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ATTENZIONE che, per importanza sociale, subito dopo il legame affettivo che si instaura all'interno di una famiglia, viene quello che si instaura fra il professore e i suoi alunni, e che turbare entrambi i rapporti può essere carico di conseguenze (sabato 31° gennaio 2004, il professore).
1) Cpu e microprocessore
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Il computer è lo strumento mediante cui vengono raccolti i dati e, dopo l'elaborazione e l'archiviazione, vengono prodotte le informazioni significative per l'utente.

 

Per far questo esso necessita di dispositivi che da una parte consentano all'utente di introdurre i dati da elaborare e dall'altra gli permettano di visualizzare e archiviare i risultati ottenuti e le informazioni cercate.

 

Questi dispositivi sono detti rispettivamente di input (entrata) e di output (uscita).

 

I dispositivi di input più comuni sono: la tastiera, il mouse, lo scanner, il microfono.

 

Mentre per quanto riguarda i dispositivi di output essi sono: il monitor, gli altoparlanti, la stampante.

 

Queste componente, destinate alla raccolta e all'emissione dei dati, sono generalmente dette unità periferiche, in contrapposizione all'unità centrale, anche detta CPU, che è l'insieme dei componenti (microprocessore e memoria) incaricati di svolgere l'elaborazione.

 

La CPU (Central Processing Unit), che esegue milioni di operazioni al secondo, è senza dubbio il componente più importante e caratterizzante di un computer.

 

Il suo compito è quello di occuparsi di tutte le operazioni richieste dalle applicazioni e dal sistema operativo.

 

Spesso i termini CPU e microprocessore sono utilizzati come sinonimi, più precisamente però chiameremo microprocessore, o semplicemente processore, il circuito integrato (chip) realizzato in silicio, che svolge le operazioni di elaborazione dei dati, mentre con CPU indicheremo l'insieme di microprocessore e memoria centrale.

 

Il microprocessore è un circuito integrato installato su un minuscolo pezzo di silicio.

 

Contiene milioni di transistor che sono collegati tra loro mediante tracce estremamente fini di alluminio.

 

I transistor consentono di memorizzare e manipolare i dati in modo che il microprocessore possa eseguire una grande varietà di funzioni utili.

 

La storia del processore risale al 1971, anno in cui una piccola e sconosciuta società mise assieme dei transistor per formare un'unità di elaborazione centrale che sarebbe stata battezzata Intel 4004.

 

Da allora Intel ha continuato a siglare i propri processori con i numeri, fino a quello che avrebbe dovuto chiamarsi 80586, ma che invece, per ragioni commerciali (è un marchio registrato), fu denominato Pentium.

 

Successivamente sono nati il Pentium II, il Pentium III e l'attuale Pentium IV.

 

Per quanto riguarda le estensioni MMX (Multi Media Extensions) basti ricordare che identificano processori potenziati con un set di istruzioni aggiuntive che li rendono particolarmente adatti ad eseguire applicazioni multimediali.

 

Per quanto riguarda il suffisso Pro, con esso si fa riferimento ai processori con la cache di secondo livello integrata nel chip che contiene anche il microprocessore.

 

Negli ultimi anni hanno fatto la loro comparsa altre società che offrono processori altrettanto validi, e con rapporti qualità-prezzo particolarmente vantaggiosi, esse sono AMD e Cyrix.

 

Il microprocessore risulta composto da un'unità di controllo (CU=Control Unit) e da un'unità aritmetico-logica (ALU=Arithmetic Logical Unit).

 

L'unità di controllo sovrintende al funzionamento della CPU stessa e gestisce, una a una, in un corretto ordine, le istruzioni che essa deve svolgere.

 

Essa funge da coordinamento e controllo dell'esecuzione dei programmi e delle periferiche, impartendo i comandi che servono ad ottenere ciò che viene richiesto tramite il software.

 

L'ALU invece esegue le operazioni logiche ed aritmetiche contenute nelle istruzioni che compongono i programmi, ottenendo un risultato che viene poi memorizzato in una determinata cella di memoria.

 

I dati vengono trasferiti da e verso il processore mediante appositi canali detti BUS.

 

Naturalmente quanto maggiore è la velocità di trasferimento dei dati attraverso tali canali, tanto migliori saranno le prestazioni generali del computer.

 

I computer più recenti utilizzano generalmente una velocità di BUS pari a 133 Mhz e oltre.



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