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ESPERIENZE DI FOTOINCISIONE
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Il Gruppo Tirreno ha un
consolidato patrimonio culturale di Maestri Modellisti e, nel rispetto
dell'ottima tradizione, per la costruzione del plastico della
Pontremolese, sono state ricercate le tecniche migliori per raggiungere i
massimi risultati. |
I principi generali
Il materiale |
La
tecnica
Sulla lastrina di rame, su entrambi i lati, si trasferisce (come più
avanti descritto) un disegno in bianco e nero (o meglio trasparente e nero).
Nella macchina di fotoincisione l'acido viene spruzzato sulla lastrina da
entrambe le parti. L'acido non corrode dove incontra il disegno nero ma solo
dove incontra le parti trasparenti. L'acido viene spruzzato per un tempo
necessario a corrodere metà spessore della lastrina metallica. Questo succede in
entrambi i lati, così, se in un punto il disegno è trasparente da entrambe le
parti in quel punto l'acido provocherà un taglio, se da una parte il disegno è
nero e trasparente dall'altra parte, l'acido provocherà solo uno scavo dalla
parte trasparente permettendo la realizzazione di particolari in rilievo.
La teoria è tutta qui, in pratica bisogna tenere in considerazione molti fattori..
PROCESSO DI FOTOINCISIONE | |||||
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MISURE E SCALA
Bisogna partire con le
idee chiare su cosa si vuole realizzare, le dimensioni precise dell'oggetto da
riprodurre, la scala esatta desiderata. E' essenziale disegnare già nella scala
voluta senza lasciare questa problematica alla fotoriproduzione, anche perché
alcune misure (le larghezze delle incisioni) non devono subire modifiche. Lo
stesso disegno grazie al computer può essere convertito in varie scale ma è
importante che dopo il disegno tutto il processo di fotoincisione avvenga in
scala 1:1
Stabilite le dimensioni
della lastrina è opportuno eseguire un disegno a matita per stabilire la
disposizione dei vari pezzi. Qualche schizzo potrebbe farvi risparmiare molto
tempo. E' consigliabile inoltre realizzare in cartoncino gli oggetti più
complicati che devono essere piegati o che necessitano d'incastri; si ha così
una maggiore percezione degli elementi necessari.
TECNICHE DI
DISEGNO
I disegni
da realizzare sono due (sopra e sotto) e per il perfetto allineamento dei due
disegni sono necessari tre traguardi su tre spigoli del disegno (il motivo per
cui i traguardi siano solo tre non quattro è per evitare qualsiasi simmetria
capovolta). Con il computer il lavoro è facilitato poiché utilizzando le
tecniche dei livelli, si può lavorare su un unico foglio elettronico disegnando
su diversi livelli e con diversi colori le linee che dovranno comparire sui due
lati. Per il disegno tecnico abbiamo usato sia AUTOCAD sia CORELDRAW. In
commercio ci sono tanti programmi per disegno tecnico altrettanto validi e,
vista la semplicità dei disegni, possono essere usate anche le versioni light di
programmi professionali. La scelta è solo un fatto personale del disegnatore in
base alla propria confidenza su un determinato programma . Il formato finale
.DXF è un formato generalmente riconosciuto da tutti i programmi.
Si
effettua così un solo disegno e solo alla fine lo si separa in due files: sopra
e sotto. Presso alcune ditte di fotoincisione si può portare anche un unico
dischetto, pensano loro a riprodurre correttamente i due lati, e, a seconda
degli accordi, anche ad una verifica generale.
Qualora si decidesse di far
eseguire a parte le lastrine fotografiche, ci si puo' rivolgere ad una ditta che
esegue fotocomposizione e potrebbe essere più rassicurante portare a questa
ditta i due disegni già separati ad evitare qualsiasi incomprensione. Per
impostare il disegno correttamente si deve sapere anticipatamente quali parti
andranno colorate in nero e quali no.
Per esempio se si vuole costruire un semplice
telaio quadrato non si possono disegnare quattro linee perché poi ci troveremmo
in difficoltà nel riempimento, si devono invece disegnare due quadrati
concentrici quello inferiore nero e quello superiore, più piccolo, bianco. Il
disegno apparirà come una cornice nera.
TAGLIO
Per provocare un taglio passante bisogna disegnare
una linea trasparente su entrambi i lati larga almeno quanto lo spessore della
lastra di rame.
INCISIONI NON PASSANTI
Adottando lastre dello spessore di 0,4 millimetri
e disegnando su entrambi i lati una linea trasparente di soli 0,2 millimetri
l'incisione non risulterà passante anche se in quel punto l'oggetto risulterà
molto debole. Questo effetto potrebbe essere voluto se volessimo fare
un'incisione "apribile" : per esempio una porta da lasciare chiusa o aperta; in
fase di montaggio basta passare appena il cutter per provocare il taglio
definitivo.
PIEGATURA
Per
piegare facilmente un pezzo si deve praticare una scanalatura dalla parte
interna: in quel punto il pezzo fletterà più facilmente consentendo la
piegatura. Affinché la scanalatura non risulti passante la parte anteriore del
pezzo dovrà essere in quel punto a spessore pieno.
Quando si deve piegare un pezzo che da un parte ha
già subito un'incisione (e quindi la lastrina è già stata ridotta di spessore)
si può praticare dalla parte opposta una fessura molto stretta (0,2 mm) per non
renderla passante, in questo caso è opportuno lasciare per sicurezza qualche
linguetta di giunzione.
UN SEGRETO
Questo
consiglio sulla piegatura dei piccoli pezzi, caro lettore, è proprio ORO! Eccoti
qui spiattellato un segreto al quale ci siamo arrivati dopo vari
tentativi.
