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monte Beigua

           



La vetta (m 1287) può essere raggiunta per strada asfaltata partendo da Varazze (km 20) oppure, via Piampaludo, da S.Pietro d'Orba o da Sassello.
Il massiccio è caratterizzato da un versante meridionale ripido ed arido, poco adatto alla bici.
Il versante settentrionale è più dolce, coperto da grandi boschi, ma in inverno può presentare forte innevamento.

1 - Salita al Beigua da Faie


Il paesino di Faie è raggiungibile in auto da Varazze oppure da Cogoleto. In bici si può raggiungere con due percorsi, oltre a quelli stradali, che descrivo a parte.
Il tracciato sale all'albergo di Prato Rotondo seguendo una ampia sterrata, tutta ciclabile anche se a tratti un po' sconnessa. E' sconsigliabile col caldo. Attenzione alle (poche) auto.
Aggiornamento:1999
Percorso
Dalla chiesa di Faie si continua a salire su asfalto. Dopo poco la strada diventa sterrata mantenendosi ampia. Si continua a salire mantenendo la sinistra all'unico bivio. Non resta poi che seguirla senza possibilità di errore fino ai prati nei pressi dell'albergo (km 9,5).
Da qui alla  vetta del Beigua ancora salita ma su asfalto (km. 11).
Dislivello: circa 800 m.
Osservazioni: è un ottimo percorso anche in discesa.


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2 - Salita al Beigua dal Passo del Faiallo

Il passo (m 1060) si raggiunge facilmente per asfalto dal passo del Turchino, raggiungibile da Voltri o da Masone, oppure salendo da S. Pietro d'Urbe.
Aggiornamento: 9/2000
Percorso.
Dal passo si scende verso Vara per poche decine di metri imboccando a sinistra la strada che porta all’evidente edificio dell’albergo Faiallo. Si attraversa il piazzale antistante per scendere lungo una strada sterrata poco dopo chiusa da una sbarra (segnavia AV). Si prosegue raggiungendo una grande costruzione nel bosco di faggi (km 1).
Di qui due possibilità:
  1. seguire a sinistra i segnavia dell’alta via che risalgono il bosco raggiungendo lo spartiacque in circa 15’ con percorso non ciclabile. Ancora un tratto in salita sconnesso, poi si costeggia e si scende ad un pianoro.
  2. Proseguire oltre la casa nella direzione di arrivo, in leggera discesa, imboccando un sentiero che inizia a salire e porta in circa 10’ a raggiungere una larga strada sterrata. Anche questo tratto non è ciclabile. Si segue la strada sterrata che taglia in falsopiano i prati fino a raggiungere un bosco. Qui si incontra un bivio dove occorre seguire la sterrata in salita fino ad uscire dal bosco sulle radure sommitali. Si tralascia un deviazione a destra, che porterebbe direttamente nei pressi del rifugio dell’Argentea, e si raggiunge l’alta via nei pressi di un evidente cartello del parco. Qui ci si ricongiunge col percorso precedente.
Si prosegue lungo l'evidente sentiero dell'Alta Via.
Il sentiero prosegue alternando tratti più o meno sconnessi fino a giungere al colle che precede il rifugio (Loc Cruxetta, km 4).
Senza salire al rifugio si prosegue in piano, poi in salita e quindi in discesa. Si risale ancora raggiungendo la cima del Pozzo (bivacco, km 5.9). Una discesa sconnessa porta ad una sella a cui segue un tratto in salita poco ciclabile: attraverso un bosco di pini si raggiunge un pianoro; poi ancora una discesa sconnessa verso il Bric Resonau porta fuori dal bosco fino a raggiungere un evidente incrocio di sentieri (km 8).
Si prende la sterrata che prosegue pianeggiando verso destra arrivando in breve all'albergo di Prato Rotondo (km 10).
Si sale ripidamente a sinistra dell'albergo, fino alla chiesetta di vetta (km 12.4).
La chiesetta è leggermente defilata rispetto alla strada e quasi nascosta in una foresta di antenne.
Dislivello: circa 400 m.
Ciclabilità: 80%
Osservazioni: è un percorso di base che consente numerose varianti con chiusura ad anello su S.Pietro. E' percorribile in senso in verso con difficoltà simili. Problematico con forte vento.

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3 - Discesa dal Beigua ad Alpicella


Aggiornamento: 1999
Percorso.
Dalla chiesetta si scende a ponente verso l’albergo. Poco prima di raggiungerlo, al termine del tratto pianeggiante, si devia a destra abbandonando l'asfalto. Una discesa sconnessa porta sulla sella tra le due cime del Beigua; qui si dipartono quattro strade. Schizzo.
Si prende quella che si inoltra pianeggiando leggermente a destra rispetto alla direzione di provenienza (segnavia AV).
Scendiamo nei boschi raggiungendo una sella, saliamo leggermente, poi scendiamo a sinistra raggiungendo una croce. Meno di 100 metri ed incontriamo un bivio (km 2,3).
Si prosegue in discesa lasciando a destra il sentiero per Veirera (itinerario 6, segnavia FIE quadrato giallo).
Lo sterrato scende con tratti ripidi e sconnessi alternati ad altri con minore pendenza fino ad inoltrarsi nel bosco.
In corrispondenza di una insellatura si lascia a destra il sentiero che scende a Sassello (itinerario 7, segnavia FIE due triangoli gialli), si risale leggermente per riprendere poi la discesa.
Dopo circa 350 m di discesa (circa 700 m dalla selletta con incrocio per Sassello) si incontra un largo sentiero proveniente da sinistra che occorre imboccare.
Fin qui si sono seguiti i segnavia dell’Alta Via, mancando l’incrocio si proseguirebbe fino a raggiungere il Colle del Giovo da dove è possibile rientrare ad Alpicella seguendo la sterrata che parte da S. Giustina.
Il nostro sentiero non è segnalato e si stacca a sinistra in un punto in discesa per cui occorre prestare attenzione a non superarlo; siamo circa a quota 950 metri e a circa 4 km dalla vetta del Beigua.
Il largo sentiero prosegue a mezzacosta con leggeri saliscendi fino al guado sul torrente Sansobbia, poi risale e prosegue fino ad un piano con pini.
Qui ha inizio la discesa che proseguirà ininterrotta sul percorso dell’acquedotto che ha origine nella zona del guado.
Si discende sulla mulattiera fino a raggiungere un bivio dove una strada sterrata si allontana a sinistra (7 km); qui si prosegue diritti (la sterrata di sinistra prosegue fino a raggiungere la strada asfaltata Alpicella/Beigua, in caso di difficoltà è quindi un possibile percorso alternativo).
La discesa prosegue su terreno a volte fortemente sconnesso, soprattutto nei tratti più ripidi, ad un certo punto occorre fare attenzione a deviare nettamente a sinistra, per una brevissima rampa in salita, abbandonando il percorso dell’acquedotto che si trasforma in uno sconnesso torrentello nel fitto del bosco.
Si raggiunge comunque un colletto.
Dal colletto si sale ripidamente per sentiero nel bosco trascurando la forestale che si allontana a destra, verso S.Giustina.
Al termine della salita inizia un falsopiano seguito da una ripida discesa sconnessa che porta ad una sella prativa dove terminano le difficoltà.
La discesa prosegue sulla strada sterrata finché si raggiunge l'incrocio con la  sterrata proveniente da S. Giustina, si prende a sinistra in discesa, si trascura una deviazione a destra e si prosegue sullo sterrato, via via più ampio, che scende gradualmente fino all’asfalto.
Qui si prende a sinistra fino a raggiungere l’incrocio in prossimità del cimitero di Alpicella, prendendo a sinistra si sale ripidamente al paese (16 km).
Dislivello: in discesa 850 m.
Ciclabilità: 90%
Osservazioni: percorso  vario per ambienti e difficoltà.Qualche difficoltà di orientamento, ma al massimo potrebbe capitare di finire al Colle del Giovo.

