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Gross Fiescherhorn

4049 m

Cresta sud-est (per l'Ewigschneefeld)

Il Gross Fiescherhorn, come molte altre vette di questa zona dell'Oberland Bernese, presenta il suo lato migliore verso nord, dove offre una difficile e selvaggia parete di misto. La via normale lungo la cresta sud-est non presenta problemi tecnici particolari, qualche facile passaggio su roccia ed un canalino un po' impegnativo solo in presenza di ghiaccio, ma richiede una lunga e piuttosto faticosa marcia di avvicinamento, in virtù delle per le ampie distese glaciali tipiche di questi luoghi, in particolare se si sceglie la Konkordiahutte come punto di appoggio. Lungo questo intinerario occorre prestare attenzione all'eventuale caduta di blocchi di ghiaccio nel passare a lato della serraccata basale con cui l'Ewigschneefeld confluisce nel Konkordiaplatz. Dalla Monchsjochhutte l'approccio è più comodo, grazie al trenino che da Grindelwald conduce allo Jungfraujoch, ma se si torna per la stessa via bisogna mettere in conto altri 350 metri di dislivello per risalire l'Ewigschneefeld, dove occorre prestare attenzione a qualche crepaccio insidioso. Un ottimo allenamento fisico ed un buon acclimatamento all'alta quota sono presupposti fondamentali in questi luoghi per delle salite ricche di soddisfazioni. Bisogna anche ricordare che un punto a favore di questo intinerario è la frequentazione mai eccessiva. Dalla vetta bel colpo d'occhio su molte delle principali vette dell'Oberland.

Difficoltà: PD+ ( II / 50° )
Dislivello: 200m + 800m (Monchsjochhutte) o 750m + 1300m (Konkordiahutte)
Tempo: 0h45 + 4h-4h30 (Monchsjochhutte) o 5h30-7h + 4h30-5h (Konkordiahutte)

Da Grindelwald (1034 m) o da Lauterbrunnen (800 m) si raggiunge con il caratteristico trenino a cremagliera la Kleine Scheidegg (2061 m), dove si congiungono le due linee ferroviarie; qui occorre cambiare treno per inoltrarsi nel tunnel che, attraverso le rocce dell'Eiger e del Monch, conduce allo Jungfraujoch (3475 m). Dopo esser usciti dalla stazione ferroviaria lungo un tunnel pedonale, si segue la larga e comoda pista battuta dai gatti delle nevi (segnalazioni) che, passando ai piedi del Monch, attraverso i pendii superiori dello Jungfraufirn conduce senza difficoltà tecniche e con pochissimo dislivello alla Monchsjochhutte (3660 m).
Da Fiesch (1050 m), nella valle del Rodano, si sale con la funivia dell'Eggishorn alla stazione intermedia di Kuhboden (2221 m). Da qui si segue un ampio sentiero verso nord-est attraverso la Fiescheralp sino ad oltrepassare la cresta nord-est dell'Eggishorn tramite una galleria (oppure scavalcandola lungo il sentiero a quota 2386 metri; soluzione più faticosa), raggiungendo quindi i pascoli della Marjelenalpe. Si scende verso il Grosser Aletschgletscher, e lo si raggiunge nei pressi del piccolo laghetto glaciale del Marjelensee (2300 m). Dopo aver messo piede sul ghiacciaio, che di solito si presenta con ghiaccio scoperto e detriti in superficie, si supera una zona piuttosto crepacciata mantenendosi sempre preferibilmente sulla destra (salendo) rispetto al centro della vasta superficie glaciale; si punta verso nord-nord-ovest, in direzione del lontano ma già visibile sperone roccioso del Fiescher Gabelhorn dove si trova la Konkordiahutte. Risalito lungamente il ghiacciaio si giunge ai margini dell'amplissima distesa glaciale del Konkordiaplatz, passando ai piedi della bastionata rocciosa sulla quale sorge il rifugio. Qui occorre spostarsi sulla destra per evitare una zona con grandi ed insidiosi crepacci, portandosi progressivamente verso il margine del ghiacciaio, fino a raggiungere (normalmente sono presenti delle segnalazioni) l'inizio del tratto attrezzato con varie scale (numerosissimi i gradini), lungo il quale si supera senza problemi la parete rocciosa che ancora separa dalla Konkordiahutte (2850 m).

