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val Borbera

           



1 - Discesa dal m. Legnà a Cabella Ligure

Aggiornamento: 9/2001
Percorso.
Dalla vetta del m. Legnà scendiamo il ripido ma breve crinale in direzione ovest (segnavia X gialla) ed arriviamo ad una sella.
Saliamo all’anticima del monte da dove inizia una ripidissima discesa su traccia di sentiero. La discesa termina ad un colletto (km 1,1). Proseguiamo entrando nel recinto del bestiame, raggiungiamo un secondo colletto ed entriamo nel bosco.
La discesa prosegue quasi in piano per un buon tratto, su sentiero stretto e disturbato dalla vegetazione, poi diviene più ripida e termina in prossimità di un evidente dosso erboso (km 3,1). Qui il sentiero segnalato va a sinistra, noi invece andiamo a destra salendo sul dosso erboso.
Troviamo una debole traccia di sentiero che seguiamo in ripida discesa ai margini del bosco. Il sentiero termina su di una strada sterrata (km 4). Andando a destra arriveremmo a Montaldo; invece andiamo a sinistra.
Dopo alcuni tornanti notiamo a sinistra una vasca dell’acqua ed un sentiero (km 4,5).
Due possibilità:
  1. proseguire sulla strada che si congiunge con un’altra, all’incrocio svoltare a sinistra e raggiungere una cappelletta.
  2. imboccare il sentiero, inizialmente difficile. Più avanti si rivela essere una mulattiera parzialmente ancora selciata. Al termine arriviamo su una strada nei pressi di una cappelletta (km 5,9).
Dalla cappelletta proseguiamo in direzione del vicino paese.
La strada costeggia le case mantenendosi a monte ed arriva ad un incrocio (km 6,3). Scendiamo a destra ed arriviamo con un tornante, in paese.
Qui inizia l’asfalto e la discesa prosegue ripida verso il fondovalle. Superato un ponte incrociamo la strada provinciale di Capanne Carrega e poi quella di Capanne di Cosola (km 11,5).
Continuando in discesa arriviamo rapidamente a Cabella (km 14,8).
Dislivello: 1200 m.
Ciclabilità: 99%
Osservazioni: Inadatto alla salita.


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2 - Traversata Capanne di Cosola/Capanne di Carrega

Aggiornamento: 9/2001
Descrizione:
Dal valico scendiamo sul versante orientale per pochi metri e svoltiamo a destra nella strada per Bogli.
Dopo circa 700 metri lasciamo la strada per salire a destra su una strada sterrata.
Usciti dal bosco superiamo una ripida salita a cui segue una discesa ad un colletto.
Una ripida salita termina in vetta al Cavalmurone (km 2,4).
Scendiamo un tratto ripido e saliamo raggiungendo una spalla del monte Legnà (km 2,9). La vetta è a destra a pochi metri.
Una ripidissima discesa ci porta al passo del Legnà. Al termine della discesa attraversiamo un boschetto, poi entriamo nel bosco (km 3,9).
Qui si presentano due possibilità:
  1. Proseguiamo sulla strada che scende a destra del crinale. Dopo circa 800 metri la strada diviene ripida e va a destra.
    Qui saliamo a sinistra per una mulattiera dissestata. 300 metri non ciclabili ci riportano sulla strada presso il crinale.
  2. (consigliabile) Lasciamo la strada per salire a sinistra sul crinale. Qui corre il sentiero segnalato.
    Scendiamo nel bosco poi saliamo un tratto ripido. Usciamo nei prati su strada.
La lunghezza dei due percorsi è eguale.
Seguiamo la strada, trascurando le scorciatoie del sentiero, arrivando a superare il crinale. La strada prosegue sul versante orientale poi ritorna sul crinale.
Raggiungiamo la base del monte Carmo (km 6,8). La strada va a destra aggirando la vetta (volendo salire in vetta occorre superare circa 200 metri non ciclabili).
Arriviamo al bosco sul versante meridionale del Carmo dove svoltiamo a destra seguendo la strada che scende tra i faggi. Senza problemi arriviamo all'asfalto in località Capanne di Carrega (km 9,5).
Dislivello: in salita 370 m; in discesa 500 m.
Ciclabilità:  87%
Osservazioni: Percorribile anche in senso contrario, ma forse ancor meno ciclabile. La traversata può proseguire con l'itinerario 5 della val Trebbia.


