Le rocce sedimentarie.

 

            Le più semplici rocce sedimentarie sono composte da frammenti interi di materiale eroso.

            Una successiva erosione riduce le rocce in 3 componenti fondamentali:

Nei processi di decantazione delle acque si deposita prima la sabbia e poi l’argilla. Gli ioni in soluzione vengono invece metabolizzati dagli organismi viventi (almeno in parte), che li utilizzano per costruire conchiglie e scheletri.

Alla morte di questi organismi conchiglie e scheletri si depositano sui fondali, sedimentano e rientrano nel ciclo delle rocce, costituendi ammassi o strati di calcare (carbonato di calcio – calcite –).

calcare organogeno =

formatosi per l’accumulo di residui organici.

 

calcare marnoso =

accumulo di carbonato di calcio (calcite), che costituisce una roccia sedimentaria utilizzata spesso nella fabbricazione del cemento o nell’estrazione della calce viva.

 

calcare di deposito chimico =

si origina per precipitazione di carbonato di calcio.

 

calcare clastico =

formatosi per l’accumulo di detriti di rocce calcaree.

 

calcare metamorfico =

ha struttura saccaroide dovuta ad una ricristallizzazione delle rocce in seguito a processi metamorfici (marmo).

 

            Tre processi principali portano alla trasformazione dei sedimenti in rocce. La cementazione consiste nella precipitazione di minerali nei vuoti intergranulari del sedimento per opera di soluzioni soprasature circolanti all’interno del sedimento stesso: così da granuli di sabbia si originano le arenarie.

            Quando si ha un notevole carico di sedimenti, si ha costipamento ed espulsione delle acque interstiziali, con formazione di una roccia densa per compattazione. È questo il modo in cui l’argilla diventa argillite. Infine, nel corso dei processi organogenetici, sui minerali si esercitano delle forze che li fanno ricristallizzare in rocce.

 

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