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Weissmies

4023 m

Versante nord-ovest e Cresta sud-ovest (Triftgrat)

La Weissmies è una bella vetta piramidale di roccia e ghiaccio, che si alza tra la valle di Saas ed il Passo del Sempione. La via per il versante nord-ovest e la parte alta della cresta sud-ovest (Triftgrat) si sviluppa completamente su neve e ghiaccio; data la relativa facilità tecnica, normalmente l'intinerario risulta essere piuttosto frequentato e ci si trova quindi spesso una traccia ben marcata. In ogni caso non bisogna sottovalutare i crepacci del Triftgletscher, pericolosi in particolare a stagione avanzata quando possono essere attrezzati con passerelle o scalette, ed alcuni tratti piuttosto ripidi ed a volte ghiacciati lungo il fianco nevoso che conduce alla Triftgrat, oltre alle possibili cornici lungo la cresta. L'accesso ai rifugi è notevolmente facilitato dagli impianti di risalita: per la Weissmieshutte bisogna camminare al massimo un'oretta, mentre al rifugio-ristorante di Hohsaas si giunge direttamente in funivia, soluzione utile quest'ultima per chi voglia tentare la salita in giornata (acclimatazione permettendo). Salire a piedi da Saas Grund richiede decisamente un po' più di fatica... Questo intinerario è anche una classica ed apprezzata salita scialpinistica. Panorama immenso: tra gli altri Mischabel, Monte Rosa, Oberland Bernese ed il lontano Bernina.

Difficoltà: PD ( 40° )
Dislivello: 950m (Hohsaas) o 350m + 1300m (Weissmieshutte)
Tempo: 3h-4h (Hohsaas) o 1h + 4h-5h (Weissmieshutte)

Da Saas Grund (1559 m) è possibile raggiungere direttamente in funivia la stazione a monte (con annesso ristorante-rifugio) di Hohsaas (3098 m).
Per la Weissmieshutte (2726 m) invece occorre lasciare gli impianti alla stazione intermedia di Kreuzboden (2397 m) da dove un sentiero ben marcato conduce al rifugio. [1h]
Se si parte a piedi da Saas Grund, si devono aggiungere un paio d'ore e 850 metri di dislivello: all'inizio si segue la comoda mulattiera che con varie svolte raggiunge prima Unter dem Berg ed in seguito, attraverso il bosco, le baite di Trift (2072 m). Da qui il sentiero prosegue lungo la valle del Triftbach e per dossi erbosi raggiunge la stazione della funivia di Kreuzboden (2397 m, 2h), da dove si prosegue per la Weissmieshutte (2726 m).

Dalla Weissmieshutte si risalgono dei dossi morenici lungo tracce di sentiero tra massi e sfasciumi (segnalazioni) sino a raggiungere il rifugio-ristorante di Hohsaas (3098 m). [1h]
Da qui, dopo essere saliti brevemente, si scende lungo una specie di stradina sino a raggiungere il Triftgletscher. Si risale il ghiacciaio restando inizialmente sulla sinistra (numerosi crepacci; in caso di pessime condizioni si possono trovare scalette o passerelle) per evitare un vero labirinto di crepacci che si sviluppa più sulla destra, sino a raggiungere una zona meno ripida a monte della prima serraccata; solo qui è possibile tagliare verso destra in direzione del versante nord-ovest della Weissmies. Si attraversa un tratto pianeggiante meno crepacciato (3300 m) prima di affrontare il fianco glaciale piuttosto ripido (40°, attenzione in caso di ghiaccio) che si risale in diagonale verso destra (a volte vengono posti dei pali segnaletici). Ci si porta, dopo aver evitato alcuni grandi crepacci, ad una spalla nevosa (3500 m). Lungo pendii più facili ma di pendenza ancora abbastanza sostenuta (sempre attenzione a eventuali crepacci) ci si dirige verso sinistra alla volta della cresta sud-ovest (Triftgrat) della Weissmies. Lasciata sulla destra la cupola nevosa dell'anticima sud-ovest (3820 m), si raggiunge la parte finale della Triftgrat, tecnicamente abbastanza semplice ma che richiede comunque attenzione per via delle possibili cornici; restando leggermente a sinistra del filo, si supera ancora un tratto un po' ripido per poi guadagnare più facilmente la vetta. [3h-4h]
In discesa normalmente si ripercorre la via di salita, oppure si può effettuare la traversata scendendo lungo la cresta sud-est ed il versante sud (vedi sotto).