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3 - Anello di Sisola

Aggiornamento:  4/2002
Descrizione:
Attraversiamo le case di Sisola andando verso Mongiardino, ma svoltiamo a sinistra prima del ponte in direzione di Rovello.
Seguendo la strada asfaltata raggiungiamo Rovello inferiore e poi Rovello superiore (km 3,5) dove termina l'asfalto.
Attraversate le poche case troviamo un bivio dove scendiamo a destra. Incontriamo numerose strade a destra e a sinistra ma restiamo sulla strada principale che lascia i prati e supera alcuni piccoli guadi (km 4,2).
In salita proseguiamo fino ad incrociare la strada maggiore, che sale da Vergagni, in corrispondenza di un'edicola votiva (km 5,3).
Svoltiamo a sinistra ed affrontiamo la salita. I primi 500 metri sono resi difficili dalla pendenza e dal fondo poco solido, poi la situazione migliora e proseguiamo senza troppi problemi fino al termine della salita.
In corrispondenza del tratto pianeggiante incontriamo il sentiero che arriva dal monte Bossola (variante 3.1; km 7,2).
Proseguiamo fino ad arrivare all'inizio della ripida discesa che ci porta rapidamente ad incrociare la strada asfaltata che sale da Mongiardino (km 9,8). Svoltiamo a sinistra e saliamo.
In corrispondenza dell'ultima curva a sinistra (km 10,4) prima delle vicinissime case di Prato lasciamo la strada asfaltata e prendiamo la sterrata a destra. Svoltiamo poi a sinistra al bivio.
Affrontiamo la salita, a tratti impegnativa, ma con fondo sempre ottimo.
Guadagniamo quota con qualche tornante e raggiungiamo il valico (km 12,4). Lasciamo la strada e prendiamo il sentiero a destra che confluisce, dopo 200 m, in una strada forestale di recente costruzione. In alternativa possiamo prendere direttamente questa strada che inizia 100 metri prima del valico.
Seguiamo la strada forestale che avanza con numerose salite e discese mantenendosi sempre sul crinale.
Dopo una discesa prestiamo molta attenzione perchè dobbiamo lasciare la strada e svoltare a destra in un poco evidente sentiero (km 15,6; segnavia FIE: rombo giallo; anche segnavia rosso/bianco). I segnavia collegano il valico di S. Fermo (di fronte a noi) col Passo dei Salata (alla nostra destra) che dobbiamo raggiungere.
Svoltiamo a destra e scendiamo in comune con l'itinerario 12 della valle Scrivia. Il sentiero rimane sul crinale, poi scende deciso e dissestato fino ad un valico prativo (km 17,4). A destra scende una strada e subito dopo un'altra.
Le trascuriamo e proseguiamo fino a riprendere il sentiero che scende al Passo di Salata (km 17,8).
Attraversiamo la strada e saliamo sulla strada di fronte raggiungendo la chiesetta. Incrocio di strade. Prendiamo la strada che va in salita, col fondo in cemento (indicazioni equestri per Borassi).
La strada sale poi assume un andamento a saliscendi. Una discesa ci porta su dei prati (km 21) dove è un incrocio.
Svoltiamo a sinistra in piano, poi in salita. Proseguiamo alternando salite e discese finchè la strada termina confluendo in un'altra (km 23,3).
Svoltiamo a destra e scendiamo in vista delle case di Camere Vecchie. Ancora una breve salita poi costeggiamo il paese senza entrarvi. Al bivio andiamo diritti e scendiamo nei prati finchè raggiungiamo le case di Borassi (km 25).
Qui troviamo la strada asfaltata e la seguiamo in discesa fino al fondovalle. Attraversato il ponte siamo a Sisola (km 28,4).
Dislivello: in salita 1250 m; in discesa 1250 m.
Ciclabilità:  98%
Osservazioni: perfettamente percorribile anche in senso contrario. In tal caso è fortemente consigliabile le variante 3.1.
Variante 3.1 (traversata del monte Bossola):
Percorrendo l'itinerario principale al contrario arriviamo al termine della nuova strada forestale (km 0). Svoltiamo a destra e saliamo al valico del monte Bossola (km 0,1).
Lasciamo la strada per salire per il sentiero che sale a sinistra, nel prato. Il sentiero segue la linea di massima pendenza e non è ciclabile per una cinquantina di metri. Poi prosegue in cresta con andamento quasi pianeggiante ed arriva in vetta (km 0,4).
Dalla vetta scendiamo seguendo l'unico, ben marcato sentiero che entra nel bosco. Usciamo dal bosco per trovarci su una cresta prativa. La discesa prosegue fino ad una evidente sella (km 1,2). Trascuriamo la mulattiera che scende a destra ed andiamo sul sentiero che prosegue a sinistra della montagna. La traccia si fa molto debole, immersa nell'erba. Sugli alberi vi sono dei contrassegni costituiti da nastro adesivo rosso e bianco: seguiamoli cercando di non perdere quota. Arriviamo (km 1,7) ad un punto dove il sentiero svolta decisamente a destra ed entra nel bosco. Il tracciato seguente è privo di riferimenti, seguite i segnavia bianco-rossi, mantenendovi sul tracciato principale. Dopo 300 metri svoltiamo a sinistra (segnavia) ad un incrocio; superiamo qualche albero caduto ed usciamo sulla larga sterrata (km 2,2) dell'itinerario principale.
Qui possiamo:
1. svoltare a destra e scendere a Vergagni o a Rovello;
2. svoltare a sinistra scendendo a Mongiardino;
3. (del tutto sconsigliabile) svoltare a sinistra e, dopo 200 metri, lasciare la strada per seguire il ripido ed infrascato sentiero che scende a case Mandirola in circa 1 km.


