E'
difficile delineare una "biografia a strisce" su Akira
Toriyama rimanendo imparziali. Almeno per un Otaku.
Personalmente ritengo che
Toriyama sia stato uno dei pochi autori, insieme 'Mushi' Osamu
Tezuka, a condizionare la tendenza generale nella condotta e nella
grafica di tendenza adottata dai mangaka.
E così come gli 'occhioni'
alla Tezuka sono diventati uno standard, lo sono diventati anche i
tratti spigolosi, le campiture a grigetto e i mitici capelli "a
carciofo" di Dragonball Z.
Akira Toriyama degli esordi
e' essenzialmente una persona semplice, un ragazzo di campagna un
po' svogliato con una spiccata predisposizione per il disegno. Fin
da piccolo riesce particolarmente nei ritratti di animali e di
autovetture, di cui riesce a carpire le principali linee
caratterizzanti per farle divenire la parodia arrotondata e
addolcita su carta. Terminati gli studi Akira trova lavoro in uno
studio di progettazione tecnica, ma sebbene sia portato per il
lavoro la sua trascuratezza naturale, molto spesso ironizzata nei
manga, e la prospettiva di potersi affermare come disegnatore, lo
spingono ad abbandonare quel mestiere. Akira prova i primi concorsi
fumettistici, ma non ne ingrana proprio una. Basta leggere il primo
lavoro di Toriyama World, una raccolta di episodi
autoconclusivi, per cogliere le lacune dei primi lavori dell'autore.
Ma l'allora direttore responsabile della testata Shoen Jump
continuava ad incoraggiarlo, garantendogli che la sua costanza
sarebbe stata premiata. E così e' stato, e ora i manga di
Akira Toriyama sono letti in tutto il mondo.
La sua più famosa opera di
esordio e' 'Dottor Slum Arale chan' , che potrebbe essere vista come
la parodia agreste e naif di Testo Atom di Osamu Tezuka. Questa
opera ha portato l'autore al trionfo, e Dragonball, la saga di Goku,
lo ha consegnato alla consacrazione. Dragonball ha segnato dodici
anni di vita ed evoluzione artistica del nostro, tanto che se
ci si trovasse di fronte per la prima volta ad uno dei primi numeri,
saltando ad uno degli ultimi si penserebbe subito ad un altro
fumetto.
La trama perde la
connotazione prettamente comica delle prime tavole, i tratti
divengono piu' spigolosi e marcati, l'universo attorno ad i
protagonisti si espande dalle montagne in cui e' nato il
protagonista fino a toccare mondi sconosciuti dello spazio e
dell'ultraterreno. E dove punta Akira Toriyama adesso? Sicuramente
e' stufo di scontri del 'più' forte contro il più forte, e cerca
di scrollarsi di dosso l'archetipo del 'picchiaduro' alla
playstation che ne ha decretato la popolarità.
Ma 'Kowa!', storiella
leggera per bambini alla Fujiko Fujio, non sembra riscontrare
il favore del pubblico, nonstante il fenomeno 'Poket Monster'. La
comparsa sulla scena di anime come Evangelion e Lain, che hanno
rivoluzionato e elevato considerevolmente gli standard degli
spettacoli animati televisivi per ragazzi, richiedono ad Akira una
nuova dose di inventiva. E mentre aspettiamo corro a rileggermi per
l'ennesima volta i volumetti di Dragonball, la più bella saga mai
apparsa su strisce. |