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4 - Discesa dal Beigua al Colle del Giovo

Il primo tratto è in comune con altri itinerari.
Aggiornamento: 1999
Percorso.
Dalla chiesetta si scende a ponente verso l’albergo. Poco prima di raggiungerlo, al termine del tratto pianeggiante, si devia a destra abbandonando l'asfalto. Una discesa sconnessa porta sulla sella tra le due cime del Beigua; qui si dipartono quattro strade. Schizzo.
Si prende quella che si inoltra pianeggiando leggermente a destra rispetto alla direzione di provenienza (segnavia AV).
Scendiamo nei boschi raggiungendo una sella, saliamo leggermente, poi scendiamo a sinistra raggiungendo una croce. Meno di 100 metri ed incontriamo un bivio (km 2,3).
Si prosegue in discesa lasciando a destra il sentiero per Veirera (itinerario 6, segnavia FIE quadrato giallo).
Lo sterrato scende con tratti ripidi e sconnessi alternati ad altri con minore pendenza fino ad inoltrarsi nel bosco.
In corrispondenza di una insellatura si lascia a destra il sentiero che scende a Sassello (itinerario 7, segnavia FIE due triangoli gialli) per risalire leggermente e riprendere poi la discesa.
Si prosegue senza mai eccessivi problemi lungo i segnavia fino a raggiungere uno slargo pianeggiante nel bosco (km 7,5).
Il segnavia prosegue diritto, una strada forestale si allontana a ritroso a destra ed un'altra scende a sinistra.
Prestare attenzione perché incroci simili si sono incontrati anche in precedenza. In caso di dubbio è meglio proseguire diritti sui segnavia.
Si prende la strada che scende a sinistra.
Con bella discesa su strada sterrata si raggiunge una cascina (Casa delle Ortensie) e si prosegue diritti fino a raggiungere la statale.
Variante 1
Proseguendo diritti sui segnavia al km 7,5 si raggiunge la strada dell'itinerario principale a meno di 1,5 km dal Colle del Giovo.
Variante 2
Poco dopo (150 m circa) Casa delle Ortensie a sinistra si stacca una stradina poco evidente (cancello, cartelli di divieto di transito) che scende ripida ad una casa. Si attraversa diritti il cortile scendendo per tracce di passaggio nel prato. Si segue a destra il sentiero che si incrocia scendendo rapidamente fino a raggiungere il torrente.
Si attraversa un ponticello metallico e poi via sulla strada che segue fino ad un incrocio.
A destra si va a S.Giustina e a sinistra ad Alpicella.
Variante 3
La stradina della variante due è ora (9/1999) chiusa e recintata. Per evitare problemi si può raggiungere il ponte scendendo a sinistra al bivio che precede di pochi metri la Casa delle Ortensie.
Prima di raggiungere il torrente si va a destra dove si trova un vecchio sentiero non ciclabile che porta sotto la casa della variante precedente.
Variante 4
Si segue la strada a sinistra al bivio che precede la Casa delle Ortensie, si arriva a guadare il torrente e si prosegue sulla carrareccia fin dove possibile. Si prosegue poi per stradine forestali, non sempre evidenti, cercando di perdere quota.
Alla fine si raggiunge la strada proveniente dal ponticello metallico.

Dislivello: in discesa 800 m.
Ciclabilità: 95%
Osservazioni: percorso  nel bosco. Qualche difficoltà di orientamento nella parte finale.
Percorso in senso inverso è decisamente meno ciclabile. In questo verso prestare attenzione perché è opportuno lasciare il segnavia quando questo inizia a salire a sinistra (km 1,4 dal Giovo) e proseguire invece sulla strada; appena superata la Casa delle Ortensie prendere la strada in salita fino a raggiungere nuovamente i segnavia che si seguiranno fino al termine.
 

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5 - Salita al Beigua da Sassello, via Palo

