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Per
stabilire l'interbinario del nostro plastico abbiamo pensato di procedere per
via matematica per calcolare la distanza minima consentita dagli ingombri
laterali dei mezzi circolanti.
Per calcolare l’ingombro massimo dei rotabili
dobbiamo tenere presente due effetti:
Per sicurezza dobbiamo calcolare questi due effetti sommati e in più aggiungere una distanza minima di franco.
Xe= Lo spanciamento interno della carrozza che transita sul
binario esterno
R =Il raggio di curvatura esterno
I=
L’interperno
Xe= R – ( radice quadrata ( R 2 – I/2 2))
Xi= Lo spanciamento verso l’interno della carrozza interna
(calcolato sul raggio di curvatura interno )
L = La lunghezza della
carrozza
Ri = Il raggio di curvatura interno
Y = Lo sbandieramento
della carrozza interna verso l’esterno
Y =(radice quadrata ( L/2 2 + (Ri-Xi) 2 )) – Ri
![]() |
Lo sbalzo di una motrice di un elettrotreno potrebbe creare problemi in curve molto strette |
Ovviamente per calcolare l’ingombro effettivo del rotabile, in entrambi i casi bisogna aggiungere le dimensioni di mezza carrozza, per cui l’interbinario minimo risultante sarà la somma di
Xe+Y+ larghezza rotabile
Per mettermi nelle
peggiori condizioni ho misurato l’interperno della carrozza più lunga che ho
trovato (carrozza ristorante DB) lunghezza mm315 interperno mm220. Ho
immaginato che due di queste carrozze si trovassero contemporaneamente sulla
stessa curva , e in più ho aggiunto uno spazio franco di 2 millimetri , ecco
il risultato nella tabella che segue.
Calcolo ingombri e interbinario (misure in millimetri) | |||||||
Carrozza ristorante
DB |
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Lunghezza
carrozza |
315 |
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Larghezza
carrozza |
34 |
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Interperno
carrozza |
220 |
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sicurezza |
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I dati della tabella ci hanno molto confortato perché ci lasciavano molta libertà nell’avvicinare le rotaie. Avevamo già stabilito che il raggio minimo di curvatura visibile fosse di 1500 millimetri ( quello che succede nei meandri delle gallerie e nelle stazioni fantasma non è dato da sapere) e quindi potevamo permetterci un avvicinamento fino a 45mm.
Le prove pratiche, dopo
aver fissato qualche flessibile su una tavola, confermavano questi risultati
anche se non nego un po’ di batticuore causato dal fatto ché non siamo
abituati a vedere i nostri modelli sfiorarsi così da vicino, ma se volevamo
riprodurre la realtà questa era la strada giusta.
Nella realtà
l’interbinario è di 350 centimetri per le ferrovie costruite anteguerra (sulla
Pontremolese è di 385 cm) e di 400 cm per le tratte rifatte o costruite
successivamente. In scala H0 400 cm sono esattamente 45,97.
Per rispettare
la realtà quindi 46 millimetri di interbinario potrebbe essere una misura
perfetta, con raggi di curvatura superiori a 1300 millimetri i rotabili
(quelli in scala HO) sono in sicurezza e il realismo è massimo
Ma alcune
considerazioni di carattere prudenziale ci hanno portato ad allargare ancora
questa misura. Innanzi tutto i giochi e i laschi che si possono incontrare sui
rotabili fra rotaia e ruota, fra ruota e carrello, fra carrello e cassa,
sommati nel senso più sfavorevole fra due rotabili che si incrociano,
potrebbero superare quel franco di appena 2 mm considerato. Inoltre dovremmo
anche considerare alcuni banali incidenti come un semplice asse sviato, o un
asse fuori sede che fa inclinare la vettura, o mille altre disavventure che,
in un plastico sociale dove molti possono metterci le mani, possono sempre
accadere. Ma soprattutto non vogliamo costruire un plastico visto con troppa
diffidenza dai soci
La norma NEM 102 “Sagoma di libero passaggio in
rettilineo" stabilisce una larghezza limite di 48 millimetri. E’ vero che si
contraddice con la norma NEM 112 ma tutto sommato è bene attenersi anche
perché due millimetri in più di spazio franco non dispiace a nessuno, e quindi
non ci sono più dubbi ecco la misura dell’interbinario del nostro plastico, è
deciso:
Dopo aver stabilito l'interbinario abbiamo ragionato con gli stessi metodi per decidere la distanza dei pali della linea aerea dai binari. Al vero si osservano le seguenti misure (la distanza è misurata fra il bordo interno della rotaia e la superficie esterna del palo considerando eventuali ingombri di contrappesi o sezionatori) :
Nella
realtà:
Piena linea rettifilo | 170 cm |
Piena linea curva raggio =< 1500m | 200 cm |
Nei pressi di PL per 100 m | 200 cm |
Prima dei segnali per 200 m | 200 cm |
In stazione sui marciapiedi | 250 cm dal bordo del marciapiede |
Sul plastico:
Considerando che sul nostro plastico la piena linea in rettilineo è
praticamente inesistente (la Pontremolese è una linea di montagna) abbiamo
pensato di unificare le distanze dei pali dalla rotaia per tutto il plastico
come riportato in figura. Le misure rispettano la realtà in scala H0. La
distanza dell'asse del palo dall'asse del binario di 33 mm si ottiene
sommando:
1,5 (metà palo) + 8,25 (metà scartamento) + 23 (la distanza in
scala 1/87 di 200cm) = 32,75 mm
Asse palo - asse binario = 33 millimetri
Piano stradale = 128 mm
Massicciata = 100 mm
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