Il mio maestro ideale è il grande Jean Francois Millet (1814-1875).
Sono felice di ispirarmi a lui, perché ne condivido l'ideale di celebrare sulla tela la dura, grama, faticosa vita della gente di campagna: come lui, pittore di contadini. Contadini, certo, della mia giovinezza, della memoria, ma i cui valori autentici possono avere ancora qualcosa di importante da dirci.