L’imprevisto è l’unica salvezza |
L’altra marcia di due suore verso Baghdad
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di Anto Akkara, Avvenire, 3 aprile 2003 Per leggere l'articolo fai click su: 20030403_akkara_2suore_verso_baghdad.pdf |
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Verità: «L’altra marcia di due suore verso Baghdad», di Anto Akkara, Avvenire, 3 aprile 2003 |
Rassegnina |
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L'imprevisto
è l’unica salvezza. L’imprevisto è un fatto che non dipende da nessun
antecedente, che non si potrebbe neanche immaginare a partire dal contesto
in cui accade: come un’oasi in un deserto. Come le suore di Madre Teresa,
che curano dei bambini handicappati sotto le bombe di Baghdad; come la
caduta del muro di Berlino, spicconato dopo che il Papa consacrò la Russia
al cuore immacolato di Maria. Della guerra in Iraq continuano a riferirci
ciò che è prevedibile: le bombe, i morti, la devastazione generale. La
descrizione di questi fatti - soprattutto dalle immagini della televisione -
genera una profonda pietà, una profonda impotenza, spesso una disperazione
profonda: che non ci sia più niente da fare. La speranza, invece, è il
sentimento più umano che ci sia, perché dice dell’istinto dell’uomo alla
sopravvivenza, non solo: alla sopravvivenza in una realtà amica, positiva.
A cosa serve pregare la Madonna? Perché è già accaduto che abbia fatto miracoli. A cosa serve che 4 suore rischino la propria vita e quella di coloro che stanno accudendo? Perché il piegarsi su chi ha bisogno commuove il cuore dell’uomo e può anche fermare la spada, per pietà. L’imprevisto, piuttosto che la lucidità dei comandanti della guerra, dovrebbe essere invocato dai soldati nelle loro preghiere. Un miracolo è quello che serve. Giudicare questa guerra adesso non può più limitarsi a una critica - seppur giusta - sulla sua irragionevolezza, ma deve essere una mossa di pietà e di commozione verso coloro che vi stanno morendo. Come ha detto Monsignor Cordes sabato 29 marzo all’incontro promosso dalla CdO: «Noi stessi abbiamo un ruolo in questo evento. Lasciamoci smuovere dal dolore di quelle facce che la televisione ci porta in casa». La fine di questo conflitto è prevedibilmente a favore degli anglo-americani; la pietà per la fine dei soldati anglo-americani e degli iracheni è ciò che, imprevedibilmente, può cambiare tutto. |