Ma forse le più specializzate sono le orchidee, che, come dice il nome (orchis in greco significa testicolo) sono dei veri e propri maniaci sessuali!!! Infatti alcune di loro imitano la forma dell’addome di alcuni insetti femmina (Ophrys apifera Hudson, qui a destra, O. Bertolonii Mor., sotto, a sinistra, O. fuciflora (Crantz) Moench, O. insectifera L., sotto, a destra): il maschio di quelle arriva e si appoggia a questa apparente femmina ed inizia a copulare senza accorgersi che i suoi sforzi sono vani (dal suo punto di vista), ma che si sta imbrattando di polline o che sta depositando quello raccolto in una precedente copula. Il sistema è così specifico ed efficace che l’orchidea non ha bisogno di produrre grandi quantità di polline, ne basta anche poco, raccolto in un’apposita struttura detta pollinio per garantire la fecondazione (anche a grandi distanze) e la sopravvivenza della specie.

 

 

(Queste splendide foto di orchidee sono state scaricate dal sito: http://orchidee.bluenet.it)

 

 

 

 

 

 

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Bibliografia.

 

AA. VV. Alberi e arbusti dell’Emilia-Romagna. Regione Emilia-Romagna (A.R.F.), Bologna, 1983.

E. Strasburger. Trattato di botanica. Ediz. Delfino, Roma, 1982. Parte sistematica.

F.M. Gerola. Biologia vegetale sistematica. Ed. UTET, Torino, 1978.

G. Dalla Fior. La nostra flora. Ediz. Monauni.