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Si è già detto che in un
sito dinamico i contenuti vengono
richiamati nelle pagine tramite delle funzioni.
Le suddette funzioni vengono realizzate attraverso dei linguaggi
di scripting.
Un linguaggio di scripting possiede un numero
finito di vocaboli chiave con significati ben
definiti, a questo insieme appartengono:
- le costanti, ovvero delle particolari entità definite
nel linguaggio, come ad esempio il ritorno a capo nella punteggiatura, i colori
di base come nero, rosso, verde,
giallo e così via
- gli oggetti, ovvero blocchi fondamentali per richiamare
determinate funzionalità d’accesso alle basi di dati,
al sistema operativo, o ad eventuali periferiche installate
- gli eventi, ovvero
manifestazioni del sistema intercettabili e controllabili da programma, gli
eventi sono scaturiti dall’utente tramite la tastiera ed il mouse, ma possono
essere scaturiti anche dal sistema stesso in conseguenza di elaborazioni
particolari, gli eventi vengono gestiti con lo scopo di predeterminare
qualsiasi possibile evoluzione del programma
- i metodi,
ovvero azioni che possono essere effettuate utilizzando gli oggetti,
ogni oggetto possiede una collezione di metodi atti a controllarne qualsiasi
situazione, più l’oggetto è complesso e articolato e più metodi possiede
- le proprietà, ovvero parametri o caratteristiche degli oggetti, le proprietà
possono essere impostate o semplicemente controllate durante l’esecuzione del
programma
- le funzioni, ovvero righe di
codice che ricevendo uno o più valori in entrata (input) ne restituiscono uno
(elaborato o no) in uscita (output), i valori che entrano in una funzione si
chiamano argomenti, una funzione ha la tipica forma:
risultato = nomeFunzione (argomento1, argomento2, etc)
- le espressioni, ovvero strutture
composte di operandi e operatori, le espressioni possono
essere di diversa complessità, l'espressione più semplice è un singolo operando
che può essere un valore numerico, una stringa di caratteri, una variabile o
una funzione, un’espressione più complessa è quella che unisce più operandi e
operatori, un operatore agisce sugli operandi, l'operatore ad esempio "addizione"
agisce su operandi chiamati "addendi"
- le variabili, ovvero operandi che
sostituiscono altri valori, le variabili hanno sempre un nome e possono essere create,
assegnate ed eliminate, come tutti gli operandi, possono non solo partecipare
alle espressioni ma anche venire "passate" alle funzioni.
Ogni informazione coinvolta
in un'applicazione appartiene ad un certo tipo di dati.
I dati possono essere:
- numeri interi
- valori booleani ossia
vero o falso
- numeri reali
- date
- stringhe
di caratteri.
Una delle comodità dei
linguaggi di scripting è l’esistenza del formato VARIANT (variabile),
formato che ci consente di tralasciare la definizione del tipo di dato.
VARIANT viene
preso di default nel codice se non è esplicitato nessun altro formato ed assume
il formato relativo al primo valore che gli passiamo.
I controlli
di flusso controllano come e in che condizione deve essere elaborato un
certo codice.
Queste procedure vengono definite ITERAZIONI.
Le iterazioni vengono gestite mediante l’impiego del FOR, del DO e del
WHILE, ovvero più precisamente mediante i 6
successivi cicli:
For………Next
Do While………Loop
Do Until………Loop
Do………Loop While
Do………Loop Until
While………Wend
Si tratta di costrutti che ripetono l'elaborazione di una certa porzione di
codice finché non si verifica una particolare
condizione.
Per creare infine delle condizioni di scelta o confronto vi sono i costrutti condizionali,
ovvero: if…then…else e select…case
Il primo costrutto if…then…else ci pone davanti ad una scelta, ed in
cui è possibile prendere la via principale presente dopo la parola chiave then o la via alternativa presente dopo la parola
chiave else.
Con il secondo costrutto select…case è invece possibile
inserire un numero di scelte a piacere presenti dopo la parola chiave case.