Jimi Hendrix |
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Mitch MitchellFu, a quanto pare, una monetina a decidere la sorte di Mitch Mitchell. Una monetina che fu lanciata dal manager Chas Chandler, dopo le audizioni organizzate per mettere in piedi la Jimi Hendrix Experience. Mentre Chas
si era espresso a favore di un noto sessionman, tale Asley Dunbar, Jimi
era rimasto affascinato dallo stile poco convenzionale del giovanissimo
Mitchell. Un bambino prodigioA soli 19 anni Mitch Mitchell poteva vantare un curriculum d’eccezione: varie apparizioni in Tv e in radio come attore, e una serie di collaborazioni con alcune band inglesi come batterista. Mitch era apparso in una serie televisiva chiamata “Jennings at school” nel 1958, e due anni dopo aveva recitato in una versione del Macbeth trasmessa sulla Bbc Radio. In giro
per l’Inghilterra aveva suonato con Pete Nelson & the Travellers,
nei Riot Squad e coi Georgie’s Fame’s Blue Flames. Jimi e Mitch, due strumenti all’unisonoJimi e Mitch diventarono subito grandi amici. Due cose li accomunavano: erano entrambi autodidatti ed entrambi avevano dovuto tenere a bada il loro talento durante le collaborazioni con altri artisti. Quando la macchina della Jimi Hendrix Experience partì, venne fuori una musica che nessuno aveva mai ascoltato prima di allora. Se Hendrix aveva potuto esprimersi in totale libertà durante gli anni della Experience, ciò lo si deve anche al fatto che Mitchell era stato capace di seguirlo e di valorizzare le sue improvvisazioni. Un talento al servizio dei chitarristi jazzNel 1969, Mitchell aveva collaborato con alcuni chitarristi Jazz come Larry Corriel e John Mc Laughlin, ma a queste collaborazioni non era seguita alcuna pubblicazione. Tornato alla corte di Hendrix, poco prima che questi morisse, era diventato un frequentatore assiduo dell’Electric Ladyland Studio, e si era impegnato a rifare alcune parti di batteria che erano state registrate da Buddy Miles. Nel 1971 Mitch ha sostituito Cozy Powell, il batterista del Jeff Beck Group. Parallelamente, e fino al 1990, Mitch ha suonato col gruppo del bluesman Muddy Waters. Nel 1999 è riapparso in pubblico con Scott Holt, un chitarrista di chiara ispirazione hendrixiana. Ne è seguito un album intitolato “The Dark of the Night”. Il più
recente progetto di cui si abbia notizia si chiama The Gypsy sun Experience:
una formazione dal nome evocativo che comprende Billy Cox, due chitarristi
e cinque voci femminili
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