Versante sud e Cresta sud-est

La seconda (ed originale) via normale della Weissmies raggiunge la vetta per il versante sud e lungo la cresta sud-est. Si tratta di una salita piuttosto semplice e, a differenza di quella per il versante nord-ovest e la Triftgrat, in prevalenza rocciosa (se in buone condizioni): gli unici tratti su neve sono il facile ghiacciaio alla base della cresta e il tratto sommitale tra l'anticima e la vetta vera e propria, affilato e con cornici, dove occorre prestare la dovuta attenzione. L'ambiente montano di questo lato della montagna non è pesantemente deturpato da funivie e skilift; vi è solo un impianto di risalita, peraltro poco pratico per raggiungere l'Almagelleralp. Per la discesa si può effettuare la traversata scendendo lungo la cresta sud-ovest ed il versante nord-ovest, sfruttando poi eventualmente la funivia per scendere a Saas Grund (a 4 kilometri da Saas Almagell) oppure da Kreuzboden tornare all'Almagelleralp lungo il bel sentiero dell'Hohenweg.

Difficoltà: PD ( I / 40° )
Dislivello: 1200m + 1150m
Tempo: 3h30-4h + 4h-5h

Da Saas Almagell (1673 m) si segue il sentiero (indicazioni) che sale con varie svolte attraversando anche un bel bosco di larici sino a raggiungere il ponte sull'Almagellerbach (2053 m). Dopo averlo oltrepassato, si prosegue sul lato opposto della valle (Almagellertal) sino a raggiungere l'Hotel Almagelleralp (2194 m). [1h30]
Da qui sono possibili due varianti, di ugual lunghezza: "Talweg" o "Saumerweg". Nel primo caso dopo aver attraversato dei pascoli, il sentiero prosegue superando dapprima il Rottalbach e, più avanti, il Wysstalbach (2354 m). Oltrepassate delle rocce, ci si riporta sulla sinistra verso un altro ponte sul Wysstalbach; senza attraversarlo, si rimane sulla destra del torrente per risalire dei pendii erbosi sino a raggiungere la spianata sassosa dove si trova l'Almagellerhutte (2894 m).
Se si opta per il "Saumerweg" dall'Almagelleralp seguire per circa 150 metri il sentiero in direzione di Kreuzboden, quindi prendere ad un bivio quello che verso ovest porta dopo varie svolte ad attraversare il Rottalbach più in alto della variante precedente. Proseguendo ancora in direzione ovest ci si inoltra nella Wysstal; si supera anche il Wysstalbach e ci si riunisce all'intinerario "Talweg", che lungo pendii erbosi ed infine detritici porta all'Almagellerhutte (2894 m). [2h-2h30]

Dal rifugio si segue il sentiero (segnalato) che risale una dorsale dapprima erbosa e poi detritica; dopo aver guadagnato quota 3000 metri, si taglia sulla sinistra attraversando per rocce rotte sino a raggiungere il canale che proviene dallo Zwischbergenpass. Lo si attraversa zigzagando tra grossi blocchi rocciosi portandosi sul lato opposto e ritrovando così una traccia di sentiero che con varie svolte risale il pendio detritico soprastante sino a guadagnare lo Zwischbergenpass (3268 m). [1h]
Da qui occorre contornare sulla destra per neve e tracce di sentiero la prominenza rocciosa della quota 3342 metri, fino a raggiungere il pendio glaciale compreso tra la cresta sud-est e la cresta sud-sud-est. Lo si risale sin dove è possibile, quindi ci si sposta sulle rocce a sinistra; si prosegue lungo la cresta che presenta qualche facile passaggio di arrampicata (I) e che conduce all'anticima della Weissmies (3961 m). Ora non resta che superare l'ultimo tratto di cresta nevosa, non difficile ma piuttosto affilata e spesso con cornici verso destra: prestando attenzione si procede rimanendo un po' a sinistra del filo sino a raggiungere la vetta. [3h-4h]
In discesa si può ripercorre la via di salita, oppure si può optare per la traversata scendendo lungo la cresta sud-ovest ed il versante nord-ovest (vedi sopra).

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