Le apparizioni e il messaggio di Fatima
secondo i manoscritti di suor Lucia

di ANTONIO AUGUSTO BORRELLI MACHADO


Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio


da Antonio A. Borelli Machado, Le apparizioni e il messaggio di Fatima secondo i manoscritti di suor Lucia, Piacenza: Cristianità, 1977; pp. 19-63.


II. APPARIZIONI DELLA SANTISSIMA VERGINE
(terza parte)

QUARTA APPARIZIONE: 15 AGOSTO 1917



Il giorno 13 agosto, in cui avrebbe dovuto svolgersi la quarta apparizione, i veggenti non poterono essere presenti alla Cova da Iria, poiché furono rapiti dall'amministratore di Ourém, che a forza volle strappare loro il segreto. I bambini rimasero irremovibili.
Alla solita ora, alla Cova da Iria, si udì un tuono, al quale seguì un lampo, e i presenti notarono una piccola nuvola bianca librarsi qualche minuto sull'elce. Si osservarono anche fenomeni di colorazione, di diversi colori del volto delle persone, degli abiti, delle piante, del suolo. La Madonna era certamente venuta, ma non aveva trovato i veggenti.
Il 15 agosto (13), Lucia era con Francesco e un altro cugino in una località detta Valinhos, una proprietà di uno dei suoi zii, quando, alle quattro del pomeriggio, cominciarono a prodursi le variazioni atmosferiche che precedevano le apparizioni della Madonna alla Cova da Iria: un improvviso abbassamento della temperatura e un oscurarsi del sole. Lucia, sentendo che si avvicinava qualcosa di soprannaturale e che li avvolgeva, mandò a chiamare in fretta Giacinta, che giunse in tempo per vedere la Madonna che annunciata, come le altre volte da un riflesso di luce era apparsa su un elce, o querciolo, un poco più grande di quello della Cova da Iria.

LUCIA: "Cosa vuole da me Vostra Signoria?"

LA MADONNA: "Voglio che continuiate ad andare alla Cova da Iria il 13 e che continuiate a recitare il rosario tutti i giorni. L'ultimo mese farò il miracolo perché tutti credano" (14).

LUCIA: "Vostra Signoria, che cosa vuole che si faccia con il denaro che il popolo lascia alla Cova da Iria?"

LA MADONNA: "Fate due portantine: una portala tu con Giacinta e altre due bambine vestite di bianco, e l'altra la porti Francesco con altre tre bambini. Il denaro delle portantine è per la festa della Madonna del Rosario, e quello che avanza serve per una cappella che dovete far fare" (15).

LUCIA: "Vorrei chiederLe la guarigione di alcuni malati".

LA MADONNA: "Sì, alcuni li guarirò entro l'anno".. E assumendo un aspetto più triste, raccomandò loro di nuovo la pratica della mortificazione, dicendo, alla fine di tutto: "Pregate, pregate molto e fate sacrifici per i peccatori, perché molte anime vanno all'inferno perché non vi è chi si sacrifichi e preghi per loro".
«E, come al solito, cominciò n elevarsi verso oriente».
I veggenti tagliarono rami della pianta su cui era apparsa loro la Madonna, e li portarono a casa. I rami diffondevano un profumo particolarmente soave (16).



QUINTA APPARIZIONE: 13 SETTEMBRE 1917



Come altre volte, dai presenti, il cui numero fu calcolato tra le 15 e le 20 mila persone, o forse più, fu osservata una serie di fenomeni atmosferici: l'improvviso abbassamento della temperatura l'impallidire del sole fino al punto da vedersi le stelle, una specie di pioggia come di petali iridati o di fiocchi di neve, che scomparivano prima di posarsi per terra. In particolare, questa volta, fu notato un globo luminoso che si muoveva lentamente e maestosamente in cielo da oriente verso occidente, e verso la fine dell'apparizione, in senso contrario. I veggenti notarono, come al solito, il riflesso di una luce e poi la Madonna sull'elce:

LA MADONNA: "Continuate a recitare il rosario per ottenere la fine della guerra. In ottobre verranno anche Nostro Signore, la Madonna Addolorata e quella del Carmelo, san Giuseppe con Gesù Bambino, per benedire il mondo. Dio è contento dei vostri sacrifici, ma non vuole che dormiate con la corda, portatela soltanto di giorno" (17).

LUCIA: "Mi hanno chiesto di chiederLe molte cose: guarigione di alcuni malati, di un sordomuto".
LA MADONNA: "Sì, ne guarirò alcuni, altri no (18). In ottobre farò un miracolo perché tutti credano" (19).
«E, cominciando a elevarsi, scomparve come al solito» (20).