Dalla Monchsjochhutte ci si porta al vicino Obere Monchsjoch (3627 m) da dove si scende lungo l'ampia colata glaciale dell'Ewigschneefeld, normalmente percorso da una buona traccia, ma prestando comunque attenzione ai crepacci presenti. Si lascia eventualmente sulla sinistra la diramazione verso l'Unteren Monchsjoch per la cresta nord-ovest del Gross Fiescherhorn (Fieschergrat), sino a portarsi lungo un tratto piuttosto pianeggiante del ghiacciaio ad una quota di 3260 metri alla base del pendio glaciale che, sulla sinistra, scende tra la cresta sud-sud-ovest del Gross Fiescherhorn e la cresta sud-ovest dell' Hinter Fiescherhorn. [1h]
Partendo invece dalla Konkordiahutte, dopo essere ridiscesi lungo il sentiero attrezzato al Konkordiaplatz lo si attraversa restando sulla destra dell'impressionante spianata glaciale puntando verso nord-ovest in direzione dello Jungfraufirn e dello Jungfraujoch. Si lasciano sulla propria destra dapprima il Gruneggfirn ed in seguito i seracchi che segnano la confluenza dell' Ewigschneefeld nel Konkordiaplatz; aggirata la serraccata sulla destra (attenzione all'eventuale caduta di blocchi di ghiaccio) si risale l' Ewigschneefeld sino a portarsi alla quota di 3260 metri di cui sopra. [1h30]
Da qui occorre risalire il pendio glaciale in direzione della sella (Fieschersattel) che separa i due Fiescherhorn, restando inizialmente sulla destra verso la rocciosa cresta sud-ovest dell' Hinter Fiescherhorn per spostarsi poi sulla sinistra (qualche crepaccio) verso la sezione centrale della colata glaciale; nella parte alta occorre quindi ritornare un po' verso destra per portarsi sotto l'ultimo tratto di ripido pendio che conduce alla sella. Dopo aver oltrepassato la crepaccia terminale, si risale dapprima un breve ma ripido pendio nevoso spesso ghiacciato (50°) seguito da ripide rocce rotte e detriti morenici (a volte è presente una corda fissa) che conducono alla Fieschersattel (3923 m).
Da qui si attacca la cresta sud-est del Gross Fiescherhorn e la si risale restando nei pressi del filo su roccia buona (II) con qualche tratto nevoso; ci si sposta sulla destra (est) per evitare su neve dei salti verticali un po' più impegnativi; in particolare un massiccio torrione può essere superato direttamente (III-) oppure aggirato a destra lungo un ripido ma breve canalino nevoso (45°, attenzione in caso di ghiaccio). Raggiunta infine la parte alta della cresta, per facili roccette (neve ad inizio stagione) si guadagna la vetta.
In discesa si segue la stessa via di salita, oppure si può effettuare la traversata scendendo verso la Finsteraarhornhutte lungo il Fieschergletscher (vedi sotto), che però può presentarsi pesantemente crepacciato a stagione inoltrata.

Cresta sud-est (per il Fieschergletscher)

L'approccio alla cresta sud-est lungo il Fieschergletscher rappresenta l'alternativa prevalentemente scialpinistica alla salita lungo l'Ewigschneefeld. Infatti in primavera le condizioni del ghiacciaio sono decisamente migliori che a stagione inoltrata, quando il Fieschergletscher può presentare un dedalo di crepacci difficilmente superabile, specie nella serraccata della parte alta, sotto al versante meridionale dell'Ochs, dove si possono incontrare anche dei tratti ghiacciati piuttosto ripidi. In questa zona, oltre ai grandi e numerosi crepacci presenti, occorre fare attenzione anche all'eventuale caduta di blocchi di ghiaccio, in particolar modo se la temperatura risulta essere elevata. Qualche crepaccio si incontra anche sul Gruneggfirn. Attenzione alla discesa dalla forcella della Gemslucke verso il Fieschergletscher per il rischio di caduta sassi, specie in stagione avanzata. Se si decide di raggiungere la Finsteraarhornhutte dallo Jungfraujoch (soluzione comoda se si vuol concatenare qualche altra salita in zona) scendendo lungo lo Jungfraufirn, occorre terer presente che una volta tornati al rifugio occorre poi risalire per altri 1050 metri di dislivello per raggiungere la stazione del trenino della Jungfrau. In ogni caso, per valicare la Grunhornlucke riportandosi dal Fieschergletscher al Konkordiaplatz ed alla Konkordiahutte risulta comunque necessario superare almeno 400 metri di dislivello.

