Per sapere il motivo di queste integrazioni, oltre la mia
esperienza,
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Per sapere cosa è il PRIMO FLAGELLO umano che si chiama
CAFFE'
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Leggi quanto riporta il sito PAGINE
MEDICHE "area medica" della
CAFFEINA Clicca
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inoltre è un
INSETTICIDA Clicca
QUI e lo
ZUCCHERO: dannoso e
tossico come il
CAFFE', l'ALCOOL
ed il TABACCO Clicca
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Per tutta la documentazione in nostro possesso clicca QUI
Il CAFFE' DROGA-INSETTICIDA. Questo io titolo del loro video di informazione
come è fatto per il bugiardino e le scritte sulle sigarette:
"Una droga legale: il caffé (VIDEO)"
che è TUTTO UN PROGRAMMA, vero?
http://www.guidafinlandia.it/informazioni/curiosita-finlandesi/video-finlandia/caffe-video/
da questa pagina:
http://digilander.libero.it/genfraglo/Immagini/caffevideo.htm
ed ora il video intitolato:
LA TRAPPOLA DEL CAFFE'
https://youtu.be/JS8IXyr6cww
Causa certa di tutte le nostre MALATTIE.
Quindi continuare e perseverare nel berlo, nel tempo, è assolutamente MALATTIA
CERTA.
Ed ora prima di iniziare vorrei portarti a conoscenza di un ragionamento che
spiega TUTTO quanto stà succedendo in relazione alla mia SALUTE, che è
spiegata dal fatto che
NELLA SALUTE, NESSUN ESSERE VIVENTE E' DIPENDENTE DA UN SUO SIMILE TRANNE L'HOMO
SAPIENS. NON TI PARE STRANA LA COSA? sono certo che Madre Natura o la EVOLUZIONE
NON possano punire solo l'Homo Sapiens, quindi
per conferma ti chiedo:
"Mi sai dire anche una sola specie animale della quale un individuo si reca da
un altro individuo suo simile per la salute?"
NOOOO!?!?!?!?!
Certo che no, ma la differenza stà che ogni ESSERE VIVENTE si AUTOPRODUCE
l'ACIDO ASCORBICO escluso l'uomo,
TUTTI gli animali dal concepimento alla morte.
Irwin Stone in proposito scrive:
"pagina 1/10------sostanza fondamentale
L'ACIDO ASCORBICO è una sostanza ubiquitaria fondamentale nel processo vitale.
Tutti gli organismi viventi o la producono o la prendono dal nutrimento oppure
periscono. I sistemi enzimatici per la produzione dell'ACIDO ASCORBICO sono di
antica origine e si sono formati molto presto nello sviluppo del processo vitale
su questo pianeta, probabilmente mentre le forme più altamente sviluppate erano
ancora forme primitive unicellulari.
pagina 1/10------solo embrione ma produce molto ACIDO ASCORBICO
L'evidenza della embriologia sia delle piante che degli animali corrobora questo
punto di vista dal momento che il seme dormiente della pianta e l'uovo
dell'animale sono privi di ACIDO ASCORBICO. C'è una produzione immediata di
ACIDO ASCORBICO nel seme che germina o nell'uovo in sviluppo, perfino quando
l'embrione non è niente più che un grumo di alcune cellule.
pagina 1/10------alta produzione sia in piante che animali
Anche la sua diffusa presenza in tutti gli odierni organismi pluricellulari, sia
piante che animali, lo testimonia. Possiamo anche dedurre che la produzione di
ACIDO ASCORBICO era ben sviluppata prima che gli organismi viventi divergessero
nelle forme di piante e di animali.
pagina 2/10------RENI E FEGATO
Il luogo degli enzimi per la produzione dell’acido ascorbico nei vertebrati a
sangue freddo, i pesci, gli anfibi ed i rettili, è nei reni. I più altamente
attivi mammiferi a sangue caldo tutti sintetizzano il loro acido ascorbico nel
fegato. Una delle principali
funzioni dell’acido ascorbico nella fisiologia animale è il mantenimento della
omeostasi biochimica sotto stress. Più grande è lo stress a cui è sottoposto
l’animale, più acido ascorbico produce.
Circa 165 milioni di anni fa, quando la natura aveva in vista l’evoluzione dei
più attivi e stressanti mammiferi, doveva essere presa una importante decisione
morfologica e fisiologica. I reni, pure adeguati come sito di sintesi dell’acido
ascorbico per i lenti vertebrati a sangue freddo, erano inadeguati per le
aumentate richieste di acido ascorbico per i più altamente stressati mammiferi.