SESTA E ULTIMA APPARIZIONE: 13 OTTOBRE 1917



Come le altre volte, i veggenti notarono il riflesso di una luce e poi la Madonna sul querciolo:
LUCIA: "Che cosa vuole da me Vostra Signoria?"

LA MADONNA: Voglio dirti di fare in questo luogo una cappella in mio onore, che sono la Regina del Rosario, di continuare sempre a recitare il rosario tutti i giorni. La guerra sta per finire e i militari ritorneranno presto alle loro case".

LUCIA: "Io avevo molte cose da chiederLe. Se guariva alcuni malati e se convertiva alcuni peccatori...".

LA MADONNA: ' Alcuni sì, altri no (21), Bisogna che si pentano, che chiedano perdono dei loro peccati". E assumendo un aspetto più triste: "Non offendano più Dio nostro Signore che è già molto offeso" (22).
Quindi, aprendo le mani, la Madonna le fece riflettere sul sole, e mentre si elevava, il riflesso della sua luce continuava a proiettarsi sul sole.
Lucia, a quel punto, esclamò: a Guardate il sole!»
Scomparsa la Madonna nella immensa distanza del firmamento, successivamente si presentarono agli occhi dei veggenti tre quadri, il primo simboleggiante i misteri gaudiosi del rosario, poi quelli dolorosi e infine quelli gloriosi (soltanto Lucia vide i tre quadri; Francesco e Giacinta videro soltanto il primo).
Apparvero, accanto al sole, san Giuseppe con Gesù Bambino, e la Madonna del Rosario. Era la Sacra Famiglia.
La Vergine era vestita di bianco, con un manto azzurro.
Anche san Giuseppe era vestito di bianco e Gesù Bambino di rosso chiaro. San Giuseppe benedisse la folla, facendo tre volte il segno della croce. Gesù Bambino fece altrettanto.
Seguì la visione della Madonna Addolorata e di Nostro Signore afflitto dal dolore sulla via del Calvario. Nostro Signore fece un segno di croce per benedire il popolo. La Madonna non aveva la spada nel petto. Lucia vedeva soltanto la parte superiore del corpo di Nostro Signore.
Finalmente apparve, in una visione gloriosa, la Madonna del Carmelo, incoronata Regina del cielo e della terra, con in braccio Gesù Bambino.
Mentre davanti agli occhi dei veggenti si svolgevano queste scene, la grande moltitudine, da 50 a 70 mila spettatori, assisteva al miracolo del sole.
Era piovuto nel corso di tutta l'apparizione. Alla fine del colloquio di Lucia con la Madonna, nel momento in cui la santissima Vergine si elevava e che Lucia gridava «Guardate il sole!», le nuvole si aprirono, lasciando vedere il sole come un immenso disco d'argento. Brillava con una intensità mai vista, ma non accecava. Tutto questo durò solo un attimo. L'immensa palla cominciò a «ballare». Come una gigantesca ruota di fuoco, il sole girava velocemente. Si arrestò per un certo tempo, per poi ricominciare a girare su sé stesso vertiginosamente. Quindi i suoi bordi divennero scarlatti e si allontanò nel cielo, come un turbine, spargendo rosse fiamme di fuoco. Questa luce si rifletteva sul suolo, sulle piante, sugli arbusti, sui volti stessi delle persone e sulle vesti, assumendo tonalità scintillanti e colori diversi. Animato per tre volte da un movimento folle, il globo di fuoco parve tremare, scuotersi e precipitarsi zigzagando sulla folla terrorizzata.
Il tutto durò circa dieci minuti. Finalmente il sole tornò zigzagando al punto da cui era precipitato, restando di nuovo tranquillo e splendente, con lo stesso fulgore di tutti i giorni.
Il ciclo delle apparizioni era terminato.
Molte persone notarono che le loro vesti, inzuppate dalla pioggia, erano improvvisamente asciugate.
Il miracolo del sole fu osservato anche da numerosi testimoni posti fuori dal luogo delle apparizioni, fino a quaranta chilometri di distanza (23).


