DOCUMENTAZIONE

la documentazione principale a cui mi sono riferita sono: statistiche demografiche della Provincia di Torino, della Regione Piemonte e dati Istat. Per quanto riguarda il territorio della Comunità Montana mi è stato di grande aiuto lo studio e l'analisi del Piano Pluriennale di Sviluppo Socio-Economico 2001-2005 della Comunità Montana e il Patto Terrritoriale della Stura.
Per quanto riguarda la popolazione residente, dal grafico sottostante, si può avere un'idea dell'andamento demografico (1991-2001) all'interno del territorio:


Il sistema socio-economico prevalente del passato che garantiva un reddito alle popolazioni valligiane era fondato sull'estrazione mineraria.
Oggi definitivamente scomparsa, ha lasciato il posto a piccole imprese industriali nel settore tessile, cartario e meccanico, con una prevalenza di piccole imprese a conduzione familiare rivolte soprattutto al settore dell'edilizia.
Di primaria importanza era inoltre l'industria siderurgica, primi in Italia ad avere realizzato delle bombarde, le fucine locali erano specializzate nella lavorazione di attrezzi in ferro e di chiodi da scarpe e da lavoro. Questo settore nella seconda metà dell'ottocento contava più di centoventi chiodaioli e ogni abitazione possedeva una fucina. Questo settore vide la sua decadenza alla fine della prima guerra mondiale quando le nuove industrie dislocate in pianura offrirono maggiore produzione e costi minori, per cui la maggior parte delle fucine furono abbandonate e i piccoli artigiani abbandonarono la propria attività per dedicarsi al lavoro nelle nascenti industrie cartarie e tessili del fondovalle. L'agricoltura che in passato era orientata in produzioni di tipo zootecnico per la produzione di latte e carne, è man mano diminuita ma contemporaneamente alcune aziende hanno saputo ottimizzare la produzione e migliorare la qualità del prodotto finale.
Il settore secondario e terziario risulta in forte sviluppo, ben organizzato ed efficiente soprattutto nella fascia pedemontana nei Comuni di Lanzo, Cafasse, Balangero e Corio. I settori di maggior interesse sono quello manifatturiero, quello per la produzione cartaria e meccanica. Bene prezioso per le Valli è l'acqua sia come bene di consumo ma come fonte rinnovabile di energia: è presente uno stabilimento a Balme per la produzione di acque minerali e numerose sono le centrali idroelettriche presenti sul territorio undici in tutto. Per quanto riguarda il settore privato la maggior occupazione è rilevata nel settore commerciale, nelle costruzioni, attività immobiliari, il turismo.