Difficoltà: PD+ ( II / 45° )
Dislivello: 750m + 1600m (Konkordiahutte, da Fiesch)
1150m + 1050m (Finsteraarhornhutte, da Fiesch)
1500m + 1050m (Finsteraarhornhutte, da Grimsel)
500m + 1050m (Finsteraarhornhutte, dallo Jungfraujoch)
Tempo: 5h30-7h + 8h-9h (Konkordiahutte, da Fiesch)
7h30-9h + 5h-6h (Finsteraarhornhutte, da Fiesch)
7h-9h + 5h-6h (Finsteraarhornhutte, da Grimsel)
4h30-5h30 + 5h-6h (Finsteraarhornhutte, dallo Jungfraujoch)

Da Fiesch (1050 m), nella valle del Rodano, si sale con la funivia dell'Eggishorn alla stazione intermedia di Kuhboden (2221 m). Da qui si segue un ampio sentiero verso nord-est attraverso la Fiescheralp sino ad oltrepassare la cresta nord-est dell'Eggishorn tramite una galleria (oppure scavalcandola lungo il sentiero a quota 2386 metri; soluzione più faticosa), raggiungendo quindi i pascoli della Marjelenalpe. Si scende verso il Grosser Aletschgletscher, e lo si raggiunge nei pressi del piccolo laghetto glaciale del Marjelensee (2300 m). Dopo aver messo piede sul ghiacciaio, che di solito si presenta con ghiaccio scoperto e detriti in superficie, si supera una zona piuttosto crepacciata mantenendosi sempre preferibilmente sulla destra (salendo) rispetto al centro della vasta superficie glaciale; si punta verso nord-nord-ovest, in direzione del lontano ma già visibile sperone roccioso del Fiescher Gabelhorn dove si trova la Konkordiahutte. Risalito lungamente il ghiacciaio si giunge ai margini dell'amplissima distesa glaciale del Konkordiaplatz, passando ai piedi della bastionata rocciosa sulla quale sorge il rifugio. Qui occorre spostarsi sulla destra per evitare una zona con grandi ed insidiosi crepacci, portandosi progressivamente verso il margine del ghiacciaio, fino a raggiungere (normalmente sono presenti delle segnalazioni) l'inizio del tratto attrezzato con varie scale (numerosissimi i gradini), lungo il quale si supera senza problemi la parete rocciosa che ancora separa dalla Konkordiahutte (2850 m).
Per raggiungere la Finsteraarhornhutte invece sono possibili tre diverse soluzioni: se si sceglie Fiesch come punto di partenza, si percorre l'intinerario precedentemente descritto sino alla base del sentiero attrezzato per la Konkordiahutte. Da qui si prosegue risalendo il Gruneggfirn (qualche crepaccio specie a stagione inoltrata); si resta all'inizio nella sua parte centrale, quindi si taglia sulla destra di un avancorpo roccioso e si guadagna l'avvallamento nevoso che conduce alla Grunhornlucke (3286 m), forcella nevosa tra il Grunegghorn ed il Fiescher Gabelhorn; oltre la forcella si scende verso il Fieschergletscher. Raggiunto il ghiacciaio sottostante lo si attraversa in direzione del Finsteraarhorn e del già visibile rifugio. Dopo una breve risalita su sentiero in parte attrezzato si arriva alla Finsteraarhornhutte (3048 m).
In alternativa, partendo dal bacino artificiale del lago di Grimsel, si raggiunge in auto il Berghaus Oberaar (2350 m) sulle rive del bacino artificiale del Oberaarsee. Da qui, dopo aver costeggiato il lago, si segue il sentiero tra sfasciumi morenici che conduce all'Oberaargletscher, che a stagione inoltrata presenta all'inizio ghiaccio scoperto ingombro di detriti morenici. Lo si risale prestando attenzione ai crepacci presenti sino a raggiungere, con un ultimo tratto un po' più ripido, il colle nevoso dell' Oberaarjoch (3258 m, 4h30-5h30). Lasciata sulle rocce di destra la vicina Oberaarjochhutte, si prosegue scendendo leggermente sul versante opposto al successivo ghiacciaio dello Studerfirn, che occorre attraversare (crepacci) per portarsi lungo pendii nevosi poco inclinati alla forcella della Gemslucke (3335 m), alla base della cresta sud-est del Finsteraarhorn. Da qui si deve scendere lungo un ripido pendio di detriti e sfasciumi rocciosi (possibile caduta sassi) che più in basso diviene nevoso, sino a guadagnare il sottostante Fieschergletscher. Risalendolo in direzione nord-ovest e porgendo anche qui la dovuta attenzione a qualche crepaccio insidioso, ci si porta sotto l'ormai ben visibile rifugio che sorge sulla sponda rocciosa a destra del ghiacciaio; si raggiunge infine il breve sentiero in parte attrezzato che conduce alla Finsteraarhornhutte (3048 m).
Infine se si preferisce come base di partenza lo Jungfraujoch, da Grindelwald (1034 m) o da Lauterbrunnen (800 m) si raggiunge con il caratteristico trenino a cremagliera la Kleine Scheidegg (2061 m), dove si congiungono le due linee ferroviarie; qui occorre cambiare treno per inoltrarsi nel tunnel che, attraverso le rocce dell'Eiger e del Monch, conduce allo Jungfraujoch (3475 m). Dopo esser usciti dalla stazione ferroviaria lungo un tunnel pedonale, si scende lungo lo Jungfraufirn in direzione sud (di solito per una traccia ben evidente) facendo attenzione a qualche crepaccio. Lasciata sulla destra la traccia per la Jungfrau, si prosegue in discesa lungo il ghiacciaio sino a raggiungere l'impressionante spianata glaciale del Konkordiaplatz, che si attraversa restando sulla sinistra e lasciando oltre il margine di questo particolare ghiacciaio, sulla propria sinistra i seracchi che contraddistinguono l'innesto dell' Ewigschneefeld nel Konkordiaplatz; si raggiunge quindi la confluenza della colata glaciale del Gruneggfirn (sin qui 2h-2h30, 750 metri di dislivello in discesa). Si risale quest'ultimo ghiacciaio (qualche crepaccio specie a stagione inoltrata) restando all'inizio nella sua parte centrale, quindi tagliando sulla destra di un avancorpo roccioso; si guadagna l'avvallamento nevoso che conduce alla Grunhornlucke (3286 m), da dove si scende alla volta del Fieschergletscher, perdendo altri 300 metri di dislivello. Dopo aver raggiunto il ghiacciaio sottostante lo si attraversa in direzione del Finsteraarhorn e del già visibile rifugio. Si guadagna con una breve risalita lungo il sentiero in parte attrezzato la Finsteraarhornhutte (3048 m).