(13) Vi è qualche dubbio su questa data. La stessa suor Lucia non la ricorda bene: nelle Memórias II e IV dice che fu in questo giorno, ma nella risposta al dr. Goulven opta per il 19, scrivendo a margine: «È la data per la quale propendo di più, perché se fosse stato il 15 saremmo stati in prigione soltanto un giorno intero; e ricordo che vi restammo di più» (SEBASTIÃO MARTINS DOS REIS, op. cit., p. 43).
Nell'inchiesta canonica dell'8 luglio 1924, Lucia fa un rapporto circostanziato, giorno per giorno, della sua prigionia insieme agli altri veggenti, e dice che i tre ritornarono da Ourém il 16. Così la maggior parte degli autori dà come certa la data del 19 agosto, corrispondente alla domenica seguente, poiché la veggente ricorda che l'apparizione avvenne in una festa di precetto.
Ora, tanto nelle sue Memórias II e IV come nella inchiesta canonica, Lucia afferma perentoriamente che l'apparizione dei Valinhos avvenne lo stesso giorno del suo ritorno da Vila Nova de Ourém. Siccome i bambini erano stati rapiti il 13, se l'apparizione fosse avvenuta il 19, essi sarebbero rimasti prigionieri sei giorni, e anche questo pare eccessivo.
Quindi Galamba de Oliveira opta per il 15, pensando che vi possa essere stato un errore di conto di una notte e di un giorno, nella narrazione fatta da Lucia davanti alla commissione.

(14) Su questo punto De Marchi aggiunge le parole della Madonna: «Se non ti avessero portata a Vila Nova il miracolo sarebbe stato più strepitoso». Nessun altro autore registra questa frase, che non compare neppure nelle Memórias di suor Lucia.

(15) Secondo il racconto fatto da Lucia di questa apparizione al priore della parrocchia di Fátima il 21 agosto 1917, confermato dalle risposte alla inchiesta canonica dell'8 luglio 1924, questa ultima frase non sarebbe stata detta nella quarta, ma nella quinta apparizione, dove la pone De Marchi (cfr. G. DE MARCHI, op. cit., p. 169).


(16) Cfr. Memórias e Cartas da Irmã Lúcia, cit., II, p. 150; IV, pp. 342 e 344; G. DE MARCHI, op. cit., pp. 151-152; W. T. WALSH, op. cit., pp. 184-186; L. G. DA FONSECA, op. cit., pp. 69-70; J. GALAMBA DE OLIVEIRA, op. cit., p. 89.

(17) I bambini avevano cominciato a usare come cilicio un pezzo di corda grossa, che non si toglievano neppure per dormire. Questo molte volte impediva loro di prendere sonno, e passavano intere notti bianche. Da questo l'elogio e la raccomandazione della Madonna.

(18) De Marchi continua la frase della Madonna: «perché Gesù non si fida di loro». Nelle risposte al dr. Goulven, suor Lucia dice che non ricorda di avere riferito questa frase (cfr. SEBASTIÃO MARTINS DOS REIS, op. cit. p. 45).
De Marchi pone a questo punto anche la seguente richiesta di Lucia alla Madonna: «Ci sono molti che dicono che io sono una imbrogliona, che meriterei di essere impiccata o arsa viva. Fate un miracolo perché tutti credano!»
Nessuna di queste frasi compare nelle Memórias di suor Lucia.

(19) De Marchi aggiunge il seguente dialogo:

LUCIA: "Alcune persone mi diedero due lettere per Voi ed una boccetta d'acqua di Colonia".
LA MADONNA: "Queste cose no servono per il Cielo"
In risposta all'interrogatorio di don José Pedro da Silva, suor Lucia dice che non ricorda di avere offerto alla Madonna del «profumo» (cfr. SEBASTIÃO MARTINS DOS REIS, op. cit., p. 63). Anche questo colloquio non compare nelle Memórias della veggente.

(20) Cfr. Memórias e Cartas da Irmã Lucia, cit., II, p. 156; IV, pp. 348 e 350; G. DE MARCHI, op. cit., pp. 199-200 W. T. WALSH op. cit, pp. 194-195; L. G. DA FONSECA, op. cit., pp. 78-79; J. GALAMBA DE OLIVEIRA, op. cit., p. 93.

(21) In una lettera del 18 maggio 1941 a p. José Bernardo Conçalves S. J., suor Lucia chiarisce che, a questo punto, la Madonna disse che avrebbe concesso alcune di queste grazie entro un anno e altre no (cfr. Memórias e Cartas da Irmã Lúcia, cit., p. 442).

(22) De Marchi conclude questa apparizione in questo modo:

LUCIA: "Non volete più venire da me?"

LA MADONNA: "Non voglio altro".

LUCIA: Io pure non vi chiedo più nulla".

Questo pittoresco colloquio non compare nelle Memórias di suor Lucia.

(23) Cfr. Memórias e Cartas da Irmã Lúcia, cit., II, p. 162; IV, pp. 348 e 350; S. DE MARCHI, op. cit., pp. 199-200; W. T. WALSH, op. cit., pp. .217-221; L.G. DAFONSECA, op. cit., 102-105; J. GALAMBA DE OLIVEIRA, op. cit., pp. 95-97.


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