulato con esso vissuto nell'amore e nella verità, nella compassione e nella pietà, nella misericordia e nella giustizia eterni. La storia ha portato però lentamente alla ribalta il pensiero
sionista,
che da ideale poco considerato se non osteggiato, da movimento politico
marginale anche in seno al mondo ebraico, ha raggiunto nel
1945 l'obiettivo dell'istitituzione
dello
Stato d'Israele. Significato per il CristianesimoLa Terra santa è molto importante per la Cristianità, principalmente perché è il luogo in cui nacque, predicò, fu crocifisso e ivi risorse Gesù Cristo. I principali Luoghi Santi per i cristiano sono: --
Gerusalemme
che è il luogo di alcune predicazioni di Gesù, ma è soprattutto il luogo dell'Ultima
Cena, e quindi dell'istituzione della
santa Eucarestia ed inoltre venne crocifisso su un vicino colle, il
Calvario (o Golgota). A
Gerusalemme sono presenti la "Chiesa
del Santo Sepolcro" e la "Chiesa
di tutte le nazioni" Durante le crociate, spesso i pellegrini cristiani cercarono altri luoghi sacri nel cosiddetto Outremer (cioè i domini cristiani in Terra santa), specialmente all'inizio del XII secolo, subito prima della cattura di Gerusalemme. Questi sono: --
Zippori,
dove la
Vergine Maria disse di aspettare un bambino. Dal 1219, anno del viaggio di San Francesco di Assisi, l'Ordine dei Frati Minori è presente in Terra Santa; oltre un secolo più tardi, nel 1342, Papa Clemente VI riconobbe all'Ordine il diritto di rappresentare la Chiesa Cattolica nei Luoghi Santi, già riconosciuto dai mussulmani grazie alla donazione del francescano Re di Napoli Roberto d'Angiò; la provincia francescana di Terra Santa è più diffusamente conosciuta come Custodia di Terra Santa. Significato per l'IslamIl termine "Terra santa" è usato anche nel Corano, che ricorda la liberazione degli ebrei dall'Egitto:
La prima tradizione araba di al-Zujjāj la descrive come "Damasco, Palestina ed una parte della Giordania", mentre il tradizionista Qatada la indica come "il Levante (al-Shām)" e Mu‘adh b. Jabal come "l'area tra al-Arish e l'Eufrate" e Ibn ‘Abbās come "la terra di Gerico". A volte, ma non nel Corano, è anche utilizzato per indicare la regione araba del Hijāz, la terra delle Città Sante di Mecca e Medina. Il termine "al-Quds", "la Santa", è il nome arabo di Gerusalemme. La "Santa valle" (الوادي المقدس) indica nel Corano la valle di Tuwa dove Mosè ricevette l'ordine divino di presentarsi davanti a Faraone (nella Bibbia e nel Corano è nome proprio) ed ingiungergli di pentirsi (sura Ta-Ha 12, al-Nazi'at 16.)
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