Aggiornamento: 1998
Percorso.
Si parte dalla piazza della chiesa salendo per la strada a sinistra, si prosegue fino ad un ampio spiazzo nei pini. Qui la strada diviene sterrata e continua a salire meno ripida. Si prosegue poi pianeggiando fino a che la strada termina in uno spiazzo dove si lavora il legname (km 6).
Si attraversa il piazzale scendendo in paese all'incrocio con la provinciale (km 6,5).
Si va a destra sulla provinciale che occorre seguire a lungo.
Si arriva ad un evidente incrocio nei pressi di alcune case (loc. La Carta, km 9.7) dove si devia a destra sulla salita asfaltata che conduce ad Alberola (km 13).
Superata Alberola si sale ancora leggermente, poi si pianeggia e si prosegue in leggera discesa per circa 800 m, prestando attenzione alla stretta strada asfaltata che sale a destra per Veirera che occorre seguire.
Attraversato il paesino si prende a destra una strada (km 14.6) che inizialmente sale per iniziare subito a scendere, lasciando il segnavia. Dopo poche decine di metri occorre prendere la sterrata poco evidente che sale a sinistra, iniziando esattamente dove la discesa ha termine (km 14.9).
La si segue ripidamente, a spinta per circa 700 m, fino ad un tratto pianeggiante dove si ritrova il segnavia. Si prosegue in salita fino ad uscire dal bosco (all'unico incrocio salire a sinistra, sul segnavia).
All'incrocio con l'alta via (km 20) si sale a sinistra superando un tratto con gradini antierosione. Al termine si devia a destra in discesa. Non vi sono altre deviazioni fino alla sella tra le due cime del Beigua. Qui si va a destra per raggiungere l'asfalto ed in breve la cima (km 22.5).
Dislivello: circa 900 m.
Ciclabilità: 95%
Osservazioni: Il tratto in salita dopo Veirera è comunque non ciclabile in salita, sia seguendo questo tracciato, sia seguendo i segnavia.


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6 - Discesa dal Beigua a Sassello, via Palo

Il primo tratto è in comune con altri itinerari.
Aggiornamento: 8/2001
Percorso.
Dalla chiesetta si scende a ponente verso l’albergo. Poco prima di raggiungerlo, al termine del tratto pianeggiante, si devia a destra abbandonando l'asfalto. Una discesa sconnessa porta sulla sella tra le due cime del Beigua; qui si dipartono quattro strade. Schizzo.
Si prende quella che si inoltra pianeggiando leggermente a destra rispetto alla direzione di provenienza (segnavia AV).
Scendiamo nei boschi raggiungendo una sella, saliamo leggermente, poi scendiamo raggiungendo una croce. Meno di 100 metri ed incontriamo un bivio (km 2,3).
A sinistra corre il sentiero per il Colle del Giovo (itinerario 4, AV).
Noi andiamo a destra.
Il sentiero (segnavia FIE doppia linea gialla) presenta un tratto sconnesso iniziale, poi migliora e scende rapidamente nel bosco.
Si segue costantemente, su mulattiera, il segnavia fino a giungere ad un breve ripiano con grandi alberi a sinistra. Qui il sentiero scende a destra con un tratto stretto e sconnesso.
Invece noi proseguiamo diritti per la strada forestale che scende ripida fino a portare ad incrociare una larga strada. Si prende a destra e in pochi metri si arriva alle case di Veirera (km 7,5).
Svoltiamo a sinistra ed arriviamo ad un poco evidente lavatoio situato a sinistra.
A sinistra lasciamo l'itinerario l'itinerario 12 .
Dal lavatoio proseguiamo diritti, lasciamo la strada e svoltiamo a sinistra passando presso una casa, saliamo per una rampa sterrata (segnavia FIE doppia linea gialla) raggiungendo una spalla (km 7,9) dove inizia la discesa.
La discesa è piuttosto ripida e sconnessa ed è ricoperta da rametti. Comunque scendiamo abbastanza facilmente seguendo il segnavia FIE quadrato giallo fino ad un incrocio (km 8,8).
Qui il sentiero FIE lascia la strada forestale e scende a destra (vedi Variante 1). Lasciamo il sentiero FIE e proseguiamo diritti restando sulla strada. Arriviamo ad un incrocio (km 9,7) dove andiamo a sinistra e poi subito a destra all'incrocio successivo, sempre sulla strada principale.
Raggiungiamo un largo crocevia (km 9,9) dove svoltiamo a destra. La comoda strada forestale arriva al piazzale dove si lavora il legname presso al cimitero di Palo (km 11,3).
A sinistra vi è la larga strada sterrata che porta a Sassello in 6 km (itinerario 5 al contrario)
Dislivello:
in discesa 900 m
Ciclabilità: 100%
Osservazioni:
Variante 1: Possiamo percorrere integralmente il percorso del tracciato FIE. Ora è ripulito dagli alberi abbattuti ma ricoperto da pericolosi rametti.
Lasciamo la strada e scendiamo ripidamente a destra. Una discesa un po' sconnessa porta ad un guado (km 0,6 dall'incrocio) superato il quale la strada migliora sensibilmente.
Senza particolari difficoltà raggiungiamo un incrocio dove arriva da sinistra l'itinerario principale (km 2). Lo seguiamo a destra arrivando al piazzale del legname (km 2,2).

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7 - Discesa dal Beigua a Sassello, via Bandia

Il primo tratto è in comune con altri itinerari. Il sentiero è stato appena (1999) ripulito e sistemato.
Aggiornamento: 12/1999
Percorso.
Dalla chiesetta si scende a ponente verso l’albergo. Poco prima di raggiungerlo, al termine del tratto pianeggiante, si devia a destra abbandonando l'asfalto. Una discesa sconnessa porta sulla sella tra le due cime del Beigua; qui si dipartono quattro strade. Schizzo.
Si prende quella che si inoltra pianeggiando leggermente a destra rispetto alla direzione di provenienza (segnavia AV).
Scendiamo nei boschi raggiungendo una sella, saliamo leggermente, poi scendiamo a sinistra raggiungendo una croce. Meno di 100 metri ed incontriamo un bivio (km 2,3).
Si prosegue in discesa lasciando a destra il sentiero per Veirera (itinerario 6, segnavia FIE quadrato giallo).
Lo sterrato scende con tratti ripidi e sconnessi alternati ad altri con minore pendenza fino ad inoltrarsi nel bosco.
In corrispondenza di una sella, dove l'AV va diritta con una leggera risalita, si svolta nettamente a destra, in discesa nel bosco di faggi (segnavia FIE doppio triangolo giallo).
Si scende per sentiero seguendo esattamente il percorso segnalato raggiungendo abbastanza rapidamente una casa in mezzo al bosco (casa Bandia, km 6). Subito dopo la casa si incontra un quadrivio dove occorre prendere la strada in discesa a destra. La strada scende prima dolcemente poi ripidamente ad un guado (km 6,6). Si prosegue perdendo lentamente quota fino ad arrivare al colle Bergnon, immerso tra grandi faggi.
Segue un lungo percorso con tratti in discesa, anche ripidi, che conduce ad un bivio (km 10,8) poco visibile. Di qui due possibilità:
  1. Scendere a sinistra arrivando rapidamente ad una cascina dove si incontra l'asfalto, fin qui segnavia FIE, non visibile al trivio. Alla cascina si abbandona il segnavia e si scende per asfalto fino alla statale in località Badani (km 11.5). A destra per Sassello.
  2. (consigliabile) Salire la breve rampa a destra e proseguire in discesa nel bosco. Si trascura qualche bivio sempre mirando a scendere e si arriva presso una casa (km 12). Si scende ancora incontrando l'asfalto che si segue fino alle case situate sulla statale.
    Prima di raggiungerla svoltare a destra, contromano, in una stradina. Si arriva ad un ponte oltre il quale si sale su pavè fino alla piazza della chiesa.
Dislivello: in discesa 900 m.
Ciclabilità: 98%
Osservazioni: è il percorso più completo per conoscere il gruppo. Unito alla salita dal Passo del Faiallo rappresenta una grande ed impegnativa gita. Qualche difficoltà di orientamento nel bosco, seguire il segnavia.


