Il Cappellone |
Quando l'Università ha strappato i diritti proibitivi al feudatario (forni, trappeti, botteghe)? Quando è venuta in possesso di beni fondiari così cospicui e ha reso i suoi demani universali beni patrimoniali, premessa poi dell'invenzione così originale della Cappella, del SS. Corpo di Cristo, che ha mutato gli uni e gli altri in beni mercantili con un ritmo così accelerato? Nella
crisi della metà del Trecento? Se così fosse, la Terra di Gesualdo
sarebbe allineata a quelle della zona occidentali della provincia, che già
alle soglie dell'età moderna é priva di demani feudali. Forse
nella seconda metà del '400, con il ridimensionamento di baroni felloni
implicati nei conflitti della monarchia aragonese che soppianta gli
angioini, e che vedono come teatro principale delle operazioni proprio il
Principato Ultra? A
seguito delle carestie, epidemie, dei terremoti che ripetutamente hanno
sconquassato, non solo le case e le mura cittadine, ma anche i poteri
feudali che hanno dovuto fare i conti con le esigenze di ripopolamento? Se
si guarda la dislocazione territoriale delle case giuridicamente di
proprietà della Cappella alla fine del Settecento, esse sono 'Localizzate
tanto nel centro uffiano che rurale; e similmente, le terre sono sia in
località distanti che prossime al centro abitato. Sola
eccezione, che forse getta luce su queste terre per le quali non
disponiamo di documentazione, è costituita dalle terre del versante Sud
e del versante Nord della cittadina(1), immediatamente a ridosso del
centro abitato (gli altri versanti non sono rappresentativi, data la
posizione geografica del borgo e il tipo di struttura urbanistica). Sono
in modo simmetrico, rispettivamente, le terre migliori e quelle peggiori
di tutta la cittadina. (1)
ASA, Atti deinattiali, b.41, fs.lo 151 5 |