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4 - Salita da Cabella L. al monte Bossola

Aggiornamento: 4/2002
Descrizione.
Partiamo dalla piazza di Cabella e seguiamo la provinciale che inizia subito a salire. Superato il cimitero svoltiamo a destra (km 0,9; indicazioni per Dovanelli) in una strada che scende ad attraversare un ponte.
Dopo il ponte trascuriamo la strada che sale a Rosano e costeggiamo il fiume fino ad arrivare a Dovanelli (km 2,4). Svoltiamo a destra e costeggiamo il torrente per circa un chilometro.
All'incrocio con la strada che sale a Cerendero svoltiamo a destra ed iniziamo la salita. La strada sale con alcuni tornanti, passa sotto alle case di Cerendero (km 7) e prosegue.
Raggiungiamo un bivio dove ha termine l'asfalto (km 7,3) e qui svoltiamo a destra.
Saliamo con numerosi tornanti e superiamo qualche tratto più ripido ed arriviamo al valico dove la strada inizia la discesa per Prato e Mongiardino (km 9,9).
Lasciamo la strada e svoltiamo a destra nel sentiero che sale ripido ed inizialmente non è ciclabile. La vetta è poco distante (km 10,3).
Dislivello: 660 m.
Ciclabilità: 99,5%
Osservazioni:
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5 - Salita da Borghetto Borbera al monte Gavasa