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8 - Salita da Arenzano al Passo della Gava

Si tratta di un itinerario ai margini del gruppo. Bello ma fine a se stesso.
Aggiornamento: 2/2003
Percorso.
Da Arenzano si percorre l'Aurelia fino quasi alla Colletta. Qui si devia a destra per l'ospedale proseguendo tra le case. Attenzione ora ad imboccare una ripida salita a sinistra (km 2).
La strada prosegue in salita, evitare una deviazione a destra e mantenere poi sempre il tracciato principale. Si arriva ad una casa con ampio slargo (loc. Agueta, km 3,5).
All'estremità del piazzale proseguiamo in salita sulla strada asfaltata (a destra itinerario 10).
Si passa presso località Curlo dove si trascura il sentiero che sale a sinistra. Dopo un tornante la strada diviene sterrata e sale ripida. Si raggiunge una sbarra (km 4,5, Casa forestale a sinistra) che si scavalca proseguendo poi con tornanti fino a raggiungere un prato con vari sentieri (km 6,8, prato Liseu).
Ancora un tratto ripido fino al riparo Beppillo, poi la strada diventa meno ripida e si inoltra nella valle. Si arriva ad una sorgente e con due ultimi tornanti si sale al passo (km 9).
Dislivello: 750 m.
Ciclabilità: 100%
Osservazioni: adatta alle brevi giornate invernali. Con la tramontana il passo è battuto dal vento.

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9 - Anello del Passo del Muraglione

Una gita breve per le corte giornate invernali. Qui la descrivo ad anello ma può essere salita in entrambe le direzioni per raggiungere Faie che si trova a poche centinaia di metri dal passo.
Aggiornamento: 1999
Percorso.
Dall'ingresso di Varazze, lato Genova, si percorrono alcune centinaia di metri verso il centro del paese e si inizia a salire passando davanti alla chiesa di S.Domenico. Dopo poco si devia in piano a sinistra fino a raggiungere un incrocio (qui si arriva anche salendo dal basso imboccando la traversa successiva a quella di S.Domenico). Si sale ripidamente fino ad arrivare in vista di un viadotto con cartello di divieto di accesso. A questo punto è necessario imboccare una strada a destra. Non ci sono altre difficoltà di orientamento.
Si sale sovrapassando l'autostrada e raggiungendo alcuni condomini. Immediatamente prima delle case si stacca a sinistra una strada chiusa da una catena. La si prende e si segue fino ad arrivare ad una selletta (km 4,2). A destra si salirebbe alla vicinissima e panoramica chiesetta della Guardia (deviazione consigliabile).
Si svolta decisamente a sinistra (alberi abbattuti sul sentiero, 1999) per un sentiero pianeggiante.
L'itinerario prosegue con saliscendi fino ad un'altra selletta (km 5). Occorre trascurare le numerose deviazioni che scendono a sn e a dx, proseguire diritti sull'unica salita esistente. Pochi metri ripidi a piedi e ricomincia il saliscendi. Dopo circa un chilometro si incrocia una strada asfaltata, si va a destra per pochi metri, si attraversa e si riprende la salita. Si arriva subito alla casetta dell'acquedotto. Si lascia la strada per salire a piedi per duecento metri dietro la casetta.
Ancora un chilometro e si arriva ad una ripida discesa (trascurare il sentiero a dx) che termina al passo del Muraglione (km 8).
La strada asfaltata di fronte sale a Faie, a sinistra scende a Varazze, a destra va all'Eremo del Deserto e a Sciarborasca.
Si torna indietro per una decina di metri prendendo il sentiero pianeggiante. Lo si segue anche quando comincia a scendere. Si prosegue mantenendosi sempre alti sul versante destro idrografico del torrente. Il sentiero termina su di una sterrata (km 9,9) che si prende a destra in salita. Si arriva su un valico, si prosegue in discesa che poco dopo diventa asfaltata.
Non resta che raggiungere l'Aurelia e, a destra, Varazze (km 20).
Dislivello: m 400.
Ciclabilità: 98%
Osservazioni: si può percorrere nei due sensi. In senso opposto è leggermente meno ciclabile. Ci sono numerosi incroci, ma il percorso è logico.

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10 - Discesa dalla Gava ad Arenzano