La soluzione vincente di questo problema fu il trasferimento degli enzimi per la
produzione dell’acido ascorbico dai
relativamente piccoli e biochimicamente affollati reni al più spazioso fegato,
che è il più grande organo del corpo. Tutti gli odierni mammiferi capaci di
sintetizzare acido ascorbico lo producono nel fegato perché ogni antica forma
che non effettuò tale
passaggio era così handicappata biochimicamnte che fu eliminata dalle forze
della evoluzione.
...racconta l'EVOLUZIONE DEGLI ESSERI VIVENTI E L'ACIDO ASCORBICO
e spiega la perdita di produrcelo autonomamente
pagina 6/10------l'ACIDO ASCORBICO è un metabolita per tutti gli animali e non
una VITAMINA
Stone 20. Negli ultimi 60anni, l'ACIDO ASCORBICO è stato visto come"vitamina C"
quando in realtà è un metabolita del fegato e certamente non una "vitamina" per
la miriade di mammiferi che hanno intatto il gene per lo L-gulonolactone
ossidase. Tali mammiferi non prendono lo scorbuto, anche se hanno una dieta
completamente priva di vitamina C. clicca
QUI
Ecco la differenza tra l'uomo e gli altri ESSERI VIVENTI, ma con la mancata
AUTOPRODUZIONE di ACIDO ASCORBICO e l'ingoiare il CAFFE' INSETTICIDA, la
SOFFERENZA e la morte precoce non possono mancare nel suo destino. Ma dato che
all'AUTOPRODUZIONE NON si può ovviare, per ottenere la SALUTE è indispensabile
ingoiarlo giornalmente ed a dosi di cucchiaini evitando come la peste questa
DROGA di CAFFE'.
Una parte di un libro di Stephen Cherniske, MS laureato presso l'Università dello Stato di New York ad Albany che ha oltre 35 anni di cliniche, di ricerca, ed esperienza di insegnamento il quale ha scritto un libro al riguardo e che ora voglio proporre a voi. Per l'articolo clicca QUI
Se vuoi sapere di più sulla CAFFEINA clicca QUI se poi vuoi sapere cosa sono le droghe STUPEFACENTI di cui fà parte la CAFFEINA clicca QUI lo leggi dopo.
Calcio e salute delle ossa
Il Calcio nel Corpo Umano
Nel corpo umano sono presenti complessivamente circa 1000 g di calcio,
distribuiti:
nel tessuto osseo con funzione strutturale (99%);
nel tessuto muscolare (0,3%);
nel plasma, nel fluido extracellulare e in altre cellule (0,7%).
Il calcio presente nel plasma è rappresentato, per il 50%, da ioni calcio
liberi, per il 40%, è legato a delle proteine e, per il 10%, è complessato a
degli anioni. Tra queste tre, la frazione più importante è rappresentata dal
calcio ionizzato (50%), poiché attiva fisiologicamente , quindi rigorosamente
controllata.
Si definisce calcemia la concentrazione degli ioni calcio nel sangue. In
condizioni normali tale parametro è mantenuto entro un ristretto range di
valori, che va da 9 a 10 mg per decilitro di sangue. Sia un suo abbassamento (ipocalcemia),
che un suo eccessivo rialzo (ipercalcemia) causano gravi alterazioni funzionali
alla muscolatura striata e liscia.
Il calcio extraosseo svolge infatti numerose funzioni:
è necessario per la trasmissione del segnale nervoso;
è coinvolto nel meccanismo molecolare della contrazione muscolare;
funziona da segnale intracellulare per alcuni ormoni, come l'insulina;
è necessario al funzionamento di diversi enzimi grazie ai quali interviene, ad
esempio, nella cascata della coagulazione;
fa parte del cemento intercellulare che tiene unite le cellule a livello delle
giunzioni serrate;
Effetti dell'ipocalcemia: tetania, ipereccitabilità cardiaca, spasmi bronchiali,
vescicali, intestinali e vascolari.
Effetti dell'ipercalcemia: riduzione dell'eccitabilità muscolare e nervosa.
Per evitare l'insorgenza di queste condizioni, la calcemia è continuamente
mantenuta sotto controllo grazie all'azione combinata di vari ormoni, come la
calcitonina e il paratormone.
Ossa: di cosa sono fatte e come si rinnovano
L'osso è un tessuto connettivo altamente specializzato e, come tale, composto da
cellule, fibre e sostanza fondamentale amorfa. Quest'ultima, insieme alle fibre,
costituisce la cosiddetta matrice extracellulare, formata a sua volta da una
componente minerale e da una frazione organica.
