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Il ventisettesimo capitolo Mi accorgo solo adesso di aver terminato lesposizione delle mie idee forse non totalmente mie. Solo ora so di essere rimasto ipnotizzato dalloggetto del contendere. Chissà se mi sono lasciato sfuggire qualche frase di troppo o se ho omesso particolari importanti? In ogni caso, tanto per rispettare il copione, è il turno del goblin dire la sua. «Decisamente laria del luogo ti fa bene, visto che hai usato un linguaggio non retorico e privo di ipocrisie. Però una critica cè: la tua mi sembra una logica confusa, solo un tentativo patetico di mettere in discussione una volta per tutte le ragioni che stanno alla base del fanatismo. Non basta così poco per distruggere preconcetti radicati nella mente umana. E magari bastasse poco! Per capire come funziona lintegralismo occorre comprendere il meccanismo con cui certe idee vengono inculcate in un individuo. La mia ipotesi è che la comunicazione tra lesterno (il mondo) e linterno (il cervello) deve passare attraverso due condotti neurologici: comprensione/identificazione. Il grado di comprensione oscilla tra distacco, indifferenza e assimilazione. Lidentificazione oscilla tra repulsione, indifferenza e attrazione. Le gradazioni in chiaro-scuro sono ovviamente infinite. Le idee che vengono dallesterno sono altrettanto indefinite, ma possiamo provare ad identificare i quattro sistemi sociali prevalenti: tribale, patriarcale, borghese e comunista. Semplificando al massimo, abbiamo quattro idee che devono essere comprese in tre modi diversi ed assimilate tre volte. Non me nintendo di calcolo combinatorio e non so qual è il risultato di una combinazione (4,3,3). Quello che voglio sapere è quale fra queste combinazioni mi porta al fanatismo. Mi sembra che solo lassimilazione e la repulsione possano associarvisi. Mi sbaglio? Forse si, ma persevero nellerrore perché penso che solo così possa spiegarsi il fatto che quattro uomini si identifichino totalmente nelle quattro idee e si fronteggino tra di loro in maniera distruttiva senza accettare negli altri tre un avversario quanto, al contrario, un nemico da abbattere. Se i fanatici sono quattro si, anche il tribale, altrimenti definito anarchico -, allora uno di loro sarà il fondamentalista religioso che abbraccia lideologia patriarcale. Attenzione! Parlo di gente che crede per davvero alle sue idee, e dobbiamo distinguerli dalla massa degli ignoranti, dai moderati e dagli ipocriti. Direi che questi ultimi accettino il mondo delle idee più per convenienza che per convinzione. Sono da condannare? Per carità, non districhiamoci nel falso ed inutile gioco dei buoni e dei cattivi! Altrimenti dovremmo accettare che i fanatici sono i buoni, e dovremmo anche escludere coloro che sono convinti delle loro idee senza essere fanatici. Come si fa a distinguere i fanatici e gli ipocriti? Secondo me, i fanatici certe idee le pensano, gli altri le vivono. E andiamo oltre! Dal tuo punto di vista, e un po anche dal mio, esistono queste tre contraddizioni nellintegralismo: 1) Il paradiso terrestre è riservato solo alla comunità eletta o è aperto agli altri? I criteri per giudicare lanima dei propri membri sono gli stessi per gli altri? Nessun integralista osa spiegarcelo? 2) Il dualismo bene/male non significa scontro materia/spirito, perché a subirne le conseguenze non è la materia inanimata ma lo spirito. È lo spirito a scegliere tra bene e male e a finire in paradiso o allinferno, pertanto la materia non è affatto il male e lo spirito non è il bene. 3) Parlare di materia impura è fuorviante. La materia non è impura, al massimo corruttibile, nel senso che è soggetta a deterioramento. Mi diverte notare come il termine deterioramento sia solo una questione estetica, perché scientificamente dovremmo usare il termine più corretto di mutamento, mutamento da uno stadio allaltro della materia. Riusciremo a far assimilare al fanatico queste semplici verità? Non lo credo proprio, perché la repulsione per le altre idee è irrazionale, non logica, mentre i nostri sono ragionamenti. Così arriviamo allassurdo che, per convincere un fanatico, dobbiamo rinunciare alla dimostrazione tecnica e utilizzare lemotività; ma lemotività porta a distruggere fisicamente lavversario, non certo ad inculcargli le nostre idee. Se non è una quadratura del cerchio!». Il goblin fa una pausa. Gli leggo benissimo nella mente la constatazione di essere stato di nuovo ed inutilmente prolisso. Poi riprende: «Torniamo ancora una volta a noi, è meglio! Sono in debito di una spiegazione. Vedi gli scenari oltre il nostro? In uno di questi, che sarebbe pedantesco indicare, cè una donna dotata di poteri che a noi esseri comune sfuggono. Io credo che si sia innamorata di te ed è riuscita a seguirti nellesplorazione del Cosmo psichico. Ha saputo materializzare il tuo diario e, quando sei apparso in Terra, mi ha raggiunto pregandomi di fartelo recapitare laggiù. Detto tra noi, lha fatto per restare nascosta a te, in incognito. Quindi mi ha autorizzato a scrivere la filastrocca e mi ha ipnotizzato per farmi ridiscendere laggiù come fantasma. Non credere che io abbia il tuo stesso potere di ricomparire in terra, tu sei lunico tra noi! Spiegazione banale? E che importa? Non siamo forse guerrieri che rotolano nel fango del campo di battaglia, salvaguardando lonore e la gloria e trascurando lesteticità? Ho letto sul tuo diario che sei stato ospite di un professore, di una zitella e di due clown. Io ho ammirato più panorami ma molti erano deludenti, piatti! Mi son piaciute le ballate della tua poetessa! Non tutte, solo la prima e lultima. Che vuoi farci, amo il dolore e la distruzione totale! Ho notato che non ti ha dato nessuna spiegazione per quelle. Forse si tratta di un caso freudiano, di rinnego del subconscio. Forse nel suo subconscio ha voluto collaborare allopera di annichilimento di tutti noi e non ha trovato un modo più spettacolare per finire coinvolta! Le dedico questa poesia:
Laddove manca la luce ballano sensazioni infinite, nel gran girotondo della prigione del mondo, costruita dentro lo specchio, crudele e mostruoso, dellesistenza sorella della morte gemella.
Iniziali consumate nellodio coprono la verità della maschera costruita dalle decrepite dita della Morte sovrana nellInfinito, regno del magico morire senza sapere cosa dire.
Mostri dentro la mente, esseri senza noia e pudore, lavorano instancabilmente per porre fine alla mente, ammasso di escrementi nellinutilità della coscienza del non-senso finito nellangolo oscuro del mito.
Scoppiate, sensazioni infinite, mai esistite nellattimo sfuggente dellesistenza, sul filo dellapparenza, fantasma dietro il crudele vivere prigioniero dellottimismo spietato che tutti ha ingannato!
Sono riuscito ad eguagliare il fascino di Lei? Boh, conta la sostanza. Non faccio caso alla metrica, a me interessa solo lasciare un segno indelebile del dolore in ogni coscienza. Direi che possiamo interrompere tutto, adesso. E in maniera spettacolare. In tutto questo arco di tempo abbiamo entrambi visitato mondi affascinanti e terribili. Ma ce nè uno che mi è stato riferito e che li supera tutti. Vedo che si è avvicinato al nostro confine. Oltrepassiamolo!». Mi prende per mano ed insieme affrontiamo la discesa nel peggiore degli inferni! Il ventinovesimo capitolo |