LA METODOLOGIA USATA E LE INTERVISTE

Per la raccolta dati della ricerca condotta, si è adottato uno dei metodi classici di ricerca psicosociale classica cioè quella definita intervista semistrutturata o anche "intervista in profondità" (Banana 1981) o "intervista focalizzata" (Fiske e Kendall 1956) o "intervista a risposte libere" (Golden e Dautriat 1958) o semplicemente "intervista" poiché contrapposto al "questionario" (Dautriat 1977).
Il metodo consiste in un colloquio il più possibile libero e spontaneo che si instaura tra l'intervistatore e il soggetto intervistato seguendo una serie di argomenti stabiliti in precedenza in base agli obiettivi della ricerca, liberi da pregiudizi e verosimilmente elastica.
Con questa metodologia si cerca di permettere all'intervistato di esprimersi liberamente secondo i propri parametri personali in contrapposizione a quello che accade con l'intervista quantitativa in cui le risposte sono rappresentate da "parametri" scelti accuratamente dal ricercatore stesso.La ricerca sul campo è stata preceduta da una ricerca sociale - economica della zona oggetto dello studio, ciò ha permesso di scegliere accuratamente il campione di intervistati. Si è deciso di svolgere interviste individuali strategici (Buzzone, 1979),permettendo di individuare una serie di testimoni qualificati sulla base del loro ruolo rispetto la tematica dei musei ed ecomusei presenti sul territorio. Le dimensioni del campione intervistato sono state scelte in base alla tradizione della ricerca qualitativa. Il campione di solito si aggira intorno alle trenta unità, si scende anche a venti ed è raro che si superino i cinquanta o sessanta unità. Nel caso specifico e contemporaneamente all'analisi delle interviste man mano che si effettuavano, si è scelto di interrompere il campione al ventunesimo soggetto, in quanto erano comuni in tutti gli intervistati le linee di pensiero sugli argomenti proposti.
I colloqui sono stati eseguiti nelle sedi di lavoro, nelle abitazioni private e nelle sedi museali, fra i mesi di aprile e novembre 2003.
L'intervista si è svolta con una prima presentazione delle domande, con evidente preoccupazione di tutti gli intervistati per la vastità degli argomenti, con la registrazione su nastro magnetico di tutte le risposte date, tuttavia molto spesso il colloquio è proseguito alla fine dell'intervista a registratore spento, che ha permesso l'acquisizione di informazioni significative, per lo più personali.
In un secondo tempo le interviste sono state sbobinate e trascritte e su di esse è stata condotta un'analisi del contenuto in base ai temi principali emersi.
L'intervistatore prima di formulare le domande esponeva brevemente gli intenti del lavoro e in generale dopo i primi minuti di visibile imbarazzo rispondevano apertamente alle domande.
Una volta formulate le domande si è deciso di testare il questionario somministrandolo ad un soggetto; si è deciso di modificare alcune domande in termini di linguaggio per chiarire meglio alcune tematiche.
Anche se il numero degli intervistati è risultato esiguo, si è tentato di presentare un ventaglio di tematiche a carattere generale. Si è rispettato l'anonimato degli intervistati e pertanto sono definiti in generale con la professione svolta, si specifica che tutti gli intervistati amministratori svolgono altro lavoro in diversi campi e spesso essi stessi fanno parte delle associazioni locali.