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 ….Regala un semino di mela (ma sopratutto di ALBICOCCA leggi sotto) o di altra frutta a tutte le persone che conosci, spiegando loro che tutti i semini di frutta contengono la vitamina B17: la dose QUI e la storia QUI
        la vitamina che cura il Cancro, una terribile malattia che deriva da una semplice carenza di

                                            VITAMINA B17

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                          ….e di altre vitamine…..il più significativo è l':

                                               ACIDO ASCORBICO
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Nel 1972 il dott. Kanematsu Sugura riportò i risultati dei suoi studi relativi al suo nuovo antitumorale: L'amigdalina (vitamina B17) che inibisce significativamente la scoperta di metastasi ai polmoni, la crescita di tumori primari, previene la crescita dei tumori indotti, ed apporta un generale miglioramento della salute e della'spetto fisico del paziente........
Se questi verbali non fossero stati resi noti non avremmo avuto le prove concrete della farsa organizzata nel più importante centro di ricercae trattamento per il cancro del mondo. Fu proposto di modificare e brevettare qualche molecola a partire dall'amigdalina, che essendo un prodotto naturale, non è brevettabile, ed è questo il vero problema----! Si creò il mandelonitrile.
Per cui. benchè gli studi dimostrassero una efficacia intorno al 100% dell'amigdalina in combinazione con enzimi digestivi, vitamina A e vitamina C dal momento che ciò avrebbe fatto crollare il MERCATO del cancro, tale programma di sviluppo fu arrestato di colpo. Leggilo sotto.

Ti posso dare un consiglio? NON buttare i semi dei frutti incriminati ma sopratutto quelli di ALBICOCCA che, come da consigliato, dovrai mangiarne ogni tanto il nocciolo durante TUTTO l'anno anche solo come prevenzione.

E SE HAI UN TUMORE, cosa ti costa provare anche con questi alimenti in parallelo a quello che già stai facendo per cercare di guarire?

IMPORTANTE è sapere che per non incorrere in problemi già rilevati, chi vuole intraprendere questo trattamento DEVE ASSUMERE ACIDO ASCORBICO in quanto questo gli produce TUTTE le difese immunitarie necessarie compreso quelle che servono ad annullare gli eventuali disguidi provocati dalla troppa VITAMINA B17. Questo è comprensibile in quanto ai roditori, che di semi si alimentano, il loro fegato produce questa ACIDO ASCORBICO dal concepimento alla morte e quindi hanno le difese immunitarie necessarie.

E' interessante notare che al giorno d'oggi esistono culture per le quali il cancro rimane quasi completamente estraneo. Gli Abrasi, gli Arzebaigiani, gli Hunza, gli Eschimesi e gli abitanti del Karakorum seguono tutti un'alimentazione ricca di nitriloside o vitamina B17.
Tale alimentazione consiste, a seconda dei casi,
di grano saraceno, piselli, fave, erba medica, rape, lattuga, germogli di legumi o di cereali, albicocche col nocciolo e bacche di vario genere; tale dieta può fornire loro da 250 a 3000 mg di nitriloside al giorno. Si è inoltre notato che i membri di queste tribù i quali si trasferiscono nelle aree "civilizzate" e, di conseguenza, cambiano il loro regime alimentare, sono inclini al cancro secondo l'incidenza occidentale standard.  QUI

Ecco come funziona: Si è notato che le SOLE cellule malate sono ricchissime dell’enzima glucosidase. Orbene, assumendo la vitamina B17 o Laetrile, questa vitamina, ESCLUSIVAMENTE in presenza di questo enzima ed in VIRTU’ dello STESSO, reagisce sprigionando cianuro il quale distrugge le cellule malate contenente il glucosidase mentre, le cellule sane, non avendo questo enzima non vengono attaccate perché non avviene nessuna reazione di scissione da laetrile a cianuro.

