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home arrampicata Campaniletto - Via Normale precedente successivo

Campaniletto

Via Normale

Una via semplice ma da non sottovalutare: il III che ci si trova è spesso umido e scivoloso ed il camino centrale non è banale. Umidità a parte, la roccia è generalmente buona, con poche eccezioni nel camino e verso la cima. Un minimo di esposizione si sente solo nei tratti più facili nel secondo tiro; emozionante è la spaccata da fare per passare tra le due cime, per raggiungere la sosta su quella superiore. La chiodatura, un tempo quasi inesistente, è stata sistemata di recente, ed oggi è ben superiore agli standard della Grignetta su questo livello di difficoltà; inoltre la roccia è tale da permettere di aggiungere facilmente mezzi propri.

Difficoltà: AD- (tratti di III+)
Sviluppo: 2 lunghezze, 50 m
Esposizione: N/S
Chiodatura: ottima, eventualmente una sosta da attrezzare
Materiale: 4 rinvii, 1 corda
Salite: 02.11.96    Mirko, Silvano
15.06.97    Mirko, Andrea
07.09.97    Silvano, Tiziana
13.08.00    Mirko, Andrea

AvvicinamentoSi segue il sentiero della direttissima (n.8) fino al Canalone dei Piccioni, da dove sono ben visibili le guglie del gruppo del Fungo, ed in modo particolare la parete Est della Torre. Superato il Canalone dei Piccioni e raggiunto il crinale tra questo e il Canalone di Val Tesa, in corrispondenza di una selletta, si prende il sentierino che si stacca sulla sinistra e scende ripido per costeggiare la Torre Maria e la Portineria. Il Campaniletto viene raggiunto direttamente, in pochi minuti di sentiero. L'attacco della via è proprio alla base della parete che ci si trova di fronte (versante Nord), in corrispondenza di una profonda spaccatura-camino.

Spaccatura della L1, dal sentiero di avvicinamento

L1All'attacco della via si trova immediatamente un buon fix, ottimo punto di assicurazione per l'attacco. La via sale lungo l'evidente spaccatura-camino che solca verticalmente il centro della parete e passa a destra di un evidente profonda nicchia. Si può partire in due modi diversi: il più complicato consiste nel salire direttamente lungo la spaccatura, fin dalla sua base; in alternativa è possibile salire per qualche passo lungo la rampa a destra, innalzarsi su un gradino, prendere la placchetta liscia e tornare di quel metro verso sinistra fino alla spaccatura, lungo una sottilissima cengetta. La seconda soluzione è un po' più facile, ed ultimamente l'unica seguita, da quando un nuovo fix è stato infisso a protezione della placchetta; in ogni caso non si va mai oltre al III+. Si prosegue lungo la fessura fino al grosso buco, dove è possibile integrare le protezioni con una bellissima clessidra. Da qui sempre in verticale, lungo la fessura o sullo speroncino alla sua sinistra, sempre ben manigliato. Si arriva ad un comodo terrazzino attrezzato con una catena. E' possibile fare sosta qui, ma il tiro è molto corto e non esistono problemi di scorrimento, perciò la catena viene quasi sempre utilizzata esclusivamente per rinviare e proseguire. Si entra di nuovo nella prosecuzione della spaccatura, ora un camino più profondo, sempre umido e molto scivoloso, spesso ricoperto di un sottilissimo strato di licheni vellutati. Si sale lungo il camino; si troverà un ultimo fix a qualche metro dal terrazzo, sulla paretina di destra; si potranno comunque piazzare con facilità friend o dadi. In corrispondenza di un masso mobile, ma ugualmente ben incastrato nel profondo del camino, dove la parete di sinistra si fa meno liscia e dove inizia a presentare qualche buona maniglietta, è possibile abbandonare il camino per traversare sulla roccia ruvida a sinistra: dapprima si sale lungo la facile paretina, poi ci si porta totalmente all'esterno del camino e si prosegue lungo il facile spigolo. E' anche possibile proseguire fino al termine del camino, ma l'arrampicata è più difficile e fastidiosa. In pochi altri metri di facili gradini si arriva ad un grande terrazzo, dove si dovrà attrezzare una sosta con cordini e fettucce. E' forse più sicura, ma decisamente meno comoda, la catena che si trova più in basso, nel tratto finale della spaccatura di salita (normalmente utilizzata come ancoraggio di calata). [25 m]

Parete dell'anticima (L2), dalla sosta

L2Dal terrazzo si sale per qualche passo in direzione della vicina parete, quindi si piega decisamente a sinistra per portarsi in pieno versante Sud. Si sale prima in diagonale a sinistra lungo una facile rampa, poi in verticale e poi ancora in diagonale, sfruttando le splendide maniglie e le numerose clessidre di questo facile II grado (ad integrazione del fix di assicurazione che protegge la prima placchetta). Ci si porta fin sullo spigolo opposto della parete (sud) seguendo la linea di minore difficoltà e lo si raggiunge in corrispondenza di una pronunciata spalla; attenzione alla friabilità della roccia dell'ultimo tratto (ultimamente le cose sono un po' migliorate grazie ad una meritevole opera di cementificazione per la messa in sicurezza della guglia). Si continua in verticale o in leggero strapiombo, per superare il breve salto che porta fin sulla cima secondaria del Campaniletto (III; possibile anche un facile aggiramento sulla sinistra), si scavalca la cima, si scende di poco dalla parte opposta e quindi si spacca - splendido passo caratteristico di questa via - fin sulla parete della cima principale; aiutano nel passaggio un paio di fessurine oblique e bombate sulla parte appoggiata della paretina di destinazione, ed un paio di enormi scaglie dall'aspetto un po' instabile. Si continua aggirando la cima di poco a sinistra e quindi si salgono gli ultimi metri, fino alla sosta, sull'esigua cuspide sommitale. [25 m]

DiscesaSecondo il numero di corde a disposizione si può scegliere tra due possibilità. Chi ha una sola corda dovrà effettuare due calate: la prima fino al terrazzo mediano e alla catena un paio di metri più in basso, sulla paretina di destra del caminetto; la seconda da qui fino al punto d'attacco. Chi invece ha a disposizione due corde potrà effettuare un'emozionante verticalissima calata singola, dalla cima fino all'attacco; attenzione a come si assicura la doppia e a non fare come i numerosi arrampicatori che la fanno passare dietro alla statuetta della Madonna che si trova sulla cima: il recupero diventa poi impossibile.

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© 2007  Green Rock Alpine Club  v2.0             built: 27.05.2007