Aggiornamento: 2/2003
Percorso.
Dal passo della Gava si scende sul versante meridionale lungo una evidente sterrata. Al primo tornante si lascia a sinistra il sentiero per il passo Gavetta (possibile variante difficile) e si scende fino ad una sorgente.
Si scende, trascurando a destra la variante 10.1, lungo la piacevole sterrata. Si raggiunge un piccolo ricovero (ricovero Beppillo; km 2) dove la discesa si fa più ripida e si raggiunge un prato (Prato Liseu; km 2,6).
Si continua ancora sulla strada, ma prestando attenzione a destra, infatti, in corrispondenza dell'ultimo tornante, si incontra un traliccio dell'alta tensione (km 3,5) dove svoltiamo a destra. Si scende su una stradina che scende ripida e poi diventa sentiero.
Si arriva su una stradina (km 4, da destra arriva la variante uno). La discesa prosegue più mite e conduce ad un bivio (passo Gua, km 5, a destra variante 10.2).
Si scende a sinistra arrivando rapidamente all'asfalto in località Agueta (km 6,5).
Si sale a sinistra per dieci metri e si devia a destra su una strada campestre. Dopo 300 metri si va diritti mentre la stradina sale a sinistra. Segue una discesa dissestata ma divertente fino ad incrociare un sentiero FIE che si trascura andando a sinistra (frecce bianche).
Si continua a scendere con tornanti e lunghi traversi fino a sbucare sull'asfalto sopra al Santuario di Arenzano (km 9,5). Si va in discesa raggiungendo la strada antistante la chiesa e di lì il centro (km 10,5).
Dislivello: m 750.
Ciclabilità: 100%
Osservazioni: 
variante 10.1 (consigliabile)
Immediatamente a valle della vasca antincendio inizia un sentiero che scende (km 0,6). Inizialmente piuttosto difficile presenta qualche tornante e termina nei pressi di un masso verniciato (km 1,2). Incontriamo il sentiero che proviene dall'Argentea e lo seguiamo a sinistra.
Con discesa non difficile superiamo la spalla del Gruppo e superiamo alcuni incroci proseguendo in direzione dell'uscita della valle. In questo modo Arriviamo in località Cianela dove incontriamo l'itinerario principale. In comune proseguiamo raggiungendo Passo Gua (km 4,3) e Agueta.
Variante 10.2
Dal passo Gua si va a destra per un centinaio di metri fino ad imboccare una ripida discesa un po' per bosco e un po' per prati. Si passa nei pressi di una piccola costruzione e si raggiunge la strada di un acquedotto. Si va a sinistra fino a sboccare sull'asfalto. Seguendo a ritroso l'itinerario 8 si arriva a Terralba.


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11 - Anello di Cogoleto

Aggiornamento:  4/2001
Percorso. Dal centro di Cogoleto ci dirigiamo verso levante, sull'Aurelia.
Quasi all'inizio della salita della Colletta deviamo a sinistra (km 2) e costeggiamo la Stoppani arrivando ad un bivio (km 3,3).
Andiamo a destra attraversando un ponte; arriviamo così ad un secondo ponte che attraversiamo. Al termine della salitella svoltiamo a sinistra.
La strada si inoltra nella valle ed arriva ad un ponte superato il quale si inizia a salire.
Superiamo un agriturismo ed arriviamo ad una curva. Qui dobbiamo lasciare la strada ed entrare nel viottolo che va a sinistra, in piano (km 5,5).
Dopo qualche decina di metri si scende a sinistra per un ripido sentiero a larghi scalini arrivando al ponte Ratte (km 5,7).
Al di là del ponte saliamo ripidamente e poi con pendenza inferiore fino ad arrivare ad una stradina asfaltata.
Saliamo a destra ed arriviamo rapidamente a confluire in una strada maggiore (km 6,7); qui andiamo ancora a destra.
Seguiamo fedelmente questa strada che conduce ad una cascina dove prosegue sterrata (km 8).
Proseguiamo sulla sterrata che conduce ad alcune case dove ritroviamo l'asfalto (km 8,7).
Seguiamo l'asfalto che porta a confluire in una piccola strada; la attraversiamo proseguendo dall'altra parte su una mulattiera che scende ripidamente.
La discesa termina sulla provinciale che proviene da Lerca. Qui andiamo a destra e saliamo fino a Sciarborasca (km 10,4).
Possiamo salire al centro del paese e poi scendere a sinistra oppure seguire la tangenziale fino all'incrocio.
Proseguiamo per qualche metro sulla strada per Cogoleto e svoltiamo a destra su una stradina.
Seguiamo ormai integralmente questa stradina asfaltata che supera alcuni guadi ed arriva nei pressi di alcune case (km 14), pochi metri prima dei due ponti che segnano l'ingresso nel territorio dell'Eremo del Deserto.
Qui svoltiamo a sinistra ed attraversiamo il cortile della casa.
Iniziamo a salire su mulattiera ed arriviamo ad incrociare il percorso 9. Qui andiamo a sinistra e raggiungiamo una sella da cui si scende incontrando, dopo 500 m, l'asfalto (km 15,5).
Si scende senza problemi a S.Giacomo e di qui all'Aurelia (km 19,5). A sinistra in 3 km a Cogoleto.
Dislivello: 370 m in salita ed altrettanti in discesa.
Ciclabilità: 99,5%
Osservazioni:
Variante 11.1:
Arrivati al centro di Sciarborasca (km 0) svoltiamo a destra, in salita a fianco della chiesa. Al primo bivio svoltiamo a sinistra e scendiamo leggermente su una larga strada.
Raggiungiamo un quadrivio (km 0,6) dove andiamo diritti nella strada che presenta un segnale di divieto di accesso.
Evitiamo alcune deviazioni con strade minori e proseguiamo in leggera salita che poi diviene ripida. Saliamo a tornanti nel bosco ed arriviamo ad un bivio (km 2,7) dove andiamo a sinistra. Al termine della salita finisce anche l'asfalto ed arriviamo ad un gruppo di case (I Piani; km 3).
Passiamo lasciando le case a destra e troviamo un sentiero che scende raggiungendo un piano coperto di erica arborea e radi pini.
La macchia nasconde il sentiero ed dobbiamo procedere con attenzione evitando le zone paludose ricordando che dobbiamo attraversare interamente il pianoro.
Il sentiero si fa via via più evidente ed arriviamo al muro di recinzione dell'area conventuale (km 3,7).
Attraversiamo il muro. Il sentiero inizia a scendere e presenta alcuni tratti ripidi e sconnessi che costringono a procedere a piedi.
Arriviamo ad un guado a cui segue ancora il sentiero impegnativo. Arriviamo ad una strada sterrata (km 4,5).
Svoltiamo a destra e saliamo al piazzale dell'Eremo del Deserto (km 4,7).
Qui troviamo la strada asfaltata che seguiamo in discesa. Raggiungiamo un edificio dove superiamo uno stretto ponte arrivando rapidamente alle case da dove parte (a destra) la strada sterrata del percorso principale (km 5,6; km 14 del percorso principale.


