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Castore

4221 m

Cresta sud-est

Il Castore è il più alto dei due "gemelli", Castore e Polluce: montagne che appaiono come tali solo se viste dal versante settentrionale. Esteticamente è una bella montagna, una piramide quasi interamente nevosa. La via normale dal rifugio Quintino Sella è la più facile e segue la bella cresta sud-est, semplice ma abbastanza aerea nella sua parte superiore. Il problema maggiore da affrontare è l'affollamento, che nei week-end estivi può raggiungere livelli incredibili: anche per il Quintino Sella ormai bisogna prenotare con mesi di anticipo, se si vuol essere certi del posto letto. L'alternativa più "sportiva" consiste sempre nel portare con sè la tenda, che è possibile piantare sulla neve nelle immediate vicinanze del rifugio, vento permettendo... Il panorama, a 360 gradi, è notevole, in special modo sul vicino Lyskamm.

Difficoltà: F+ ( 35° )
Dislivello: 850m + 650m
Tempo: 3h + 2h-3h

Dal colle di Bettaforca (2672 m), raggiunto in seggiovia da Stafal (1825 m; per una salita a piedi aggiungere 2-3 ore e 850 m di dislivello), ci si porta per sentiero ben tracciato al passo di Bettolina. Il sentiero prosegue quindi tra gli sfasciumi con tratti pietrosi alternati ad attraversamenti di nevai. Dopo un baitello il sentiero sale a destra del filo di cresta, spesso con tratti nevosi, sino a guadagnare la cresta stessa che presenta dei passaggi esposti (attenzione con neve o ghiaccio) attrezzati con corde fisse ed un ponticello. Superato un ultimo risalto roccioso attrezzato si giunge al rifugio Quintino Sella (3585 m). [3h]

Dal rifugio si risale il ghiacciaio di Felik, normalmente su un'ottima traccia, lasciando a sinistra la Punta Perazzi. Giunti ad un ripido pendio si supera la crepaccia terminale (di solito verso destra) e lo si risale sino a giungere al colle di Felik (4061 m). Qui si segue verso sinistra l'evidente traccia per il Castore, proseguendo lungo la sua nevosa cresta sud-est: inizialmente si sale un breve pendio puittosto ripido, poi dall'anticima si continua lungo la bella ed aerea cresta che con qualche su e giù, ma senza particolari difficoltà, porta in vetta. [2h-3h]

In discesa si può seguire la via di salita, oppure si può effettuare la traversata della montagna e scendere per la cresta nord-ovest e la parete ovest (vedi sotto) fino al rifugio Guide d'Ayas e quindi a Saint Jacques, da dove si risale al colle di Bettaforca (la traversata fatta in questo senso è vantaggiosa solo se si vuol raggiungere il bivacco Rossi e Volante o il Klein Matterhorn, altrimenti è consigliabile effettuarla in senso opposto). [8h-9h]

Parete ovest e cresta nord-ovest

La parete ovest del Castore rappresenta la via normale per chi sale dalla val d'Ayas. Qui l'affollamento è decisamente inferiore rispetto a quello osservabile lungo la cresta sud-est: la via è un po' più ripida e tecnicamente più complicata, specie in caso di ghiaccio scoperto. Già l'avvicinamento al rifugio Guide d'Ayas, se effettuato partendo da Saint Jacques (è anche possibile usufruire di un servizio di jeep fino a Pian Verra superiore), comporta fatica e dislivello doppi rispetto a quelli necessari per raggiungere il rifugio Quintino Sella. Una bella soluzione consiste nell'effettuare la traversata, peraltro classica, salendo per la parete ovest e scendendo lungo la cresta sud-est, per tornare poi a Saint Jacques dal colle di Bettaforca.

Difficoltà: PD+ ( 45° )
Dislivello: 1700m + 850m
Tempo: 5h-6h + 3h-4h

Da Saint Jacques in val d'Ayas (1670 m) si segue la mulattiera tra i larici sino a Fiery. Si prosegue per boschi e radure sino al Pian Verra inferiore (2050 m), attraversato il quale per la strada sterrata si giunge al Pian Verra superiore (2382 m); se si sale sin qui in fuoristrada (a pagamento, informarsi a Saint Jacques) si risparmiano 2 ore e 700 metri di dislivello.
Attraversato un ponticello il sentiero segue a lungo il filo della morena, a volte spostandosi un po' sulla destra per tratti erbosi e detriti, sino ad un tratto più ripido che porta al rifugio Mezzalama (3004 m). [4h]
Da qui si prosegue per il sentiero nella pietraia verso nord (ometti) sino a raggiungere il ghiacciaio, che si attraversa verso destra per aggirare lo sperone roccioso sulla sommità del quale è posto il rifugio Guide d'Ayas. Dopo averlo aggirato, lo si risale per tracce nella pietraia o si resta nel canale nevoso a fianco sino al rifugio (3394 m). [5h-6h]

Dal rifugio Guide d'Ayas si risale il grande ghiacciaio di Verra sin sotto la parete sud del Polluce, da dove in breve ci si porta presso il colle di Verra (3848 m). Poco prima di raggiungerlo si sale in diagonale verso destra lungo la parete ovest del Castore (45°) sino a raggiungere la parte centrale; si continua quindi a salire a zig-zag (su terreno spesso tracciato) prestando attenzione agli eventuali crepacci. Nella parte superiore ci si sposta a sinistra verso la cresta nord-ovest, e la si raggiunge presso una sella con un ultimo pendio ripido (45°, attenzione al ghiaccio). Da qui si segue la cresta, a tratti affilata, sino alla vetta. [3h-4h]

In discesa si può seguire la via di salita, oppure si può effettuare la traversata della montagna scendendo per la cresta sud-est (vedi sopra) al rifugio Quintino Sella e al colle di Bettaforca, da dove si ridiscende a Saint Jacques. [5h-6h]

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