Dalla Konkordiautte si ridiscende lungo il sentiero attrezzato sul sottostante Gruneggfirn e lo si risale verso est-nord-est (qualche crepaccio, normalmente è presente una buona traccia) sino a raggiungere la Grunhornlucke (3286 m), forcella nevosa tra il Grunegghorn ed il Fiescher Gabelhorn; da qui si scende al Fieschergletscher. Raggiunto il ghiacciaio sottostante si lascia sulla destra la Finsteraarhornhutte e si risale facilmente il Fieschergletscher fino a portarsi alla base della serraccata sottostante il versante meridionale dell'Ochs.
Dalla Finsteraarhornhutte invece, ridisceso il sentiero di accesso al rifugio, si mette piede sul ghiacciaio ricongiungendosi in breve all'intinerario appena descritto.
Il superamento della serraccata può presentare qualche tratto piuttosto ripido (40°, attenzione in caso di ghiaccio) e la si risale restando di preferenza sulla destra, tra grandi ed insidiosi crepacci, che si fanno ancor più numerosi e difficili da superare a stagione avanzata; attenzione anche al pericolo di caduta di blocchi di ghiaccio dai seracchi soprastanti. Costeggiando alla base tutto il versante sud dell'Ochs, si superano gli ultimi crepacci guadagnando i tranquilli e poco ripidi pendii superiori del ghiacciaio, lungo i quali si raggiunge senza più problemi la Fieschersattel (3923 m), sella nevosa che separa l'Hinter dal Gross Fiescherhorn.
Da qui, come per l'intinerario precedente, si attacca la cresta sud-est del Gross Fiescherhorn e la si risale restando nei pressi del filo su roccia buona (II) con qualche tratto nevoso; ci si sposta sulla destra (est) per evitare su neve dei salti verticali un po' più impegnativi; in particolare un massiccio torrione può essere superato direttamente (III-) oppure aggirato a destra lungo un ripido ma breve canalino nevoso (45°, attenzione in caso di ghiaccio). Raggiunta infine la parte alta della cresta, per facili roccette (neve ad inizio stagione) si guadagna la vetta.
In discesa si segue la stessa via di salita, oppure si può effettuare la traversata scendendo verso l'Ewigschneefeld per poi decidere se dirigersi alla volta della Konkordiahutte o risalire verso la Monchsjochhutte e lo Jungfraujoch (vedi sopra).

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