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12 - Discesa dal Beigua a Sassello, via Veirera


Aggiornamento: 8/2001
Percorso.
Dalla chiesetta si scende a ponente verso l’albergo. Poco prima di raggiungerlo, al termine del tratto pianeggiante, si devia a destra abbandonando l'asfalto. Una discesa sconnessa porta sulla sella tra le due cime del Beigua; qui si dipartono quattro strade. Schizzo.
Si prende quella che si inoltra pianeggiando leggermente a destra rispetto alla direzione di provenienza (segnavia AV).
Scendiamo nei boschi raggiungendo una sella, saliamo leggermente, poi scendiamo a sinistra raggiungendo una croce. Meno di 100 metri ed incontriamo un bivio (km 2,3).
A sinistra corre il sentiero per il Colle del Giovo (itinerario 4, AV).
Noi andiamo a destra.
Il sentiero (segnavia FIE doppia linea gialla) presenta un tratto sconnesso iniziale, poi migliora e scende rapidamente nel bosco.
Si segue costantemente, su mulattiera, il segnavia fino a giungere ad un breve ripiano con grandi alberi a sinistra. Qui il sentiero scende a destra con un tratto stretto e sconnesso.
Noi proseguiamo diritti per la strada forestale che scende ripida fino a portare ad incrociare una larga strada. Si prende a destra e in pochi metri si arriva alle case di Veirera (km 7,5).
Fin qui in comune con gli itinerari 6.
A Veirera si incontra un lavatoio. A sinistra scende una strada forestale per Sassello (segnavia FIE quadrato giallo). La prendiamo.
Dopo circa 200 metri andiamo diritti mentre il segnavia va a destra.
Arriviamo ad un bivio dove prendiamo la strada di destra e ritroviamo il segnavia.
Scendiamo su strada forestale arrivando ad un poco evidente, ma fondamentale, crocevia (km 9). Seguiamo il segnavia trascurando sia la strada che va a destra che quella di sinistra.
Da qui in poi seguiamo fedelmente il segnavia nei numerosi incroci. Arriviamo a guadare un torrente in loc. Bastia (km 12,5) e, con facile sentiero, raggiungiamo l'asfalto e poi il centro di Sassello (km 13.5).
Dislivello: 910 m .
Ciclabilità: 98%
Osservazioni:  E' un percorso nel fitto dei boschi, per essere percorso in sella richiede di non seguire i segnavia ma le strade forestali con  forti difficoltà di orientamento. Se capitasse di scendere troppo su di una forestale che poi termina cieca non resta che risalire. Evitate di scendere diritti senza sentiero perché la valle termina su salti di roccia.
E' stato ripulito dagli alberi abbattuti, ma il suolo è ricoperto da pericolosi rametti.

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13 - Salita al Bric delle Forche da Celle

Aggiornamento: 2/2003
Descrizione.
Dalla stazione di Celle Ligure prendiamo la strada che sale a sinistra, guardando la stazione (segnavia FIE: tre pallini rossi, che ci accompagna per tutto il percorso).
La strada sale ripida per 500 metri, poi procede quasi in piano arrivando alla chiesetta dei SS. Giacomo e Filippo. Andiamo diritti passando a fianco di una notevole casa-torre.
Una breve rampa ripida porta al termine dell'asfalto (km 1,5). La salita prosegue su buon sterrato fino ad un punto dove la strada termina ed inizia un ripido ed impedalabile sentiero. Dopo 100 metri il sentiero va a destra e si presenta come stretto single-track che sale ad un valico (km 2,4).
Scendiamo incontrando un sentiero migliore su cui proseguiamo fino ad un altro valico (km 2,7) superato il quale troviamo una ripida e breve discesa.
Proseguiamo fino a raggiungere un incrocio con tabelle (km 3,3). Siamo in località Il Poggio. Possiamo scendere a sinistra seguendo il sentiero segnalato, oppure salire per qualche metro fino a raggiungere il poggio vero e proprio. Si potrebbe scendere direttamente, ma il sentiero termina in un cortile privato. In ogni caso arriviamo alla chiesa di Sanda (km 3,7).
A fianco della chiesa sale una crosa di recente lastricata che porta al cimitero dove ritroviamo la strada provinciale. Attraversiamo la strada entrando in una strada che porta la cantiere di costruzione di alcuni edifici.
Andiamo a destra ed aggiriamo le case in costruzione. Dietro ad esse ritroviamo il sentiero aperto tra due muri di cemento (km 4,1).
Il tratto seguente è impedalabile a causa del fondo dissestato. Arriviamo ad una cisterna dell'acquedotto e poi ad un largo piazzale (km 4,5). Qui ritroviamo l'asfalto e lo seguiamo andando a sinistra.
Raggiungiamo la provinciale che seguiamo in salita (km 4,8). Arriviamo ad incrociare una piccola strada che sale a destra (via Bric delle Forche; km 6). La seguiamo trascurando tutte le deviazioni.
Arriviamo ad incrociare una strada evidente che sale a sinistra (segnali per Bric Don Bosco; km 6,6) e la prendiamo. Un po' di salita ci porta ad un piazzale ed un'ultima salita ci porta alla chiesetta posta in vetta (km 7,2).
Dislivello: 500 m .
Ciclabilità: 95%
Osservazioni: In buona parte su asfalto, ma su stradine prive di traffico. Breve percorso adatto alle corte giornate invernali. Le numerose stradine della zona consentono altre varianti.
Raccordo 13.1: Sanda è collegata ad Albisola con una stradina asfaltata di 1,7 km. Dal sagrato della chiesa si scende a sinistra (guardando la facciata). La strada porta sulla provinciale all'altezza del cimitero di Albisola a 2,7 km dal centro.

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14 - Discesa dal Bric delle Forche a Varazze

Aggiornamento: 2/2003
Descrizione:
Dalla vetta del Bric delle Forche (bric Don Bosco) scendiamo seguendo la stessa via di salita fino all'incrocio (km 0,6).
Svoltiamo a sinistra e seguiamo la stradina asfaltata che conduce ad un largo piazzale (km 0,9) dove proseguiamo sulla strada principale, ora sterrata, a destra.
Alternando discese e salite superiamo il punto più alto e poi scendiamo fino ad arrivare ad una casa abbandonata (segnavia FIE: triangolo rosso; km 2,5).
Qui termina il tratto agevole. Passiamo davanti alla casa e volgiamo a destra, scendendo al limitare del bosco.
Al termine del prato il sentiero entra nel bosco e presenta passaggi difficili. Ad un piccolo slargo tra i pini andiamo a sinistra poi superiamo un tratto impegnativo ed arriviamo su una stradina (km 3,8).
Senza altre difficoltà proseguiamo a sinistra ed arriviamo all'asfalto (km 4,2). Proseguiamo sulla ripida strada asfaltata arrivando alla chiesa di Cantalupo (km 5,3).
Qui lasciamo la strada e prendiamo la crosa a fianco della chiesa; arriviamo ad un incrocio dove andiamo a sinistra. Su fondo in cemento arriviamo su una larga strada che seguiamo in discesa, ormai alle porte di Varazze (km 5,7). Seguendo in discesa una delle varie strade scendiamo all'Aurelia (km 7,5).
Dislivello: 500 m.
Ciclabilità: 100%, 1 km difficile.
Osservazioni: sconsigliabile in salita.

