Il selcino
LA STORIA Lattività del selcino o "pacca pietre" è una delle più caratteristiche e tradizionali del Comune di Serra San Quirico. Fin dai tempi dei Romani la pietra locale è stata usata come materiale da costruzione. Lo conferma la cascata artificiale, risalente al II secolo A.C. circa, costruita in località SantElena con blocchi squadrati. Anche il nostro centro storico è stato edificato totalmente di pietra arenaria. Lo conferma Domenico Gaspari nel libro "Memorie Storiche" edito nel 1885, nel quale narra gli avvenimenti e le arti principali a Serra e, a proposito della lavorazione della pietra, afferma: "Nel territorio esistono due fossi, il Forchiusano e la Venella che sono due vere miniere di pietra, adattissima e assai ricercata per costruzione e per lastrico delle vie. Essa è di ottima qualità arenaria, fa eccellente lega con il cemento, è facile ad essere ridotta col martello ed insieme è durissima e di sicura riuscita. La sua grana compatta e pulita, offre a pedoni e a cavalli la sicurezza di non sdrucciolare e ai murati una solidità straordinaria. Questa pietra educò naturalmente in paese buon numero di tagliapietra, scalpellini e selcino. IL SELCINO OGGI Questa attività, nel corso degli anni, è andata progressivamente regredendo, tanto che oggi sono rimasti, a tempo pieno, solo due selcini, di cui uno è pensionato, mentre altre tre o quattro persone lesercitano come secondo lavoro. Sono sistemati in località SantElena sotto un ponte della superstrada Ancona- Roma in modo da ripararsi , anche se in modo molto limitato, dalle intemperie, durante la stagione autunnale e invernale. E sempre qui che i selcini ammucchiavano le pietre coprendole con teloni. Lavorano esclusivamente pietra arenaria prelevata dal fiume Esino e dalle campagne circostanti e trasportata con delle "mulette".
IL MATERIALE
La pietra arenaria è una roccia sedimentari clastica, costituita per il 50% da granuli clastici con dimensioni comprese fra 63 u e 2 mm, per il resto da una matrice silicea o argillosa o calcarea che agisce da cemento; vi sono anche arenarie, ferrugginose, micacee, feldspatiche (arcose), quarzose. La natura delle arenarie è stabilita dallambiente di deposizione, della provenienza del materiale detritico. Lambiente di deposizione (marino, litoraneo, fluviale, desertico, lacustre, eolico), si riflette soprattutto sui caratteri del tessuto della roccia; il trasporto influisce sulle proprietà strutturali (come le dimensioni, la sfericità e larrotondamento dei granuli); la provenienza del materiale detritico determina, in gran parte, la composizione dei granuli. I vari tipi di arenaria sono le ortoquarziti, le grauvacche, le arcose, le sub-grauvacche e le sub-arcose. Larenaria che è facilmente lavorabile, è molto usata come materiale da costruzione. La pietra viene lavorata in due modi: a "Sanpietrino" e a lastre. I Sanpietrini si usano per la pavimentazione di cortili, per la costruzione dei camini e per la restaurazione di chiese e centri storici. Il prezzo al mq si aggira attorno alle 13.000 lire. Le lastre, invece, vengono usate per la pavimentazione di cortili, strade private e per la costruzione di case turistiche a "faccia-vista". Il prezzo si aggira sulle 7.000-8.000 lire al mq. GLI ATTREZZI Gli attrezzi da lavoro sono i più rudimentali che si possano immaginare. I selcini lavorano con una mazza e un martello come nei tempi più remoti. Lunica innovazione è il rinforzo di widia (sostanza durissima a base di carburo di tungsteno), applicata al martello. E un mestiere molto faticoso che richiede notevole forza fisica e resistenza delle reni, dovendo stare tutto il giorno piegati. Le pietre non possono essere lavorate meccanicamente in quanto sono talmente dure che le lame di qualsiasi attrezzo si romperebbero
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