Cenni storici


Nel 1967 l'allora Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste attivò una Sezione (dell'I.S.N.P.) di ricerca e sperimentazione nella città di Gorizia (D.P.R. 23/11/1967 n.1318 - art. 4). Non a caso, la Sezione venne istituita in una delle regioni italiane di più consolidata tradizione agricola, dove avrebbe potuto svilupparsi un proficuo rapporto tra ricerca e sperimentazione. La scelta logistica operata allora assume oggi una particolare rilevanza nel contesto degli obiettivi della nuova politica agricola comunitaria che incoraggia più stretti rapporti di collaborazione con Paesi transfrontalieri e quelli dell'Est europeo.


Dal 1993 la sezione ha sede nell'edificio "Dzaluk" le cui peculiarità architettoniche in stile Liberty lo accomunano a due altri edifici siti in Vienna e Praga. L'edificio è censito nel patrimonio del Beni culturali. Dell'edificio Sergio Tavano scrive: "La casa Dzaluk, progettata da Johan Znidarcic nel 1911, in via Trieste 23, nell'impianto generale si affianca al tipo della casa Beer-Hoffmann (Vienna, J. Hoffmann, 1906) e presenta aspetti molto singolari e nobili, specialmente nei grandi archi con una sottolineatura di piccoli tondi, che richiamano formule del '400 italiano (Brunelleschi) pur con proporzioni differenti, e specialmente nelle stranissime finestre con l'architrave inflesso nelle quali può riconoscersi la traduzione piana di facciate e nicchie rientranti oppure la proiezione dei coronamenti "a festone" così frequenti in architetture della Secessione. L'edificio sbalordisce per l'alta cultura che lo sostanzia e che riflette direttive della prima Secessione mentre pare anticipare, per esempio nell'ingresso col portichetto, addirittura talune predilezioni del postmoderno". L'edificio fu acquistato dall'Istituto Sperimentale per la Nutrizione delle Piante nel 1978, con finanziamento dell'allora Ministero dell'Agricoltura e Foreste per essere adibito a sede della locale Sezione Operativa Periferica di Gorizia; grazie alla preziosa opera di persuasione della Dott.ssa Maria Visintini Romanin (all'epoca direttore incaricato della Sezione), la costruzione, ormai in pessimo stato di conservazione, fu salvata dalla demolizione e ristrutturata negli anni che vanno dal 1984 al 1992.