Mandorlo Amaro -Famiglia Rosacee
È un albero alto fino a 5-7 metri, abbondantemente ramificato, con la corteccia del tronco screpolata da fenditure longitudinale. Originario dell’Asia è coltivata diffusamente nell’Italia centro-meridionale, dalla fascia costiera fino alla zona submontana. Questa pianta è caratterizzata da una fioritura che precede la comparsa delle foglie, con fiori molto numerosi, dal
bianco al rosa. I frutti sono delle drupe con la superficie esterna verde, coperta da una fitta peluria. In piena estate, a maturità completata, i frutti presentano l’essiccamento della porzione esterna, residuandone un nocciolo di forma oblunga, contenente uno, più raramente due semi ovali noti come mandorle.
Non esiste una differenza morfologica tra le varietà di mandorle dolci e quelle amare.
La vitamina B 17, contenuta soprattutto nel nocciolo (Gheriglio) di Prumis anneniaca (Albicocca), è presente anche nei semi amari del Prunus amygdalus (Mandorla amara), della Prunus avium (Ciliegia), della Prunus domestica (Susina), della Prumispersica (Pesca), della Prunus spinosa (Prugna), della Malpighia punicifolia (Acerola), della Cydonia oblonga (Mela cotogna), nonché nei semini e/o nella polpa di diversi altri frutti.
Tale vitamina risulta particolarmente utile nella terapia oncologica, poiché sfrutta il diverso metabolismo delle cellule tumorali rispetto a quello delle cellule sane dell'organismo umano.
Le cellule neoplastiche, soprattutto se in anaerobiosi, presentano una elevata concentrazione di beta - Glucosidasi, con assenza di Rodanese: pertanto fagocitano subito la B 17, decomponendola poi per idrolisi in 2 veleni: benzaldeide e ioni cianuri; le cellule sane, invece, essendo normo-ossigenate e ricche di Rodanese, tendono a convertire rapidamente i due veleni rispettivamente in acido benzoico e tiocianati, entrambi innocui ed anzi utili per le stesse cellule sane. Secondo il giapponese
Kanematsu Sugiura, la beta-Glucosidasi si ritrova nelle cellule tumorali di mammella, stomaco, utero, mesentere ed esofago, in concentrazioni molto superiori a quelle sane; l'enzima Rodanese è invece assente nelle cellule tumorali.
Dal momento che i semi contengono glicosidi cianogenici (fino al 5% di amigdalina), prendendone una dose eccessiva ci si può esporre al rischi di intossicazione da cianuro. Il quadro clinico di un’intossicazione da cianuro consiste in: vomito immediato e dolore in sede addominale alta, seguiti da respiro affannoso, non associato a colorito cianotico; successivamente il respiro si fa’ più rallentato con sincope, letargia, convulsioni e coma. In un adulto sono potenzialmente letali, dosi di oltre quindici semi di mandorle amare, circa trenta semi di pesca o trecento semi di albicocca; mentre nel bambino anche due o tre semi possono essere pericolosi.
Nel soggetto adulto le dosi si aggirano intorno ai 6 semi di mandorle amare/die, in relazione al peso, da assumere durante i pasti per ridurre l’idrolisi della vitamina da parte dei succhi digestivi dello stomaco.
Nel 1972 il dott. Kanematsu Sugiura riportò i risultati dei suoi studi relativi al suo nuovo antitumorale: L’amigdalina (vitamina B17) che inibisce significativamente la comparsa di metastasi ai polmoni, la crescita di tumori primari, previene la crescita di tumori indotti, ed apporta un generale miglioramento della salute e dell’aspetto fisico al paziente. Ma il dott. Sugiura era un
ricercatore del Sloan-Kettering Cancer Center di Manhattan, e ogni sua scoperta fu boicottata e fermata. Solo parecchi anni dopo lo Sloan-Kettering fu costretto a rendere pubblici i verbali di riunioni interne tenuti segreti dai quali risulta evidente che i ricercatori dello Sloan-Kettering erano convinti dell’efficacia dell’amigdalina per il cancro, ma che non ritennero di proprio interesse il suo studio, proponendo piuttosto lo studio di chemioterapici dotati di meccanismi simili... Se questi verbali non fossero stati resi noti non avremmo avuto le prove concrete della farsa organizzata nel più importante centro di ricerca e trattamento per il cancro del mondo. Fu proposto di modificare e brevettare qualche molecola a partire dall’amigdalina, che essendo un prodotto naturale, non è brevettabile, ed è questo il vero problema… ! Si creò il mandelonitrile.
Per cui, benché gli studi dimostrarono una efficacia intorno al 100% dell’amigdalina in combinazione con enzimi digestivi, vitamina A e vitamina C, dal momento che ciò avrebbe fatto crollare il mercato del cancro, tale programma di sviluppo fu arrestato di colpo.

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il link è: http://www.aerrepici.org/public/data/Parsifal/200910923251_Mandorlo%20Amaro%20e%20Tumori.pdf

 

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