ClacioLa componente minerale della matrice extracellulare è formata
principalmente da fosfato di calcio, che si organizza sottoforma di cristalli,
simili ad aghi, immersi nella componente organica secondo un preciso
orientamento. La componente minerale, costituita anche da fosfato, carbonato,
magnesio, sodio e da una piccola quantità d'acqua, rappresenta soltanto ¼ del
volume dell'osso. Tuttavia, essendo molto densa, costituisce, da sola, la metà
del peso scheletrico.
La componente organica della matrice extracellulare, detta anche osteoide, è
costituita da fibre di collagene (95%) e da sostanza fondamentale amorfa (5%), a
sua volta composta da proteoglicani.
L'osso è una struttura dinamica, sottoposta ad un processo di rimodellamento che
continua per tutta la vita. L'entità di tale processo è considerevole (circa 1/5
dello scheletro viene rimodellato ogni 12 mesi) e, come tale, richiede un buon
apporto di energia. Inoltre, per sostenere il rimodellamento osseo, è
fondamentale associare all'apporto calorico una buona disponibilità di minerali,
soprattutto di calcio.
Responsabili del rinnovamento osseo sono due tipi di cellule, rispettivamente
chiamate osteoclasti ed osteoblasti. I primi, polinucleati e ricchi di
microvilli, secernono acidi ed enzimi proteolitici che, distruggendo la matrice
ossea, liberano i minerali in essa contenuta. Grazie a tale processo, circa 500
mg di calcio vengono rimossi quotidianamente dall'osso (0,05% del calcio
totale). In seguito a questo processo di erosione ossea intervengono gli
osteoblasti, cellule dalle funzioni diametralmente opposte rispetto alle
precedenti. Gli osteoblasti, infatti, garantiscono la formazione e la
deposizione di matrice organica nelle cavità generate dall'azione catabolica
degli osteoclasti. Non appena tale matrice raggiunge uno spessore sufficiente,
viene prontamente mineralizzata, grazie all'interposizione di calcio. Questo
processo di mineralizzazione va avanti per mesi, durante i quali la densità del
nuovo osso aumenta progressivamente.
La maggior parte della massa ossea viene accumulata entro i 18-20 anni; dopo
questo periodo la mineralizzazione continua ad aumentare, seppur lentamente,
fino a raggiungere il picco intorno ai trent'anni. Per questo motivo è molto
importante promuovere una regolare attività fisica ed un'alimentazione adeguata
in età giovanile.
Dopo i 40 anni, la massa ossea va incontro ad una riduzione fisiologica a carico
della componente organica e di quella minerale. Questo processo, assolutamente
fisiologico, quindi inevitabile, è chiamato osteoatrofia senile. Al contrario,
se la perdita di massa ossea è tale da compromettere l'espletamento delle
normali funzioni ossee, si parla di osteoporosi. La differenza fra osteoatrofia
e osteoporosi, quindi, è solo quantitativa. Le due condizioni sono invece uguali
dal punto di vista qualitativo, perché accomunate da una riduzione della massa
ossea a carico della componente organica e di quella minerale.
Fattori di rischio per l'osteoporosi
Molti fattori di rischio predispongono all'osteoporosi. Alcuni di questi sono
congeniti e, come tali, non modificabili (sesso femminile, razza bianca,
corporatura longilinea, familiarità, età e menopausa). Per i fattori ambientali
o comportamentali, invece, si può fare molto:
immobilità forzata (ingessatura di un arto, astronauti ecc.) esistono terapie
specifiche per accelerare la rimineralizzazione ossea);
Alimentazione povera di calcio, Vitamina C (interviene nel processo di
maturazione del collagene) e D (aumenta l'assorbimento intestinale del
minerale).
Sedentarietà (il movimento facilita la deposizione di calcio nelle ossa);
Eccesso di esercizio fisico (specie se non accompagnato ad un'adeguata
assunzione di macro e micronutrienti, può accelerare la decalcificazione ossea);
Dieta iperproteica (troppe proteine promuovono l'ipecalciuria, cioè un'eccessiva
eliminazione di calcio con le urine); va comunque precisato che in diversi studi
le diete iperproteiche hanno dimostrato di aumentare l'assorbimento intestinale
di calcio, compensando le aumentate perdite urinarie del minerale; inoltre, una
dieta molto ricca di proteine sembra favorire la sintesi di ormoni con effetto
anabolico sull'osso (come l'IGF-1), riducendo la sintesi di paratormone; allo
stato attuale, quindi, le diete iperproteiche NON sono considerate dannose per
la salute delle ossa; anche una dieta povera di proteine, per contro, potrebbe
rappresentare un fattore di rischio per l'osteoporosi.
Abuso di alcol e CAFFE'
Fumo
Uso prolungato di alcuni farmaci (come i cortisonici)
Se l'italiano è la tua lingua leggi sotto.
Se hai cliccato sul traduttore e vuoi leggere la pagina
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