Aggiornamento: 6/2002
Descrizione.
Prendiamo la stradina di fronte alla chiesa di Borghetto, raggiungiamo la provinciale e proseguiamo dalla parte opposta.
La strada scende ad un quadrivio dove svoltiamo a sinistra. Poco dopo cominciamo a salire.
La strada sale presentando dei tratti ripidi, ma è interamente asfaltata.
Raggiungiamo la Chiesa di Ca' del Bello (km 3,3) dove si incrociano numerose strade.
Prendiamo la strada sterrata che sale dietro alla chiesa. Arriviamo sul crinale ed affrontiamo una ripida discesa che termina ad un piccolo valico (km 4,7).
Potremmo svoltare a sinistra per raggiungere Albarasca; invece saliamo diritti affrontando una durissima ma breve salita. Un tratto pianeggiante ci porta alla discesa che ci conduce ad un incrocio nei pressi di un campo sportivo (km 5,4).
Trascuriamo le strade che salgono a destra e scendiamo raggiungendo la strada provinciale alle porte di Alberasca.
Svoltiamo a destra e proseguiamo sulla provinciale. Raggiungiamo un incrocio (km 7,2) dove andiamo a sinistra e saliamo con un tornante.
Seguiamo questa strada che attraversa le pendici del monte Ronzone. In corrispondenza di una leggera discesa, quando la strada inizia a volgere sul versante orientale del monte, cerchiamo una strada sterrata che scende a destra (km 9,8; segnavia FIE: due triangoli gialli; una freccetta rossa; un segnavia blu).
La prendiamo e scendiamo seguendo i segnavia (soprattutto visibile la freccia rossa). Proseguiamo restando nei pressi del crinale ed arriviamo ad un bivio (km 11,6) dove lasciamo la strada che scende a sinistra ed andiamo a destra su una piccola strada che poi diviene sentiero e confluisce di nuovo, dopo 400 metri, nella strada.
Proseguiamo ed arriviamo al punto più basso, in corrispondenza dell'incrocio di numerose strade (km 12,4).
Proseguiamo diritti ed affrontiamo 500 metri di strada molto ripida e dissestata che costringe a procedere parzialmente a piedi.
Incrociamo la larga sterrata che sale da Molo (km 13) e svoltiamo a sinistra.
Saliamo con pendenza più accettabile portandoci sul versante settentrionale del monte Barilaro che attraversiamo interamente. Al termine arriviamo ad un incrocio (km 15,6) dove svoltiamo a destra.
Scendiamo tagliando il versante orientale della montagna e raggiungiamo la strada che sale da Cantalupo (km 15,6).
Svoltiamo a destra ed affrontiamo 1 km di dura salita. La strada guadagna quota con qualche tornante e con ripide salite obliquando a destra per evitare i dirupi rocciosi.
Infine usciamo quasi in vetta al Barilaro (km 16,9). Scendiamo raggiungendo una poco evidente sella, poi iniziamo nuovamente a salire con pendenza più contenuta. Ad un bivio svoltiamo a sinistra (km 18,2) e saliamo arrivando ad una spalla (km 18,5).
Per raggiungere la vetta dobbiamo abbandonare qui la strada e salire a sinistra seguendo una mulattiera che poi diviene sentiero.
Sono circa 400 metri, ma la vetta è boscosa e non offre particolare interesse.
Dislivello: 880 m.
Ciclabilità: 95%
Osservazioni: sono possibili numerose varianti.
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6 - Discesa dal monte Gavasa alle Strette

Aggiornamento: 6/2002
Descrizione.
Dalla vetta ritorniamo sulla strada (km 0,4) e svoltiamo a sinistra.
La discesa segue la comoda strada nel bosco, poi usciamo su una cresta panoramica che porta rapidamente alla cappella Madonna di Rivarossa (km 2,2).
Proseguendo in discesa arriviamo alle diroccate case di Rivarossa. Fin qui il percorso è stato elementare. La prosecuzione invece è molto difficile ed impegnativa, presenta una pendenza media superiore al 30%, con pietre, curve strette, rami e vegetazione.
Per iniziare la discesa attraversiamo le case mantenendo la direzione di arrivo.
Il sentiero è poco visibile e mascherato dai rovi; scendiamo cercando di non perdere la traccia. Al termine dei prati entriamo nel bosco con un ripido salto poi proseguiamo sul crinale, lungo la massima pendenza.
Il sentiero si allarga a mulattiera che scende con qualche tornante (sassi smossi, salti, rami, foglie).
Senza deviazioni continuiamo a scendere ed arriviamo sulla strada provinciale (km 3,8).
Borghetto Borbera si trova a destra, a 6,5 km circa.
Dislivello: 670 m.
Ciclabilità: 90% , ma c'è chi lo fa tutto in sella.
Osservazioni:
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