opere con strumenti suonati in modo inconsueto, anche tra più esecutori:
Toccata
da Schubert (1998)
per due violoncelli a 4 mani (I es. Palermo 2000)
6’
completo (violoncelli: A.Palmeri, Viviana
Caiolo)
Qui il registrante diviene l'attore principale nella definizione del
timbro:
Oriens
origo organica, studio/fantasia su una danza del
Trecento(1996)
per organo meccanico, canna d’organo e sho o altro strumentino,
con almeno un registrante
5’ circa (I es. Troina 1996)
Qui si usa una 'preparazione dinamica' dei vari registri del pianoforte,
stoppati da quattro 'tergicristallisti' per estrarre timbri e armonici
definiti
'Diferencias' tra jolle (1992)
per 2 pf. con 6 esecutori
a Paolo Emilio Carapezza
15'
I es. Roma 1992 (Nuova Consonanza)
estratto
Quel suono mi ascolta III (1997)
per pianoforte e pianoforti registrati su nastro a 6 tracce (anche
solo nastro)
15’ circa
estratto
... anche questo è pianoforte (puramente
acustico)
Raum genug
ist fuer alle (1994)
su testi di F.Holderlin e G.M.Hopkins
per sopr., fl. o fl. in sol, cl.b., fag., tr., trbn., cb., 2 gong cinesi
acuti
per uno spazio suddiviso in molti ambienti percorribili
8'25''
I es. Gibilmanna 1994 (Zephir ens.)
partitura
completa