Dossier: Eros 433

433 EROS: UN PO’ DI STORIA……

di Alberto Pilolli (27/6/2000)

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Il 17 Febbraio 1996 un missile Delta 2 ha lanciato da Capo Canaveral la sonda spaziale denominata NEAR con lo scopo di raggiungere l’Asteroide 433 EROS ai primi del 1999. Alle ore 17.00 del 20 Dicembre 1998 quando si trovava a circa 242.000 km da EROS l’accensione di un propulsore avrebbe dovuto incrementare la velocità a 650 metri al secondo. Il 28 Dicembre una seconda accensione avrebbe dovuto aumentare la velocità di altri 294 metri al secondo mentre “NEAR”si sarebbe dovuto trovare a 21.000 km da EROS riducendo la velocità relativa ad EROS a meno di 30 metri al secondo. Altre successive accensioni avrebbero portato il 10 gennaio 1999 ad un’ orbita a circa 1.000 km da EROS. Ma il 20 Dicembre fallì l’accensione del propulsore e si ebbe una perdita di segnali dalla sonda per circa 27 ore fino alle ore 20.00 del 21 Dicembre. A causa della mancata accensione la NEAR si sarebbe potuta avvicinare fino a 3.830 km il 23 Dicembre alle ore 13.43. Il sorvolo di 433 EROS ha permesso di ottenere alcuni dati preliminari molto importanti.

Dimensioni: 33 x 13 x 13 km.

Massa: 7.2 trilioni di tonnellate.

Densità: 2.5 +/- 0.8 gr. per cm.cubo.

Inoltre si sono avute alcune immagini che hanno permesso di osservare l’ asteroide dalle 10.44 alle 14.05 ( 3 ore e 21 minuti) utilizzando il MSI ed il NIS. Il film che mostra 433 EROS è stato reso pubblico dalla NASA solo il 21 Gennaio 1999 ed ha una strana“anomalia”nella sua parte finale come possiamo leggere nel commento “ufficiale” della NASA:

Durante il film, la vista dell’asteroide, dal veicolo spaziale è cambiata drasticamente (pare che EROS sia svanito nel nulla…). Così come è stato il caso con altri asteroidi, EROS sta ruotando uniformemente attorno ad un asse fisso e non ha movimenti vari casuali attraverso lo spazio. Per spiegare questa anomalia dobbiamo fare alcune considerazioni.

1- NEAR è un satellite “attivo” e non un corpo celeste che segue le leggi della fisica generale.

2- L’anomalia si è verificata quando durante la rotazione EROS ha “inquadrato” NEAR da un punto ben preciso della sua superficie.

3- Dopo che Eros si è allontanato la fotocamera ha ripreso il suo normale funzionamento.

4- In quel periodo di poche ore non ci sono stati sul Sole fenomeni di particolare evidenza, tali da provocare disturbi nella fotocamera di NEAR.

D’altra parte dopo l’entrata in orbita di NEAR le foto della superficie di EROS possono spiegare in via ipotetica quanto successo. La foto del 22 Maggio in particolare presenta un oggetto che ha un aspetto molto familiare ad un uomo del XX secolo: Un’antenna parabolica alta circa 60 metri.

Come tutti i periti in elettronica sanno una parabola può servire a trasmettere e/o ricevere segnali ed in senso figurato può illustrare ed esporre un principio spirituale.

Vorrei ricordare anche che “il messaggio implicito in una parabola spesso è nascosto a chi ascolta se questi non è spiritualmente preparato ad accettarlo ”.

Per i suddetti motivi ritengo che non appena le onde elettromagnetiche inviate da “NEAR” hanno raggiunto l’antenna questa ha trasmesso un segnale di disturbo che ha provocato la graduale scomparsa dell’immagine di EROS.

Una dettagliata analisi della foto del 22 maggio sarà riportata nel prossimo comunicato.

ALBERTO PILOLLI Sono graditi i vostri commenti: apillol@tin.it tel.0184 591997(dopo le 21.00)