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15 - Salita da Celle al Bric delle Forche, via Ferrari

Aggiornamento: 2/2003
Descrizione:
Raggiungiamo la chiesa di S.Michele, dietro alla stazione.
A sinistra della chiesa sale una stretta strada (segnavia FIE: linea e due punti rossi) che seguiamo fino ad incrociarne una più larga che seguiamo a destra. Lasciamo le ultime case ed arriviamo ad una chiesetta (sia direttamente con una crosa, sia seguendo la strada (km 1).
Proseguiamo e raggiungiamo un punto in cui la strada termina. Qui proseguiamo diritti sul sentiero dell'acquedotto, con tratti ripidi e sconnessi.
Un po' in sella ed un po' a piedi arriviamo in una zona meno ripida che ci porta a raggiungere una strada (km 2,3).
Proseguiamo comodamente su asfalto. Dopo 300 metri lasciamo a destra il raccordo 15.1 e dopo altri 200 il raccordo 15.2. Proseguendo raggiungiamo la provinciale (km 3,2) che seguiamo a destra, in salita.
In comune con l'itinerario 13 seguiamo la provinciale fino all'incrocio con via delle Forche dove svoltiamo a destra. Arriviamo ad incrociare una strada evidente che sale a sinistra (segnali per Bric Don Bosco; km 5,2) e la prendiamo. Un po' di salita ci porta ad un piazzale ed un'ultima salita termina alla chiesetta posta in vetta (km 5,8).
Dislivello: 450 m.
Ciclabilità: 96%
Osservazioni: Le numerose stradine che intersecano le colline alle spalle di Celle consentono numerosissimi incroci e varianti.
Raccordo 15.1: svoltiamo a destra, in discesa su sterrata. La pendenza diminuisce e con percorso piacevole giungiamo ad incrociare la strada percorsa dall'itinerario 16 (km 2,2). Percorribile anche in senso opposto.
Raccordo 15.2: parallelo al precedente, corre a quota più alta. Svoltiamo a destra e saliamo su una stradina asfaltata che poco dopo inizia a scendere. Il fondo diventa sterrato e la strada arriva ad un trivio (km 1,4). Qui passa l'itinerario 16 che prosegue a sinistra per la chiesa della Croce.

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16 - Salita dai Piani di Celle al Bric delle Forche

Aggiornamento: 2/2003
Descrizione:
Dalla stazione di Celle andiamo verso il mare e raggiungiamo la passeggiata. La seguiamo a sinistra ed arriviamo alla frazione Piani a circa 1,2 km.
Entriamo tra le case (via Genova, poi via Firenze) ed arriviamo alla chiesa di S.Maria Assunta (inizio, km 0).
Proseguiamo diritti e superiamo un parcheggio iniziando poi a salire con qualche tornante. Al termine della salita confluiamo in una strada che seguiamo a destra, in leggera discesa arrivando ad una strada più larga (km 1,3) dove incontriamo il segnavia FIE (due quadrati rossi).
Qui volgiamo a sinistra e saliamo con questa strada; raggiungiamo un poggio e scendiamo leggermente arrivando ad un incrocio. Trascuriamo la strada a sinistra per Costa ed andiamo diritti nella ripida stradina.
Arriviamo così al termine dell'asfalto dove ci congiungiamo con le segnalazioni provenienti da Costa (a sinistra va il raccordo 15.1). Andiamo diritti ed arriviamo ad un bivio (km 2,8; diritto va il raccordo 15.2) dove svoltiamo a destra, in leggera discesa.
Su buona strada arriviamo alla spalla dove sorge una chiesetta (loc. Croce; km 3,5).
Andiamo a sinistra in salita e la strada ha termine presso un cancello. A destra sale un sentiero. Saliamo con difficoltà per il terreno sconnesso e ripido.
Dopo la ripida salita il sentiero prosegue in costa, poi sale confluendo sulla strada sterrata percorsa dall'itinerario 14 (km 4,3).
Andiamo a sinistra e raggiungiamo l'ampio slargo dove troviamo l'asfalto (km 4,8). Seguiamo la strada asfaltata facendo attenzione, dopo aver scollinato, alla stradina che va a destra (km 5,1).
Una salita di 600 metri porta al panoramico piazzale e poi alla chiesa (km 5, 7).
Dislivello: 450 m.
Ciclabilità: 94%
Osservazioni:

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17 - Da Mioglia a Sassello

Aggiornamento: 10/2002
Descrizione:
Da Mioglia seguiamo la strada in direzione di Pontinvrea e Colle del Giovo. Superate le case di Casone incontriamo una strada che svolta a destra, indicazioni MTB e Lido di Mioglia). Svoltiamo.
La strada scende poi sale, supera alcune case isolate, all'incrocio andiamo a destra e raggiungiamo il termine dell'asfalto. Poco dopo arriviamo al punto più elevato (km 4,5).
Lasciamo la stradina con segnali MTB e proseguiamo sulla destra seguendo la larga strada che scende.
La strada mantiene un andamento quasi sempre discendente, raggiunge in quota la valle del torrente Erro e continua a scendere avvicinandosi al fiume.
Raggiungiamo un prato (km 8,1) dove si incrociano altre tre strade. Svoltiamo a destra ed arriviamo al guado sull'Erro.
Attraversato il torrente saliamo per poco poi scendiamo ad un incrocio. Svoltiamo a destra ed attraversiamo il torrente su di un ponte.
Proseguiamo in salita raggiungendo una bella e grande costruzione abbandonata (km 8,6).
Appena superata la casa abbandoniamo la larga sterrata che prosegue ed entriamo in una stradina che costeggia il fiume.
Inizialmente in piano, poi in salita proseguiamo fino alle prime case, svoltiamo a destra e raggiungiamo Sassello (km 11).
Dislivello: 230 m.
Ciclabilità: 100%
Osservazioni: percorribile anche in senso contrario, con qualche difficoltà in più.
N.B. il guado può essere impossibile quando il livello del fiume sia alto. In questo caso al quadrivio prima del guado andiamo diritti. Dopo 200 metri usciamo su una spiaggia. Qui due possibilità (di solito):
- attraversare nei pressi della confluenza dei due torrenti, può essere necessario qualche metro a nuoto, ma la corrente è mite. Sull'altra sponda troviamo una strada da seguire a destra.
- attraversare all'estremità sinistra della spiaggia. Qui il livello è più basso, ma sulla riva opposta c'è una selva di salici ed è opportuno salire la ripida scarpata rocciosa per raggiungere la strada soprastante. Seguendo questa a destra raggiungiamo un incrocio dove andiamo diritti arrivando nei pressi della grande casa.
Variante 17.1: Dalla grande casa del km 8,6 possiamo proseguire diritti sulla strada principale che diviene asfaltata, sale ad una bella valletta, supera un agriturismo e poi scende al campo sportivo di Sassello (km 2,5).


