I danni del nichilismo passivo
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di
Nicoletta Tiliacos Il Foglio, 25 marzo 2004 Per leggere l'articolo clicca su: 20040325_tiliacos_danni_del_nichilismo_passivo.pdf |
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Pasqua: «I danni del nichilismo passivo», di Nicoletta Tiliacos, Il Foglio, 25 marzo 2004 |
Rassegnina |
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Da
qualche anno ci eravamo abituati ai kamikaze indottrinati dal Corano, ai
brigatisti che recitavano a memoria Mao. Adesso ci troviamo davanti ad
un’origine della violenza tanto imprevista, quanto paradossalmente più
comune come possibilità. Mostafà, il kamikaze di Brescia, non era
particolarmente credente. Era un “bravo ragazzo” finito nella disoccupazione
e nell’alcolismo, disilluso dall’Occidente e disperato per una vita che non
andava. Teresa Strada - guardando alla grandezza dell’opera del marito,
Emergency - dice di non credere in Dio ma: «Credo negli uomini, che ognuno
faccia la sua parte con onestà». Questo sentimento della vita stride con i fallimenti, con il dolore, che sembra inconsolabile, delle donne che nel conflitto palestinese hanno perso i propri figli. Tanto è stimabile l’impeto di costruzione per il bene dimostrato da molti, quanto è evidente che esistono promesse che l’uomo non può mantenere. Ma nonostante questo, noi - tutti - abbiamo bisogno che davvero l’impossibile diventi possibile: che il dolore sia consolato; che l’amore sia vero; che ciò che si desidera si compia e duri. Perché oggi possiamo sperare: 2000 anni fa un uomo è morto e, contro ogni umana e possibile previsione, risorto. Buona Pasqua. |