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FENDER RHODES Mark II SeventyThree

Dopo alcuni studi, stò organizzando una riproduzione fedele (e ad un prezzo economico) dei "gommini" incollati sui martelletti dei tasti. Se sei interessato, per maggior dettagli, scrivimi una e-mail. Il mio indirizzo è: germano.balzan@libero.it

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Anno:

1979-1986

Modello:

Rhodes Stage Piano Mark II Seventythree

Peso:

63 Kg

Dimensioni:

114 x 96 x 58 cm

Tasti:

73

Output:

Mono

Controlli:

Bass e Volume

Per poter funzionare, il modello STAGE PIANO deve essere abbinato ad un amplificatore. In linea di principio qualsiasi amplificatore va bene, ma i migliori risultati si ottengono sicuramente con un buon valvolare! Storicamente i due migliori amplificatori utilizzati sono:

Personalmente uso un FENDER Vibrosonic Reverb da 135 watt con un cono da 15" ed effetti di riverbero e vibrato, e vi assicuro che è una BOMBA!


LA STORIA

Nel 1942 Harold Rhodes, al servizio delle forze armate aeree (Army Air Corps), costruì il suo primo "Baby Piano". Essenzialmente era una mini piano con 21 tasti costruito con pezzi di aereo trafugati dal magazzino militare. Era nato l'ARMY AIR CORPS PIANO.
Nel 1946 fu fondata la "Rhodes Piano Corporation", che debuttò con il modello PRE-PIANO.
Nel 1959 Leo Fender acquistò la "Rhodes" per fondare la "Fender Rhodes", il cui primo modello commercializzato fu il PIANO BASS: piano con 54 tasti che fu reso celebre da Ray Manzarek dei Doors. Fu subito un successo.
Nel 1965 la compagnia fu venduta alla CBS, con la quale fu introdotto il primo vero piano a 73 tasti: il SUITCASE PIANO: formato dalla tastiera vera e propria, e da un cabinet comprendente amplificatore e speaker. Nel 1967 uscì il modello CELESTE e nel 1978 uscì la versione STUDENT PIANO.
Nel 1970 fu introdotto il modello STAGE PIANO MARK I, che consisteva nel Suitcase Piano senza il cabinet amp/spk. Con le sue 4 "zampe" in acciao cromato, esso era la versione "portatile" (solo 63 Kg!?!!) , adatta a situazioni Live, che poteva essere collegata ad un amplificatore esterno. Sempre in quell'anno uscirono i modelli Suitcase Piano e Stage Piano nella versione a 88 tasti. Grazie ad artisti come Herbie Hancock, Stevie Wonder, Chick Corea e Rick Wright (Pink Floid), il Rhodes ebbe un vero Boom, tanto da diventare il mito che è oggi. Nella metà degli anni '70, la CBS decise di cambiare il nome "Fender Rhodes" con "Rhodes".
Nel 1979, applicando solamente alcune innovazioni estetiche (principalmente fu sostituito il coperchio curvo con uno piatto, in modo da poterci appoggiare sopra un'altra tastiera) nacque, nelle versioni SUITCASE 73 e 88 tasti e STAGE 54, 73 e 88 tasti, il piano RHODES MARK II. Esso fu prodotto fino al 1986. Negli anni successivi uscirono vari modelli digitali... ma questa è un'altra storia.
Nel 1997 Harold Rhodes riacquistò la compagnia che era diventata proprietà della Roland nel 1987. Si dice che stia preparando un remake del vecchio mitico Rhodes... staremo a vedere... il resto è futuro...


COME FUNZIONA

La meccanica è essenzialmente come quella di un pianoforte, dove un tasto di legno aziona un martelletto che, invece di percuotere una corda, percuote una lamella collegata ad una estremità ad un corpo metallico che funge da risonatore. L'altra estremità della lamella è libera di vibrare. Tale vibrazione è captata da un pickup elettromagnetico (tipo quelli della chitarra elettrica), che produce un segnale elettrico. Tale segnale viene inviato ad un amplificatore che produce il suono. Il concetto è un po' quello di una chitarra a 73 o 88 corde! Nella versione Stage, sono disponibili due manopole con cui regolare il volume e i toni bassi. Nella versione Suitcase sono inoltre disponibili le regolazioni di intensità e velocità di un effetto tremolo stereofonico.


GALLERIA FOTOGRAFICA

Clicca su una foto per ingrandirla


RISORSE

E' possibile scaricare il manuale in formato html in inglese del mitico FENDER Rhodes [manual.zip] (692Kb).

Inoltre ho raccolto una serie di articoli (sempre in inglese) riguardanti le modifiche ed il mantenimento del Rhodes:


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