Una lucida riflessione sul delicato aspetto dell' interiorità di un quindicenne

UN DISORDINATO MIX DI SENSAZIONI 

 

 

LA PACE CON SE STESSI

di Giovanni Bonacci

 

Non è facile a 15 anni affrontare in maniera minuziosa ed obiettiva un argomento complesso come quello della pace; non solo perché risulta complesso nelle innumerevoli situazioni che la possono determinare o annientare, ma anche perché ha una tale e tanto vasta molteplicità di significati da richiedere più che un articolo un saggio.

Ho deciso dunque di fare buon viso a cattivo gioco girando a mio favore quest’ultima difficoltà, così dei tanti significati della parola pace ne analizzerò uno in particolare: la pace con se stessi. Non so cosa mi abbia spinto a farlo, forse che tra mille domande ed altrettante esperienze da vivere è proprio questa a mancare a noi adolescenti.

La difficoltà, secondo il mio punto di vista, è soprattutto nel conciliare in maniera equilibrata e costruttiva la gran voglia di bruciare le tappe con la capacità di fermarsi di tanto in tanto dicendosi: “Un attimo, cosa mi è successo e perché?”.

Non pretendo di essere il portavoce dei miei coetanei, ma al tempo stesso posso affermare che lo sono di una discreta fetta di persone che conosco (me compreso) che hanno notato proprio questo: lunghi periodi in cui esperienze emotive, scolastiche, sportive e di mille altri generi si susseguono incessantemente senza lasciarmi il tempo di trarre conclusioni capendo cosa di buono e cosa di cattivo ti è rimasto dentro.

Ci si sente come riempiti da un disordinato mix di sensazioni, insegnamenti, delusioni, input che risulterebbero utili se si riuscisse a incanalarli facendo un po’ di ordine dentro. A volte non è facile, anche perché di contro c’è l’esigenza di non lasciarmi sfuggire nulla, di raccogliere tutto a piene mani, anche disordinatamente, e a volte, detto senza mezzi termini, c’è il desiderio stesso di non fermarsi assolutamente a riflettere. Perché? Questo non si sa.

Come augurio a tutti coloro che hanno bisogno di un po’ di pace interiore posso solo dire che la sosta natalizia costituisce una ghiotta (in tutti i sensi) opportunità.

Per quanto riguarda noi giovani forse, anzi senza dubbio, non basteranno due settimane per riordinare i pensieri e malgrado quel poco che riusciremo a fare resteremo ancora per un po’ con quello strano mix dentro di noi, da sempre croce e delizia della nostra età.

 

 

 

 

 

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