Le dimensioni
Nello stabilire le dimensioni della lastrina e del
disegno valgono diverse considerazioni: i prezzi, le dimensioni massime ammesse,
il miglior utilizzo degli scarti, e le dimensioni dei pezzi da
riprodurre.
PREZZI
I prezzi
che le ditte fanno sono grossolanamente riferiti ad un formato A4. Un formato
più piccolo non subisce una rilevante riduzione di costo. L'unico risparmio per
pezzature più piccole potrebbe essere il migliore utilizzo della lastra di
ottone ma, in definitiva, questo costo è percentualmente il minore.
DIMENSIONI
MASSIME
Questo non è un
segreto, ma come consiglio non è niente male:
la macchina per la riproduzione fotografica (di
una ditta locale) ha una pellicola larga 33 cm e accetta, allo stesso prezzo del
formato A4 anche dimensioni maggiorate (detto "A4 super") di 32x23,5 cm.
Con un centimetro di più si passa al
formato superiore (A3) e ad un costo maggiore.
Tanto vale sfruttare le dimensioni massime di
questo formato A4 super. Bisogna ora considerare il fatto che la ditta di
fotoincisione richiede sul lato più lungo della lastra fotografica uno spazio di
circa 3 cm (dove compaiono i traguardi) allo scopo di poter agevolmente
traguardare i due disegni e unirli a mezzo nastro adesivo prima di inserire in
mezzo la lastrina di ottone.
Unendo queste esigenze siamo giunti a stabilire un
formato di massima convenienza:
-
Lastra fotografica di 32x23,5 cm per sfruttare al massimo il formato "super
A4".
- Lastra d'ottone di 32x20
cm per lasciare lo spazio laterale richiesto e per utilizzare al meglio il
foglio d'ottone (30 lastrine ogni foglio di 1x2 metri)
LA RIPRODUZIONE FOTOGRAFICA
Fatto il disegno a computer si deve trasferirlo su
lastra fotografica. Ci sono essenzialmente due metodi:
FOTORIPRODUZIONE
Tecnica più semplice e meno costosa,
attuabile da qualsiasi ditta di fotocomposizione.
Il costo e di soli 10 - 20 Euro ma lo spessore
della pellicola è di soli 0,1 millimetri e ciò potrebbe portare a deformazioni e
stiramenti.
FOTOPLOTTER
Questa
tecnica è molto più precisa, molto più costosa (dai 70 ai 100 Euro). Il grosso
vantaggio di questo metodo è che, oltre ad una alta precisione, si ottengono
lastrine fotografiche dello spessore di 0,18 millimetri molto resistenti e
indeformabili.
Come sopra
descritto le lastrine fotografiche vengono fissate fra di loro solo da un lato
prima di interporre la lastrina di metallo.
Avere lastre fotografiche spesse e indeformabili è
essenziale per lavori di precisione.
La scelta fra i due metodi dipende ovviamente da
cosa si sta realizzando, un master professionale o un oggetto di bassa
tiratura.
Alcune ditte di
fotoincisione eseguono in proprio la riproduzione fotografica. Il disegno a
computer sarà recapitato su dischetto nel formato richiesto.
Altre ditte danno incarico esterno per la
fotoriproduzione per cui accettano ordinativi già su lastra fotografica.
ORIENTAMENTO DEL
DISEGNO
Attenzione qui i
segreti si sprecano
Nella
successiva fase di trasferimento della fotografia sulla lastrina di ottone la
pellicola sarà posta a contatto del metallo dalla parte sviluppata, la foto
superiore con la parte inchiostrata sotto e la foto inferiore con la parte
inchiostrata sopra.
Ragionando su questo concetto, è
opportuno che i disegni siano correttamente impostati ma non è necessario
effettuare disegni speculari perché è sufficiente, portando i disegni alla ditta
di fotocomposizione, specificare se si vuole l'emulsione sopra o sotto.
Stabilito che il disegno A rappresenti
la facciata del nostro pezzo, e il disegno B il retro, si dovrà chiedere per il
disegno A "emulsione sotto", per il disegno B "emulsione sopra". In questo modo
il disegno B sarà riprodotto specularmente (sulla stessa pellicola e dalla
stessa parte di A)
Le due lastre
così ottenute saranno perfette per essere unite per interporvi la lastra
metallica.
LA FOTOINCISIONE
Abbiamo provato artigianalmente ad effettuare
incisioni su ottone con cloruro ferrico per realizzare qualche circuito
elettronico e ci siamo accorti che, se ricerchiamo la precisione e la perfetta
riproduzione dei particolari, non è certo questa la via da seguire.
Riteniamo quindi molto più saggio
procedere professionalmente e incaricare una ditta di fotoincisione.
La ditta di fotoincisione procede al
reperimento e al taglio del materiale da fotoincidere, al trasferimento della
fotografia direttamente sulla lastra di metallo opportunamente trattata e usata
come supporto fotografico. La lastra metallica così "sviluppata" e "lavata"
viene quindi inserita nella macchina per fotoincisione per il trattamento con
gli acidi.
Si possono impiegare diversi tipi di macchina: ad ugelli rotanti,
a rotazione del pezzo, a ventilazione. All'interno di queste macchine in
generale succede che l'acido spruzzato fresco corrode di più dell'acido
stagnante sulla lastrina (effetto pozzanghera). Si possono avere parti più o
meno incise (ugelli sporchi). Generalmente la parte inferiore risulta più incisa
di quella superiore, (questo effetto potrebbe essere utile). Una buona ditta per
fotoincisione si valuta proprio su queste cose: sulla costanza di risultato
sulla stessa lastrina e nel tempo
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