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18 - Discesa diretta dal Beigua ad Alpicella

Aggiornamento: 12/2002
Descrizione:
Dalla vetta scendiamo sulla strada asfaltata ed andiamo a ponente, verso l’albergo. Poco prima di raggiungerlo, al termine del tratto pianeggiante, deviamo a destra abbandonando l'asfalto. Una discesa sconnessa porta sulla sella tra le due cime del Beigua (km 0,7); qui si dipartono cinque strade.
Prendiamo la seconda strada da sinistra e scendiamo velocemente all'asfalto, svoltiamo a destra e proseguiamo la discesa.
Quando incontriamo il segnale FIE triangolo rosso che lascia la strada per scendere a sinistra lo seguiamo (km 1,4).
Siamo su una stradina che si restringe a sentiero che scende ripido tra i faggi. In questo modo raggiungiamo un pascolo dove incrociamo una sterrata (km 2).
Svoltiamo a destra ed abbandoniamo la strada dopo alcune decine di metri. La discesa presenta ora alcuni tratti dissestati e non sempre è ciclabile. Un tratto pianeggiante ci porta a superare un intaglio (km 3,3) oltre il quale riprende la ripida discesa.
Arriviamo ad una spalla erbosa (km 4,5) dove il sentiero FIE svolta decisamente a destra. Lo abbandoniamo per scendere sulla sterrata a sinistra.
Raggiungiamo un incrocio dove andiamo a destra e subito dopo a sinistra ed arriviamo ad incrociare la stradella che proviene dalla strada megalitica. Poco dopo entriamo sull'asfalto (km 5,5).
Non resta che seguire la discesa asfaltata che conduce ad Alpicella (km 8).
Dislivello: 880 m.
Ciclabilità: 95%
Osservazioni: non utilizzabile in salita.
Variante 18.1: dalla sella erbosa possiamo anche seguire integralmente il sentiero FIE. Superato un tratto ripido e dissestato entriamo su una strada con fondo in cemento. La seguiamo fino al tornante dove andiamo diritti sulla mulattiera che scende quasi ad Alpicella (km 2,5).
Variante 18.2: (al momento è impraticabile) ad un tornante della strada asfaltata (km 6,4) lasciamo andiamo diritti sulla sterrata in leggera salita. Agli incroci teniamo sempre il sentiero centrale ed arriviamo ad un rudere. Passiamo con difficoltà presso la casa e scendiamo ad un rivo (km 6,8).
Scendiamo a sinistra costeggiando il rivo che invade anche il sentiero, dopo 100 metri di ripida discesa andiamo a destra sulla mulattiera pianeggiante.
Questa strada portava ad Alpicella. Al momento è interrotta da una grande frana, insuperabile.

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Altri percorsi

I percorsi fin qui descritti non sono certamente gli unici possibili. Descrivo sommariamente altre possibilità.

  1. Dal paese di Vara è possibile salire allo spartiacque in prossimità del costruendo rifugio dell'Argentea con una bella sterrata interamente ciclabile. Dal paese di Vara Inferiore si prende la strada per località Dan (o Dano). Dopo aver superato il ponte sull'Orba occorre deviare a sinistra su una larga sterrata chiusa da sbarra (ponte). Non resta che seguirla senza deviare. In alto si incontra un bivio. A sinistra si va al Faiallo (itinerario 2, variante 2 al contrario) a destra si sale al crinale.
  2. Ad Alpicella si può arrivare deviando dalla discesa per Faie. In prossimità di un tornante verso sinistra, al termine della parte più ripida della discesa, in prossimità di un bosco di pini, si incontra il sentiero FIE croce rossa che sale. Sul posto sono presenti grandi pietre infisse nel terreno; è infatti un luogo di culto neolitico. Qui parte a destra un evidente sentiero lastricato con grandi pietre. Lo si scende e con difficoltà più o meno grandi si arriva ad incrociare una sterrata che scende rapidamente al paese.
  3. E' possibile scendere a Piampaludo col sentiero che si diparte dallo spartiacque nel tratto Rama/Prato Rotondo, nei pressi piccola croce in ferro su un masso (segnavia FIE croce gialla). Si segue il sentiero difficile che scende attraverso i prati e poi nel bosco. In basso il sentiero si immette in un altro e diventa più ciclabile. Si arriva sull'asfalto nei pressi di una cascina. Occorre seguire la strada in salita per arrivare al paese.
  4. Il sentiero che si snoda al di sotto del rifugio case Leveasso (ora rifugio Padre Rino) è percorribile in discesa dopo il primo tratto scosceso. Diventa mulattiera, poi strada dell'acquedotto e porta a Lerca.
  5. Anche il sentiero che collega le pendici meridionali dell'Argentea con il passo della Gava è parzialmente ciclabile, con attenzione ai tratti esposti. Percorre uno dei tratti più selvaggi del gruppo.
  6. S.Giustina ed Alpicella sono collegate da un bel percorso. Da S. Giustina si abbandona la statale prendendo la strada che inizia di fronte ad un ristorante (a sinistra per chi scende). Al primo bivio andiamo a sinistra, costeggiando il torrente. La si segue senza problemi fino ai prati ormai nei pressi di Alpicella dove si incontra l'itinerario 3. Da Alpicella si segue la strada che inizia presso il cimitero, si attraversa il ponte e, poco dopo, si imbocca la strada che sale a destra.


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