Torrione Magnaghi Settentrionale
Via Normale
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Una via semplice ma divertente sulla parete più facile del torrione. Non offre spunti di particolare intersse, ma può essere un'alternativa alla frequentatissima Lecco in caso di traffico. La roccia è sempre ottima; la chiodatura non particolarmente abbondante, date le difficoltà molto ridotte della via, ma sicura, in parte integrata da qualche fix nuovo. |
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Difficoltà: |
AD (un passaggio di IV-, in prevalenza III) |
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Sviluppo: |
3 lunghezze, 100 m |
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Esposizione: |
S |
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Chiodatura: |
sufficiente, da integrare |
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Materiale: |
6 rinvii, 1 corda |
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Salite: |
23.09.95 Mirko, Silvano
25.05.96 Mirko, Silvano
03.11.96 Mirko, Silvano, Andrea
12.06.99 Mirko, Silvano
03.04.05 Mirko, Andrea
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AvvicinamentoI sentieri d'avvicinamento alla via sono diversi: è possibile salire lungo il Canalone Porta o lungo la Cermenati (sentiero n.7) e il Traverso dei Magnaghi (n.3) fino al Canalone; dall'incrocio tra Cermenati, Porta e Senigalia (cartelli) ci si porta alla Bocchetta dei Prati e quindi, sempre per sentiero, ci si alza parallelamente alla Cresta Senigalia; in alternativa è possibile salire integralmente la Senigalia (n.1). Si arriva a costeggiare a Est i Torrioni Magnaghi. Si procede lungo i sentieri e le friabili placconate rocciose fino a dove un complesso di pinnacoli staccati restringe l'ampiezza del pendio. E' possibile aggirare le torri sulla sinistra (tenendosi all'interno di un buio canalino) oppure - più facile e consigliabile - sulla destra, in pendio più aperto, quindi ci si porta verso l'interno, a sinistra, dove una lunga rampa abbattuta di roccette, base di un ampio canalone, porta verso la parete Sud del Magnaghi Settentrionale e verso la forcella tra questo ed il Centrale (forcella Glasg). Si segue la rampa fino sotto alla parete che deve poi essere costeggiata verso sinistra fino al punto più stretto e alto dell'intaglio. Un grosso anello ed un bollo rosso indicano il punto d'attacco. Alcuni punti, al termine della rampa, non sono banali ed è necessario fare attenzione alla friabilità del terreno.
L1Si può partire in due punti distinti: l'attacco originale si trova alla base di una facilissima rampa abbattuta in corrispondenza di un chiodo e un bollo rosso; è possibile seguire la rampa con arrampicata elementare per qualche metro di diagonale verso destra, si raggiunge uno speroncino e uno strapiombino sulla destra e si sale facilmente fino ad una bella cengia, identificata da un ottimo chiodo di assicurazione. Una partenza alternativa è invece quella identificata da un fix nuovo, che attrezza una placchetta più a sinistra della rampa abbattuta: si tratta di una linea più diretta, tracciata dalla nuova chiodatura del 2002/2003; chi sceglie questo attacco dovrà fare i conti con il passaggio più "difficile" della via, un IV- verticale, che in breve conduce fino alla stessa cengia raggiungibile anche con l'apertura tradizionale. Da qui sui continua con arrampicata facile un po' in verticale e un po' in diagonale a destra. Si raggiunge una lunga cengia che sale a destra, la si segue per un po', si moschettona un solido vecchio ancoraggio e qualche metro dopo si raggiungono due nuovi fix, utili per la prima sosta.
L2Il secondo tiro è omogeneo e facile, intorno al III. Sale per lo più in verticale, con qualche minima deviazione; la roccia è molto semplice e varia, e non esistono passaggi veramente obbligati, è possibile ricercare soluzioni differenti attraverso un ampio raggio di parete. La sosta è ancora su due fix.
L3un bel tiro, un po' più lungo e meno banale del precedente. Al principio si sale con facilità, un po' in verticale e un po' in diagonale a sinistra. La prima parte del tiro è la più semplice; più in alto la roccia si fa un po' più complicata e può richiedere un minimo di integrazione degli scarsi punti di ancoraggio. Si arriva alla base di un salto verticale, inciso da una serie di spaccature; si risale sfruttando la spaccatura più profonda, si raggiunge il termine del tratto verticale, e infine, lungo una rampa molto facile si arriva in cima al torrione, dove si può assicurare su un resinato nuovo.
DiscesaElementare, semplicemente per sentiero: si seguono le roccette del torrione per i pochi metri di cresta fino all'intersezione con la Senigalia, quindi si può decidere la propria direzione: se salire verso la cima della Grignetta, oppure se iniziare la discesa, attraverso il canalino e il Saltino del Gatto.
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