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INCUBI

di Lyon

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L' undicesimo capitolo

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"Nel libro "Psicanalisi della guerra" vi è un capitolo introduttivo che riepiloga, in forma sintetica, il legame storico tra guerra e tipo di società. Vede, la guerra non è un fattore isolato ma ha stretti legami con le altre variabili: demografia, ambiente, risorse, cultura. Come le ha spiegato il Dio delle guerre perdute, una guerra può scoppiare per tanti motivi, l'alta prolificità, la conquista, qualche catastrofe tipo carestie o pestilenze.
Con ciò intendo affermare che il presupposto base per spiegare la guerra è conoscere le vicende storiche, non tanto a livello nozionistico quanto individuando le linee direttrici che costringono le comunità ad agire in un determinato modo. Lei sa certamente che la filosofia ha ipotizzato diversi percorsi: feudalesimo-capitalismo-comunismo nell'ottica marxista, o all'opposto uno stato di guerra continua fra le razze e all'interno della razza per selezionare i migliori, sul piano hobbesiano e nazista; può essere anche il piano segreto della Provvidenza per la salvezza dell'uomo dal peccato e dal male, o ancora la teoria evoluzionistica che vede l'uomo liberarsi da una condizione di ignoranza e superstizione per passare alla creazione di una civiltà culturalmente e socialmente sviluppate.
Il guaio è che nessuna di queste teorie è riuscita ad essere convincente al 100%, dato che ancora oggi la storia non è in grado di farsi maestra di vita o guida sicura per conoscere il futuro dell'umanità. Per questo, prima di finire in questo non-luogo, avevo deciso di intraprendere personalmente il viaggio iniziatico tra i vari volumi storici della Facoltà di Storia e filosofia dove lavoravo, cercando di dimenticare l'insegnamento dottrinale che impartivo ai miei studenti. Non le ho detto che sono un docente universitario, colgo l'occasione per rimediare a tale mancanza.
Le risparmio di spiegare la mole di informazioni raccolta leggendo i testi.
Basti dire che ho trovato alcuni punti fermi, certi e dimostrabili, sulla struttura sociale delle varie comunità antiche e recenti. Si tratta, in realtà, di dati banali ma con un significato molto profondo. Glieli scrivo su questo foglio!".
Detto questo, il professore fa apparire per magia una penna sulla sua mano destra e un foglio bianco sul tavolino. Dopodichè inizia a scrivere parole e numeri in maniera ordinata. Vedo se riesco a ricopiare sul diario personale,
QUESTO diario che sto ancora immaginando di riempire dentro la mia mente.

Il tredicesimo capitolo