MARIO MONICELLI
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Figura fondamentale per capire il successo della commedia all'italiana,
a volte di natura politica e
polemica, precursore e innovatore basti pensare a I soliti ignoti e
soprattutto La grande guerra, dove con spunti brillanti affronta il tema della guerra (dopo quel film
uscirono Il federale, di Salce e Tutti a casa di Comencini).
Nei suoi film l'allegria e le
gag hanno sempre un sottofondo amaro e i suoi protagonisti sono quasi sempre degli antieroi che si trovano ad affrontare situazioni più grandi di
loro. Laureato in storia e filosofia, appena diciannovenne, nel 1934, diresse con l’amico Alberto Mondadori il cortometraggio Cuore rivelatore, a cui fece seguito un mediometraggio muto, I ragazzi della via Paal che, presentato e premiato a Venezia, gli aprì le porte del cinema professionale. Fu poi aiuto regista prima di dirigere, nel 1937, con lo pseudonimo di Michele Badiek, il suo primo lungometraggio: Pioggia d’estate. Dal 1939 al 1949 collaborò ad almeno quaranta film, come aiuto regista e sceneggiatore, fra cui vanno ricordati alcuni film di Pietro Germi (Il testimone, Gioventù perduta, In nome della legge), di Mario Camerini (La figlia del capitano), di Riccardo Freda (Il cavaliere misterioso). Tornò alla regia nel 1949, iniziando una fruttuosa collaborazione con Steno. In quattro anni diressero ben otto film, alcuni dei quali famosissimi, come Guardie e ladri. Nel 1953 iniziò a lavorare in proprio dirigendo moltissimi film ma continuando, almeno fino alla fine degli anni '50, anche l’attività di sceneggiatore (fra gli altri: Le sei mogli di Barbablù, Totò a colori, Il più comico spettacolo del mondo con Totò, Giuseppe Verdi e Guai ai vinti di Raffaello Mararazzo, Il brigante Musolino, Cinque poveri in automobile, A cavallo della tigre, Frenesia dell’estate). La sua filmografia vanta grandi successi di pubblico e critica e molti suoi film hanno rappresentato tappe fondamentali per il cinema italiano: I soliti ignoti, con la scoperta di Vittorio Gassman attore comico, La grande guerra, Leone d’oro a Venezia e nomination all’Oscar, I compagni, L'armata Brancaleone, film originalissimo, vincitor di molti premi, La ragazza con la pistola, nuova nomination all’Oscar, Amici miei, da un’idea di Germi, clamoroso successo, i premiatissimi Un borghese piccolo piccolo e Speriamo che sia femmina. È stato anche regista teatrale (Rosa, 1981 e Gianni Schicchi, 1983), oltre che regista televisivo. |
Filmografia1937 Pioggia d’estate |