La diversità
genetica consiste nella variabilità genetica presente all’interno di una
data popolazione e tra differenti popolazioni di una determinata specie. Fermi
tutti! Cerchiamo di spiegare questo cumulo di parole con dei concetti un
pochino più semplici, in modo tale che pure io riesca a capire che cosa diavolo
ho scritto!
Ogni specie vivente si può suddividere in popolazioni,
cioè in gruppi di individui che vivono in un’area che possieda dimensioni tali
da consentire, per lo meno in linea teorica, scambi genetici fra tutti gli
individui. Ad esempio, immaginiamo l’alto corso di un
fiume e le trote che ci vivono: quando arriva la stagione della fregola, tutte
le trote maschio si possono accoppiare potenzialmente con tutte le femmine
della stessa specie presenti in quelle acque. Abbiamo perciò una popolazione di
trote. Ora immaginiamo che qualcuno costruisca una diga lungo il corso del
fiume e separi le trote in due gruppi. Quando arriverà la stagione della
fregola le trote che si trovano a monte della diga non potranno più accoppiarsi
con quelle che sono a valle e viceversa (a meno che non vengano costruiti
appositi passaggi). Le trote del fiume saranno ora
suddivise in due diverse popolazioni.
Solitamente
diverse popolazioni in natura sono separate da “barriere” come grandi distanze,
oppure montagne, deserti, fiumi o mari che esse non possono superare con
facilità.
Negli individui di una popolazione possono avvenire
mutazioni, che apportano modificazioni al loro patrimonio genetico e che
possono essere trasmesse alle generazioni successive di quella popolazione
attraverso la riproduzione sessuale. È il meccanismo alla base dell’evoluzione.
Popolazioni
differenti possono accumulare diverse mutazioni nel complesso del loro
patrimonio genetico e queste ultime, associate agli effetti della selezione
naturale (che può favorirne oppure sfavorirne alcune e, con esse, gruppi di
geni), possono portare a modificazioni fisiologiche, morfologiche oppure
ecologiche degli individui di quella popolazione e, in definitiva, alla sua
trasformazione in una nuova specie.
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